Il lavoro è stato condotto in un contesto molto complesso, per una varietà di aspetti positivi e negativi di cui la storia recente l’ha arricchito. Un distretto produttivo di fama mondiale che attraversa oggi una profonda crisi interna. Crisi che si ripercuote a livello urbano con lo svuotamento dei capannoni industriali. Due i possibili approcci verso questo tema: considerare oltrepassata la caratterizzazione produttiva del distretto, inevitabilmente destinata a spegnersi nel tempo. Di conseguenza intervenire sui vuoti urbani, in un ottica di radicale cambiamento e rinnovamento; considerare la crisi come fenomeno temporale, a cui rispondere con azioni tese ad un rilancio economico del settore. Di conseguenza intervenire sulla città basandosi su un’esperienza e una cultura sedimentatesi in più di mezzo secolo, mirando ad attivare meccanismi che fungano da traino per la ripresa. Il percorso si è basato sulla seconda ipotesi, da qui si sono messe in campo una serie di considerazioni. Lo studio si è basato sul concetto di distretto, trasponendo un modello di crescita meramente basato su produzioni industriali di tipo tradizionale ad un modello centrato sull’economia intangibile della comunicazione, dei servizi e dell’esperienza. Si è cercato di rispondere in modo progettuale all’obbiettivo di rafforzare i sistemi di produzione, attraverso la valorizzazione dei saperi e, in generale, delle economie della conoscenza. Puntando su un sistema a rete di servizi, è stato sviluppato un progetto di rigenerazione urbana per due aree industriali dismesse, ritenute strategiche ai fini dell’intervento, utilizzando la riconversione come leva di sviluppo locale. Il concept - plan delle due aree di progetto è la sintesi grafica finale di un percorso che si basa sui concetti sopra espressi. Una traduzione in azioni volte alla riqualificazione, in un’ottica generale di rilancio del distretto ceramico.

Da distretto industriale a distretto culturale. La fabbrica della creatività

PIETRI, ANNALISA
2010/2011

Abstract

Il lavoro è stato condotto in un contesto molto complesso, per una varietà di aspetti positivi e negativi di cui la storia recente l’ha arricchito. Un distretto produttivo di fama mondiale che attraversa oggi una profonda crisi interna. Crisi che si ripercuote a livello urbano con lo svuotamento dei capannoni industriali. Due i possibili approcci verso questo tema: considerare oltrepassata la caratterizzazione produttiva del distretto, inevitabilmente destinata a spegnersi nel tempo. Di conseguenza intervenire sui vuoti urbani, in un ottica di radicale cambiamento e rinnovamento; considerare la crisi come fenomeno temporale, a cui rispondere con azioni tese ad un rilancio economico del settore. Di conseguenza intervenire sulla città basandosi su un’esperienza e una cultura sedimentatesi in più di mezzo secolo, mirando ad attivare meccanismi che fungano da traino per la ripresa. Il percorso si è basato sulla seconda ipotesi, da qui si sono messe in campo una serie di considerazioni. Lo studio si è basato sul concetto di distretto, trasponendo un modello di crescita meramente basato su produzioni industriali di tipo tradizionale ad un modello centrato sull’economia intangibile della comunicazione, dei servizi e dell’esperienza. Si è cercato di rispondere in modo progettuale all’obbiettivo di rafforzare i sistemi di produzione, attraverso la valorizzazione dei saperi e, in generale, delle economie della conoscenza. Puntando su un sistema a rete di servizi, è stato sviluppato un progetto di rigenerazione urbana per due aree industriali dismesse, ritenute strategiche ai fini dell’intervento, utilizzando la riconversione come leva di sviluppo locale. Il concept - plan delle due aree di progetto è la sintesi grafica finale di un percorso che si basa sui concetti sopra espressi. Una traduzione in azioni volte alla riqualificazione, in un’ottica generale di rilancio del distretto ceramico.
AGNOLETTO, MATTEO
ARC I - Scuola di Architettura e Società
21-lug-2011
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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Descrizione: DA DISTRETTO INDUSTRIALE A DISTRETTO CULTURALE
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