Hidden in isolated corners of our country, small towns are caretakers of a priceless heritage. They are places where deep ties are woven, where traditions and cultures were born among whose alleyways they continue to be handed down from generation to generation; nevertheless, social, economic, and cultural factors intertwine, making them particularly complex realities. Nowadays, seeing as the climate crisis is causing us to change our lifestyles, these forgotten places represent a new perspective on sustainable living. Based on the abandoned village of Celleno, perched on a tuffaceous spur in the Alta Tuscia area, the thesis highlights the search for one of the possible solutions to offer a new future to these small realities. Numerous meetings with stakeholders in the area have led to drawing project strategies adapted to local needs. Thus, a new cultural center will make the old core a dynamic meeting point where citizens will be the real protagonists. Existing buildings and new structures will intertwine to find a new balance in constant dialogue with the past. Established the concrete opportunity of Celleno rebirth with a preliminary assessment model, the project follows a dynamic process rooted in a necessary cognitive phase, which develops in parallel on different scales, from territorial to detailed. The first question to be answered concerns the new functions to be introduced, handling at once the challenges related to universal accessibility, hydrogeological instability, and the fragility of the built heritage. From reuse to the management of comfort and quality of space, the entire process follows an interdisciplinary approach to achieve the 2030 and 2050 goals. Concerning the Celleno experience, the thesis aims to identify flexible guidelines for overhauling ghost towns that can be applied in similar contexts. Through the past, it is possible to develop a project in the present and for the future, dialoguing with the history of these small towns.

Nascosti in angoli remoti del nostro territorio, i piccoli centri sono custodi di un patrimonio inestimabile. Sono luoghi in cui si tessono legami profondi, tra i cui vicoli sono nate tradizioni e culture che continuano a tramandarsi di generazione in generazione, ma dove, allo stesso tempo, fattori sociali, economici e culturali si intrecciano rendendole realtà particolarmente complesse. Tuttavia, nel panorama attuale, in cui la crisi climatica ci sta costringendo a modificare i nostri stili di vita, questi borghi spesso dimenticati rappresentano una nuova prospettiva del vivere sostenibile. Basandosi sul borgo abbandonato di Celleno, arroccato su uno sperone tufaceo nel territorio dell’Alta Tuscia, il lavoro di tesi mostra la ricerca di una delle possibili soluzioni che offra un nuovo futuro a queste piccole realtà. Molteplici incontri e confronti con figure reali presenti sul territorio hanno portato all’elaborazione di strategie di progetto che si adattano alle esigenze locali. Un nuovo centro culturale renderà, quindi, l’antico nucleo un punto di incontro dinamico in cui i cittadini saranno i veri protagonisti. Edifici esistenti e nuove strutture si intrecceranno per trovare un nuovo equilibrio in costante dialogo con il passato. Stabilita la concreta opportunità di rinascita per il borgo attraverso l’elaborazione di un modello di valutazione preliminare, il progetto segue un processo dinamico che getta le sue radici in una necessaria fase conoscitiva, la quale si sviluppa parallelamente su differenti scale, da quella territoriale a quella di dettaglio. La prima domanda a cui rispondere riguarda le nuove funzioni da introdurre, affrontando unitamente le sfide connesse all’accessibilità universale, al dissesto idrogeologico e alla fragilità del patrimonio costruito. Dal recupero dell’esistente al controllo del comfort e qualità degli spazi, l’intero iter si sviluppa secondo un approccio interdisciplinare che mira al raggiungimento degli obiettivi 2030 e 2050. In riferimento all’esperienza di Celleno, la tesi si propone come fine l’individuazione di linee guida flessibili sulla riqualificazione dei borghi abbandonati che possano essere declinate in contesti simili. Imparando dal passato è possibile sviluppare un progetto nel presente e per il futuro, capace di dialogare con la realtà storica del borgo.

