Obiettivo della tesi è l’analisi di tre casi di disegno industriale, tre sedie prodotte da Baleri Italia S.p.a: Richard III (Philippe Starck, 1985), Mimì (Enrico Baleri, 1991) e Lisa (Perry King e Santiago Miranda, 2000) Tra tutti i prodotti Baleri Italia, ho scelto questi tre casi in quanto, da un lato elementi fondamentali della collezione, progetti di grande rilievo e forza espressiva, dall’altro prodotti che, per motivi differenti, non sono riusciti a raggiungere la grande diffusione. Il primo caso presentato, seguendo un ordine cronologico, è la poltrona Richard III di Philippe Starck, designer portato alla ribalta proprio dalla Baleri Italia S.p.a. Si tratta della sua icona più importante, del suo progetto più radicale, una maschera dell’ironia, presente in numerosi musei di tutto il mondo, pubblicata sulle copertine di libri e riviste eppure , proprio per la sua essenza così radicale, destinata a rimanere un prodotto da museo e a non incontrare il successo popolare. Il secondo caso analizzato è la sedia Mimì, disegnata da Enrico Baleri, sedia di grande impatto tecnologico e innovativo, piccola, leggera, ma robusta e, soprattutto, una delle prime sedie realizzate con un materiale polimerico traslucido. La Mimì ha tuttavia pagato le conseguenze della sperimentazione, a causa anche di incontri sfortunati, in particolare l’incontro con la Du Pont De Nemours S.p.a, colpevole di avere indicato un materiale totalmente inadatto a soddisfare le specifiche progettuali. I problemi legati al materiale hanno fatto sì che la sedia non venisse più prodotta. L’ultimo caso è rappresentato dalla sedia Lisa, capolavoro di precisione di due designer allenati a disegnare prodotti di grande qualità, Perry King e Santiago Miranda. Una sedia robusta, quasi eterna, era il brief progettuale, ma l’eccesso di zelo ha fatto sì che la sedia pesasse troppo e , per tale motivo, non raggiungesse mai il successo meritato. Ogni progetto presenta complessità differenti, la progettazione è una scoperta continua che obbliga a confrontarsi con tecnologie, materiali e nuove soluzioni a nuovi e vecchi problemi, ogni oggetto ha una storia, conoscerla aiuta a comprenderlo, ad apprezzarne il valore, a individuarne le criticità, a pensare a soluzioni alternative. Questa tesi si pone come una panoramica sui processi tecnologici, i materiali e i principali problemi che caratterizzano, o hanno caratterizzato, questi tre casi di disegno industriale. Di fondamentale importanza, sia per un mio personale arricchimento, sia ai fini di una ricerca progettuale, sono state le visite e gli incontri con aziende e persone specializzate in determinati settori. La visita all’azienda Effetre S.p.a. mi ha permesso di vedere e comprendere come si svolge il processo di pressofusione dell’alluminio, processo utilizzato per la produzione della struttura della sedia Lisa; la visita all’azienda BM Industria Bergamasca Mobili s.p.a, azienda in cui è stata prodotta la scocca della Lisa, si è rivelata molto utile per approfondire il processo di stampaggio a iniezione; la poltrona Richard III viene realizzata in poliuretano rigido strutturale e viene stampata dall’azienda Linea AR, che mi ha permesso di fotografare gli stampi della poltrona e di vedere in azione il processo di stampaggio RIM (Reactive Injection Moulding). Incontri molto importanti sono stati anche quelli con il dott. Piercarlo Porta, produttore di poliuretano rigido, e l’ing. Erico Spini, direttore marketing e assistenza tecnica della Radici Group S.p.a, azienda produttrice di tecnopolimeri specializzata nella produzione di poliammidi. Un ultimo importante incontro è stato infine quello con l’ing. Innocente Rivolta, grazie al quale si è reso possibile un approfondimento riguardante il calcolo strutturale e l’utilizzo dei software di simulazione di riempimento per lo stampaggio a iniezione di materiali plastici. Grazie al contributo di questa serie di incontri, al materiale recuperato dagli archivi di Baleri Italia e alle parole di Enrico Baleri, il risultato è una panoramica dei diversi elementi che entrano in gioco nella progettazione di prodotti industriali , da come nasce un’idea, dai valori che sorreggono la progettazione, ai materiali, ai processi di produzione, ai problemi connessi a tutto ciò. Al termine dell’analisi di ogni sedia, vengono accennati suggerimenti progettuali che potrebbero risolvere i problemi connessi ai tre casi, suggerimenti non approfonditi, non verificati nè sperimentati in alcun modo, che si pongono quasi come provocazioni per affermare il fatto che si tratti di progetti ancora aperti, in cui i problemi potrebbero essere risolti , e i prodotti potrebbero riprendere vita. Questa tesi potrebbe quindi costituire il punto di partenza per una possible futura riprogettazione.

