In recent years, urban policies have focused on two distinct territorial areas. On the one hand, on large cities and metropolitan conurbations, with the aim of making them increasingly sustainable from both an environmental and social point of view. On the other hand, on remote and internal territories, with the aim of contrasting their constant depopulation and mitigating inequalities in relation to the most virtuous and attractive areas. Little or nothing has been formulated regarding all those intermediate and “in-between” territories, which often represent the national industrial and urban backbone, mainly of many European countries. This work intends to bring these territories back to the center and does so by exploring the Italian case from the point of view of mobility. Mobility strategies in Italy, especially from the point of view of rail transport, have concentrated on the large metropolitan hubs. On the one hand they have been a field of experimentation for a mobility and urban planning model alternative to the car-centric one. On the other hand, resources and institutional efforts have been concentrated over the years to create and strengthen direct connections between them, especially high-speed ones. Those areas that make up the Italia di Mezzo have been left behind, often considered only as an extension of metropolitan commuting areas and with little functional autonomy. The thesis intends to offer a double contribution. On the one hand, to define what is Italia di Mezzo from the point of view of people’s mobility, through the construction of a methodology for classifying Italian municipalities based on the characteristics of commuting mobility. On the other hand, to analyze more closely an exemplary case of Italia di Mezzo, i.e. the area of southern Lazio, where two infrastructural corridors deeply mark the provinces of Frosinone and Latina and connect the cities of Naples and Rome. For the Colleferro-Frosinone-Cassino railway transect and in general for the whole provincial area, the thesis proposes some work suggestions that serve as guidelines for the drafting of a possible Integrated Strategic Plan for Sustainable Mobility.

Negli ultimi anni le politiche urbane si sono concentrate su due ambiti territoriali distinti. Da una parte sulle grandi città e le conurbazioni metropolitane, con l’obiettivo di renderle sempre più sostenibili sia dal punto di vista ambientale che sociale. Dall’altra sui territori remoti e interni, con l’obiettivo di combatterne l’ormai costante spopolamento e attenuarne le disuguaglianze nei confronti delle aree più virtuose e attrattive. Poco o nulla è stato formulato riguardo tutti quei territori intermedi e “di mezzo”, che rappresentano spesso l’ossatura industriale e urbana nazionale, principalmente di molti paesi europei. Questo lavoro intende riportare al centro questi territori e lo fa esplorando il caso italiano dal punto di vista della mobilità. Le strategie per la mobilità in Italia, soprattutto dal punto di vista del trasporto su ferro, sono andate concentrandosi sui grandi poli metropolitani. Da una parte sono stati un campo di sperimentazione di un modello di mobilità e di pianificazione urbana alternativo a quello automobile-centrico. Dall’altra si sono negli anni concentrati risorse e sforzi istituzionali per realizzare e potenziare le connessioni dirette tra essi, soprattutto quelle ad alta velocità. Sono state lasciate indietro quelle aree che vanno a costituire l’Italia di Mezzo, spesso considerata solo come estensione delle aree di pendolarismo metropolitano e dotata di scarsa autonomia funzionale. La tesi intende offrire un duplice contributo. Da una parte definire cos’è Italia di Mezzo dal punto di vista della mobilità delle persone, attraverso la costruzione di una metodologia di classificazione dei comuni italiani in base alle caratteristiche della mobilità pendolare. Dall’altra analizzare più da vicino un caso esemplare di Italia di Mezzo, ossia l’area del basso Lazio, là dove due corridoi infrastrutturali segnano profondamente le province di Frosinone e Latina e connettono le città di Napoli e Roma. Per il transetto ferroviario Colleferro-Frosinone-Cassino e in generale per l’ambito territoriale del frusinate, la tesi propone alcune linee di lavoro che siano da guida per la stesura di un possibile Piano Strategico Integrato della Mobilità Sostenibile.

