ABSTRACT “Ogni pietra rappresentava il singolare conglomerato d’una volontà, d’una memoria, a volte di una sfida. Ogni edificio sorgeva sulla pianta di un sogno”: proprio una sfida, riprendendo le parole scritte da Margherite Yourcenar nel suo saggio Memorie di Adriano, è stato il voler affrontare un progetto di architettura in un’area unica come Villa Adriana a Tivoli. Custode di una memoria di tempi e di luoghi lontani, Villa Adriana è stata al tempo stesso resa attuale dalla volontà di riscrittura, studio e progetto di architetti e studiosi, dal Rinascimento ad oggi. Proseguendo questo filone, in questi anni di lavoro, lo studio attento dei materiali storici insieme ad una conoscenza diretta e ripetuta del sito, hanno permesso di comprendere come la Villa nasca e si fonda su di uno stretto rapporto: quello tra suolo e architettura. Da qui la volontà di analizzare e interpretare questo legame e la scelta di riportarlo in luce in un’area, la cosiddetta Valle di Tempe, dove l’abbandono e il passare degli anni hanno negato. Allo stesso tempo si è scelto di rivalorizzare la grande Via Carrabile che Adriano aveva realizzato con un grandioso progetto sotterraneo: è proprio questo collegamento che permette di vivere in prima persona, percorrendolo, quello stretto legame che le architetture hanno con il suolo. Così dunque come la Villa si costruisce tra addizioni e sottrazioni di materia, con le stesse modalità si interviene con il progetto in esame, ponendosi come obiettivo la ricostituzione e rivalorizzazione della Terrazza di Tempe, oggi andata perduta.

Villa Adriana. Studio e progetto per la Valle di Tempe

BORCHIA, VALENTINA;AIROLDI, MARA;GROSSINI, MICHELA
2010/2011

Abstract

ABSTRACT “Ogni pietra rappresentava il singolare conglomerato d’una volontà, d’una memoria, a volte di una sfida. Ogni edificio sorgeva sulla pianta di un sogno”: proprio una sfida, riprendendo le parole scritte da Margherite Yourcenar nel suo saggio Memorie di Adriano, è stato il voler affrontare un progetto di architettura in un’area unica come Villa Adriana a Tivoli. Custode di una memoria di tempi e di luoghi lontani, Villa Adriana è stata al tempo stesso resa attuale dalla volontà di riscrittura, studio e progetto di architetti e studiosi, dal Rinascimento ad oggi. Proseguendo questo filone, in questi anni di lavoro, lo studio attento dei materiali storici insieme ad una conoscenza diretta e ripetuta del sito, hanno permesso di comprendere come la Villa nasca e si fonda su di uno stretto rapporto: quello tra suolo e architettura. Da qui la volontà di analizzare e interpretare questo legame e la scelta di riportarlo in luce in un’area, la cosiddetta Valle di Tempe, dove l’abbandono e il passare degli anni hanno negato. Allo stesso tempo si è scelto di rivalorizzare la grande Via Carrabile che Adriano aveva realizzato con un grandioso progetto sotterraneo: è proprio questo collegamento che permette di vivere in prima persona, percorrendolo, quello stretto legame che le architetture hanno con il suolo. Così dunque come la Villa si costruisce tra addizioni e sottrazioni di materia, con le stesse modalità si interviene con il progetto in esame, ponendosi come obiettivo la ricostituzione e rivalorizzazione della Terrazza di Tempe, oggi andata perduta.
SORTINO, GIANLUCA
ARC II - Scuola di Architettura Civile
20-lug-2011
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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