Tre casi in un'impresa di design. Richard III Philippe Starck, Mimì Enrico Baleri, Lisa Perry King & Santiago Miranda

FACOETTI, NATALIA
2010/2011

Abstract

Obiettivo della tesi è l’analisi di tre casi di disegno industriale, tre sedie prodotte da Baleri Italia S.p.a: Richard III (Philippe Starck, 1985), Mimì (Enrico Baleri, 1991) e Lisa (Perry King e Santiago Miranda, 2000) Tra tutti i prodotti Baleri Italia, ho scelto questi tre casi in quanto, da un lato elementi fondamentali della collezione, progetti di grande rilievo e forza espressiva, dall’altro prodotti che, per motivi differenti, non sono riusciti a raggiungere la grande diffusione. Il primo caso presentato, seguendo un ordine cronologico, è la poltrona Richard III di Philippe Starck, designer portato alla ribalta proprio dalla Baleri Italia S.p.a. Si tratta della sua icona più importante, del suo progetto più radicale, una maschera dell’ironia, presente in numerosi musei di tutto il mondo, pubblicata sulle copertine di libri e riviste eppure , proprio per la sua essenza così radicale, destinata a rimanere un prodotto da museo e a non incontrare il successo popolare. Il secondo caso analizzato è la sedia Mimì, disegnata da Enrico Baleri, sedia di grande impatto tecnologico e innovativo, piccola, leggera, ma robusta e, soprattutto, una delle prime sedie realizzate con un materiale polimerico traslucido. La Mimì ha tuttavia pagato le conseguenze della sperimentazione, a causa anche di incontri sfortunati, in particolare l’incontro con la Du Pont De Nemours S.p.a, colpevole di avere indicato un materiale totalmente inadatto a soddisfare le specifiche progettuali. I problemi legati al materiale hanno fatto sì che la sedia non venisse più prodotta. L’ultimo caso è rappresentato dalla sedia Lisa, capolavoro di precisione di due designer allenati a disegnare prodotti di grande qualità, Perry King e Santiago Miranda. Una sedia robusta, quasi eterna, era il brief progettuale, ma l’eccesso di zelo ha fatto sì che la sedia pesasse troppo e , per tale motivo, non raggiungesse mai il successo meritato. Ogni progetto presenta complessità differenti, la progettazione è una scoperta continua che obbliga a confrontarsi con tecnologie, materiali e nuove soluzioni a nuovi e vecchi problemi, ogni oggetto ha una storia, conoscerla aiuta a comprenderlo, ad apprezzarne il valore, a individuarne le criticità, a pensare a soluzioni alternative. Questa tesi si pone come una panoramica sui processi tecnologici, i materiali e i principali problemi che caratterizzano, o hanno caratterizzato, questi tre casi di disegno industriale. Di fondamentale importanza, sia per un mio personale arricchimento, sia ai fini di una ricerca progettuale, sono state le visite e gli incontri con aziende e persone specializzate in determinati settori. La visita all’azienda Effetre S.p.a. mi ha permesso di vedere e comprendere come si svolge il processo di pressofusione dell’alluminio, processo utilizzato per la produzione della struttura della sedia Lisa; la visita all’azienda BM Industria Bergamasca Mobili s.p.a, azienda in cui è stata prodotta la scocca della Lisa, si è rivelata molto utile per approfondire il processo di stampaggio a iniezione; la poltrona Richard III viene realizzata in poliuretano rigido strutturale e viene stampata dall’azienda Linea AR, che mi ha permesso di fotografare gli stampi della poltrona e di vedere in azione il processo di stampaggio RIM (Reactive Injection Moulding). Incontri molto importanti sono stati anche quelli con il dott. Piercarlo Porta, produttore di poliuretano rigido, e l’ing. Erico Spini, direttore marketing e assistenza tecnica della Radici Group S.p.a, azienda produttrice di tecnopolimeri specializzata nella produzione di poliammidi. Un ultimo importante incontro è stato infine quello con l’ing. Innocente Rivolta, grazie al quale si è reso possibile un approfondimento riguardante il calcolo strutturale e l’utilizzo dei software di simulazione di riempimento per lo stampaggio a iniezione di materiali plastici. Grazie al contributo di questa serie di incontri, al materiale recuperato dagli archivi di Baleri Italia e alle parole di Enrico Baleri, il risultato è una panoramica dei diversi elementi che entrano in gioco nella progettazione di prodotti industriali , da come nasce un’idea, dai valori che sorreggono la progettazione, ai materiali, ai processi di produzione, ai problemi connessi a tutto ciò. Al termine dell’analisi di ogni sedia, vengono accennati suggerimenti progettuali che potrebbero risolvere i problemi connessi ai tre casi, suggerimenti non approfonditi, non verificati nè sperimentati in alcun modo, che si pongono quasi come provocazioni per affermare il fatto che si tratti di progetti ancora aperti, in cui i problemi potrebbero essere risolti , e i prodotti potrebbero riprendere vita. Questa tesi potrebbe quindi costituire il punto di partenza per una possible futura riprogettazione.
BALERI, ENRICO
ARC III - Scuola del Design
20-dic-2011
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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