La tesi nasce da considerazioni derivanti da alcune delle proposte emerse dalla consulenza che COOPI, O.n.G. italiana, ha richiesto nell’anno 2007 al Politecnico di Milano in merito all’implementazione di un piano globale per la riorganizzazione fisica di cinque villaggi informali nella circoscrizione di Huruma a Nairobi in Kenya, progetto condotto principalmente da Pamoja Trust, O.n.G. locale. La consulenza relativa al progetto di riqualificazione dei villaggi di Huruma - Kambi Moto, Mahira, Gitathuru, Ghetto Redeemed - si è focalizzata sull’analisi dello stato di fatto e sui layout proposti dall’equipe di tecnici coinvolti in loco, un’analisi che si è sviluppata in tre fasi e che proprio nella fase finale ha portato alla formulazione di nuove ipotesi progettuali di possibile attuazione. Nel 2010 la comunità di Ex-Grogon decise di essere coinvolta in tale progetto di riqualificazione. Ad oggi il progetto è stato presentato dagli addetti ai lavori di Pamoja Trust al Nairobi City Council, e non è ancora stato realizzato. Si è presentata così l’opportunità di studiare una soluzione alternativa che consentisse di migliorare le condizioni abitative degli abitanti e di integrare il quartiere alle varie parti dell’area attraverso il sistema della viabilità, degli spazi aperti e dei servizi collettivi. Per cinque mesi ho avuto l’opportunità di approfondire, analizzare e studiare le caratteristiche peculiari del quartiere di Ex-Grogon, un’area situata nell’insediamento infromale di Huruma a Nairobi. Partendo da uno sguardo d’insieme del quartiere per giungere ad un’analisi attenta e dettagliata del singolo lotto abitativo, ho condotto alcune ricerche per indagare ed interpretare la tipologia edilizia più idonea al sito. Alla fase analitica ha fatto seguito quella di discussione dell’ipotesi progettuale formulata con l’aiuto delle persone direttamente coinvolte sul posto, ovvero con gli abitanti del villaggio, attraverso la modalità della progettazione partecipata. L’ipotesi prevede la realizzazione di residenze a media densità (massimo quattro piani) e spazi collettivi a disposizione della comunità e degli abitanti delle aree limitrofe. Una conoscenza diretta delle condizioni ambientali, sociali, abitative ha permesso di formulare una proposta concreta con un obiettivo realizzabile.
Residenze a media densità e spazi collettivi. Il caso studio : il quartiere informale ex Grogon Nairobi
DELL'ORO, ELENA
2010/2011
Abstract
La tesi nasce da considerazioni derivanti da alcune delle proposte emerse dalla consulenza che COOPI, O.n.G. italiana, ha richiesto nell’anno 2007 al Politecnico di Milano in merito all’implementazione di un piano globale per la riorganizzazione fisica di cinque villaggi informali nella circoscrizione di Huruma a Nairobi in Kenya, progetto condotto principalmente da Pamoja Trust, O.n.G. locale. La consulenza relativa al progetto di riqualificazione dei villaggi di Huruma - Kambi Moto, Mahira, Gitathuru, Ghetto Redeemed - si è focalizzata sull’analisi dello stato di fatto e sui layout proposti dall’equipe di tecnici coinvolti in loco, un’analisi che si è sviluppata in tre fasi e che proprio nella fase finale ha portato alla formulazione di nuove ipotesi progettuali di possibile attuazione. Nel 2010 la comunità di Ex-Grogon decise di essere coinvolta in tale progetto di riqualificazione. Ad oggi il progetto è stato presentato dagli addetti ai lavori di Pamoja Trust al Nairobi City Council, e non è ancora stato realizzato. Si è presentata così l’opportunità di studiare una soluzione alternativa che consentisse di migliorare le condizioni abitative degli abitanti e di integrare il quartiere alle varie parti dell’area attraverso il sistema della viabilità, degli spazi aperti e dei servizi collettivi. Per cinque mesi ho avuto l’opportunità di approfondire, analizzare e studiare le caratteristiche peculiari del quartiere di Ex-Grogon, un’area situata nell’insediamento infromale di Huruma a Nairobi. Partendo da uno sguardo d’insieme del quartiere per giungere ad un’analisi attenta e dettagliata del singolo lotto abitativo, ho condotto alcune ricerche per indagare ed interpretare la tipologia edilizia più idonea al sito. Alla fase analitica ha fatto seguito quella di discussione dell’ipotesi progettuale formulata con l’aiuto delle persone direttamente coinvolte sul posto, ovvero con gli abitanti del villaggio, attraverso la modalità della progettazione partecipata. L’ipotesi prevede la realizzazione di residenze a media densità (massimo quattro piani) e spazi collettivi a disposizione della comunità e degli abitanti delle aree limitrofe. Una conoscenza diretta delle condizioni ambientali, sociali, abitative ha permesso di formulare una proposta concreta con un obiettivo realizzabile.File | Dimensione | Formato | |
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