F.U.T.U.R.I.S. : fostering unity through urban rehabilitation and identity in Shusha

This thesis explores how adaptive reuse techniques might be used to restore and revitalize historic buildings in post-war cities, particularly in Shusha city after the Karabakh war. Even while historical structures are the physical representation of cultural legacy, a nation’s identity, and collective memory, military conflicts, natural disasters, air pollution, and many other events cause damage or demolition of some historical buildings. Understanding the necessity of maintaining these tangible links of our past, this study utilizes the concept of adaptive reuse to preserve and revitalize these historic structures. It strives to harmonize historic buildings' architectural and cultural history with current community demands by accommodating them with modern functions. Moreover, this thesis emphasizes the significance of adaptive reuse as a sociocultural tool that can revitalize a city’s physical and social fabric in the wake of the conflict rather than just as an architectural intervention. It also explores the potential for active local participation in decision-making, hypothesizing their role as a catalyst for effective urban regeneration. The thesis is grounded in two questions: How can the implementation of the adaptive reuse strategy contribute to the revitalization of the city after the war? Can communities be regenerated with the help of adaptive reuse? To answer these questions, these ideas were practically implemented on the Two-storey Caravanserai of Mir Sayyaf Oglu in Shusha, a historic structure that was abandoned when the city was taken over. This historic caravanserai, which was partially damaged after the war, is envisioned as a mixed-use adaptation and rehabilitation in the proposed design. Mix-use adaptive reuse design will aim to foster to re-build a new localized community in the current ghost town while focusing on the current and future necessities of the city.

Questa tesi esplora come le tecniche di riutilizzo adattivo possano essere utilizzate per ripristinare e rivitalizzare edifici storici nelle città post-belliche, in particolare a Shusha City, dopo la guerra del Karabakh. Anche quando le strutture storiche rappresentano fisicamente l'eredità culturale, l'identità di una nazione e la memoria collettiva, i conflitti militari, i disastri naturali, l'inquinamento atmosferico e molti altri eventi causano danni o demolizioni di alcuni edifici storici. Comprendendo la necessità di mantenere questi legami tangibili con il nostro passato, questo studio utilizza il concetto di riutilizzo adattivo per preservare e rivitalizzare queste strutture storiche. Si sforza di armonizzare la storia architettonica e culturale degli edifici storici con le attuali esigenze della comunità, adattandoli con funzioni moderne. Inoltre, questa tesi sottolinea l'importanza del riutilizzo adattivo come strumento socioculturale che può rivitalizzare il tessuto fisico e sociale di una città nel risveglio del conflitto, non solo come intervento architettonico. Esplora anche la possibilità di una partecipazione locale attiva nel processo decisionale, ipotizzando il loro ruolo come catalizzatore per un'efficace rigenerazione urbana. La tesi si basa su due domande: Come può l'implementazione della strategia di riutilizzo adattivo contribuire alla rivitalizzazione della città dopo la guerra? Le comunità possono essere rigenerate con l'aiuto del riutilizzo adattivo? Per rispondere a queste domande, queste idee sono state implementate praticamente nel Caravanserraglio a due piani di Mir Sayyaf Oglu a Shusha, una struttura storica che è stata abbandonata quando la città è stata conquistata. Questo storico caravanserraglio, parzialmente danneggiato dopo la guerra, è concepito come un adattamento e una riabilitazione a uso misto nel progetto proposto. Il design del riutilizzo adattivo a uso misto avrà l'obiettivo di favorire la ricostruzione di una nuova comunità localizzata nell'attuale città fantasma, concentrandosi sulle attuali e future necessità della città.