Il risveglio del borgo fantasma - Rigenerazione del borgo fantasma di Celleno nell'Alta Tuscia attraverso la definizione di una metodologia declinabile in contesti simili

Carlomagno, Simona;Vailati Facchini, Patrizio;Silvestrini, Andrea
2022/2023

Abstract

Hidden in isolated corners of our country, small towns are caretakers of a priceless heritage. They are places where deep ties are woven, where traditions and cultures were born among whose alleyways they continue to be handed down from generation to generation; nevertheless, social, economic, and cultural factors intertwine, making them particularly complex realities. Nowadays, seeing as the climate crisis is causing us to change our lifestyles, these forgotten places represent a new perspective on sustainable living. Based on the abandoned village of Celleno, perched on a tuffaceous spur in the Alta Tuscia area, the thesis highlights the search for one of the possible solutions to offer a new future to these small realities. Numerous meetings with stakeholders in the area have led to drawing project strategies adapted to local needs. Thus, a new cultural center will make the old core a dynamic meeting point where citizens will be the real protagonists. Existing buildings and new structures will intertwine to find a new balance in constant dialogue with the past. Established the concrete opportunity of Celleno rebirth with a preliminary assessment model, the project follows a dynamic process rooted in a necessary cognitive phase, which develops in parallel on different scales, from territorial to detailed. The first question to be answered concerns the new functions to be introduced, handling at once the challenges related to universal accessibility, hydrogeological instability, and the fragility of the built heritage. From reuse to the management of comfort and quality of space, the entire process follows an interdisciplinary approach to achieve the 2030 and 2050 goals. Concerning the Celleno experience, the thesis aims to identify flexible guidelines for overhauling ghost towns that can be applied in similar contexts. Through the past, it is possible to develop a project in the present and for the future, dialoguing with the history of these small towns.
CERISOLA, SILVIA
JURINA, LORENZO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
4-ott-2023
2022/2023
Nascosti in angoli remoti del nostro territorio, i piccoli centri sono custodi di un patrimonio inestimabile. Sono luoghi in cui si tessono legami profondi, tra i cui vicoli sono nate tradizioni e culture che continuano a tramandarsi di generazione in generazione, ma dove, allo stesso tempo, fattori sociali, economici e culturali si intrecciano rendendole realtà particolarmente complesse. Tuttavia, nel panorama attuale, in cui la crisi climatica ci sta costringendo a modificare i nostri stili di vita, questi borghi spesso dimenticati rappresentano una nuova prospettiva del vivere sostenibile. Basandosi sul borgo abbandonato di Celleno, arroccato su uno sperone tufaceo nel territorio dell’Alta Tuscia, il lavoro di tesi mostra la ricerca di una delle possibili soluzioni che offra un nuovo futuro a queste piccole realtà. Molteplici incontri e confronti con figure reali presenti sul territorio hanno portato all’elaborazione di strategie di progetto che si adattano alle esigenze locali. Un nuovo centro culturale renderà, quindi, l’antico nucleo un punto di incontro dinamico in cui i cittadini saranno i veri protagonisti. Edifici esistenti e nuove strutture si intrecceranno per trovare un nuovo equilibrio in costante dialogo con il passato. Stabilita la concreta opportunità di rinascita per il borgo attraverso l’elaborazione di un modello di valutazione preliminare, il progetto segue un processo dinamico che getta le sue radici in una necessaria fase conoscitiva, la quale si sviluppa parallelamente su differenti scale, da quella territoriale a quella di dettaglio. La prima domanda a cui rispondere riguarda le nuove funzioni da introdurre, affrontando unitamente le sfide connesse all’accessibilità universale, al dissesto idrogeologico e alla fragilità del patrimonio costruito. Dal recupero dell’esistente al controllo del comfort e qualità degli spazi, l’intero iter si sviluppa secondo un approccio interdisciplinare che mira al raggiungimento degli obiettivi 2030 e 2050. In riferimento all’esperienza di Celleno, la tesi si propone come fine l’individuazione di linee guida flessibili sulla riqualificazione dei borghi abbandonati che possano essere declinate in contesti simili. Imparando dal passato è possibile sviluppare un progetto nel presente e per il futuro, capace di dialogare con la realtà storica del borgo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/210152