MERAKI: Design to change the status quo of Asian female in the film and TV industry. A digital platform that embraces challenges and thrives for a fairer future

The screen industry has been a significant cultural force shaping society since the day it was born. And every single piece of work plays in how the people, culture, and places involved are imagined and experienced. However, it has also been a space in which deep social inequalities have been produced and sustained. A range of evidence points to how these structural inequalities have also been systematically racially marked. This has included the denial of opportunities for Black, Asian, and minority ethnic writers, directors, producers, and other key positions in the Film&TV production process and an absence of Black, Asian, and minority ethnic acting and presenting talent that fully represents the racial and ethnic heterogeneity of contemporary society. What is worse is that females suffer even more in this current situation. Thus, causing many of them to find it hard to pursue their passion. This continues to drive civil society in a wrong and unhealthy direction. The systemic bias, both conscious and unconscious, leads to an imbalance in the industry and is also affecting people’s state of mind and ideology. To correct these and form civil society in a healthy direction for the current and future generations, efforts have to be made. This thesis consists of three main parts: literature review, design research, and design solution outcome. Every part will contribute to the goal of changing the formerly discussed phenomenon in the Film&TV industry, especially for Asian females. It will explore the facts that contribute to the problem and opportunities where solutions can be provided. As a designer, I always wish to leverage my knowledge and skills to do something good and meaningful. I see this thesis as a good opportunity to put myself into my fellows’ shoes and empathise with their true feelings. So that I can see through their eyes, understand their status quo and mindset, and potentially provide them with a truly feasible solution.

L'industria cinematografica è stata una forza culturale significativa che ha plasmato la società sin dal giorno in cui è nata. E ogni singolo pezzo di lavoro gioca nel modo in cui le persone, la cultura e i luoghi coinvolti vengono immaginati e vissuti. Tuttavia, è stato anche uno spazio in cui si sono prodotte e sostenute profonde disuguaglianze sociali. Una serie di prove indica come queste disuguaglianze strutturali siano state anche sistematicamente contrassegnate dal punto di vista razziale. Ciò ha incluso la negazione di opportunità per scrittori, registi, produttori e altre posizioni chiave di etnia nera, asiatica e minoritaria nel processo di produzione di film e TV e l'assenza di talenti di recitazione e presentazione di etnia nera, asiatica e minoritaria che rappresentano pienamente la razza e l'eterogeneità etnica della società contemporanea. Quel che è peggio è che le donne soffrono ancora di più in questa situazione attuale. Pertanto, molti di loro hanno difficoltà a perseguire la loro passione. Ciò continua a guidare la società civile in una direzione sbagliata e malsana. Il pregiudizio sistemico, sia conscio che inconscio, porta a uno squilibrio nel settore e sta influenzando anche lo stato mentale e l'ideologia delle persone. Per correggerli e formare la società civile in una direzione salutare per le generazioni attuali e future, è necessario compiere sforzi. Questa tesi si compone di tre parti principali: revisione della letteratura, ricerca progettuale e risultato della soluzione progettuale. Ogni parte contribuirà all'obiettivo di cambiare il fenomeno precedentemente discusso nell'industria cinematografica e televisiva, in particolare per le donne asiatiche. Esplorerà i fatti che contribuiscono al problema e le opportunità in cui è possibile fornire soluzioni. Come designer, desidero sempre sfruttare le mie conoscenze e abilità per fare qualcosa di buono e significativo. Vedo questa tesi come una buona opportunità per mettermi nei panni dei miei colleghi ed entrare in empatia con i loro veri sentimenti. In modo che io possa vedere attraverso i loro occhi, capire il loro status quo e la loro mentalità e potenzialmente fornire loro una soluzione veramente fattibile.