Mobility of Italia di mezzo : a methodological approach and a relevant case study

De Angelis, Federico
2022/2023

Abstract

In recent years, urban policies have focused on two distinct territorial areas. On the one hand, on large cities and metropolitan conurbations, with the aim of making them increasingly sustainable from both an environmental and social point of view. On the other hand, on remote and internal territories, with the aim of contrasting their constant depopulation and mitigating inequalities in relation to the most virtuous and attractive areas. Little or nothing has been formulated regarding all those intermediate and “in-between” territories, which often represent the national industrial and urban backbone, mainly of many European countries. This work intends to bring these territories back to the center and does so by exploring the Italian case from the point of view of mobility. Mobility strategies in Italy, especially from the point of view of rail transport, have concentrated on the large metropolitan hubs. On the one hand they have been a field of experimentation for a mobility and urban planning model alternative to the car-centric one. On the other hand, resources and institutional efforts have been concentrated over the years to create and strengthen direct connections between them, especially high-speed ones. Those areas that make up the Italia di Mezzo have been left behind, often considered only as an extension of metropolitan commuting areas and with little functional autonomy. The thesis intends to offer a double contribution. On the one hand, to define what is Italia di Mezzo from the point of view of people’s mobility, through the construction of a methodology for classifying Italian municipalities based on the characteristics of commuting mobility. On the other hand, to analyze more closely an exemplary case of Italia di Mezzo, i.e. the area of southern Lazio, where two infrastructural corridors deeply mark the provinces of Frosinone and Latina and connect the cities of Naples and Rome. For the Colleferro-Frosinone-Cassino railway transect and in general for the whole provincial area, the thesis proposes some work suggestions that serve as guidelines for the drafting of a possible Integrated Strategic Plan for Sustainable Mobility.
CHIARA, NIFOSÌ
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
19-dic-2023
2022/2023
Negli ultimi anni le politiche urbane si sono concentrate su due ambiti territoriali distinti. Da una parte sulle grandi città e le conurbazioni metropolitane, con l’obiettivo di renderle sempre più sostenibili sia dal punto di vista ambientale che sociale. Dall’altra sui territori remoti e interni, con l’obiettivo di combatterne l’ormai costante spopolamento e attenuarne le disuguaglianze nei confronti delle aree più virtuose e attrattive. Poco o nulla è stato formulato riguardo tutti quei territori intermedi e “di mezzo”, che rappresentano spesso l’ossatura industriale e urbana nazionale, principalmente di molti paesi europei. Questo lavoro intende riportare al centro questi territori e lo fa esplorando il caso italiano dal punto di vista della mobilità. Le strategie per la mobilità in Italia, soprattutto dal punto di vista del trasporto su ferro, sono andate concentrandosi sui grandi poli metropolitani. Da una parte sono stati un campo di sperimentazione di un modello di mobilità e di pianificazione urbana alternativo a quello automobile-centrico. Dall’altra si sono negli anni concentrati risorse e sforzi istituzionali per realizzare e potenziare le connessioni dirette tra essi, soprattutto quelle ad alta velocità. Sono state lasciate indietro quelle aree che vanno a costituire l’Italia di Mezzo, spesso considerata solo come estensione delle aree di pendolarismo metropolitano e dotata di scarsa autonomia funzionale. La tesi intende offrire un duplice contributo. Da una parte definire cos’è Italia di Mezzo dal punto di vista della mobilità delle persone, attraverso la costruzione di una metodologia di classificazione dei comuni italiani in base alle caratteristiche della mobilità pendolare. Dall’altra analizzare più da vicino un caso esemplare di Italia di Mezzo, ossia l’area del basso Lazio, là dove due corridoi infrastrutturali segnano profondamente le province di Frosinone e Latina e connettono le città di Napoli e Roma. Per il transetto ferroviario Colleferro-Frosinone-Cassino e in generale per l’ambito territoriale del frusinate, la tesi propone alcune linee di lavoro che siano da guida per la stesura di un possibile Piano Strategico Integrato della Mobilità Sostenibile.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/215286