La domanda su cui ruota il percorso di tesi è come e con quali modalità ed effetti gli strumenti di governo del territorio e le politiche attive agiscono in un contesto caratterizzato dalla presenza di un ambito extradoganale. Lo studio approfondisce il caso di Livigno, territorio montano, dove l’isolamento geografico cha condizionato ogni possibilità di sviluppo, di benessere e di crescita culturale e giustificò la nascita della zona extradoganale. L’elaborato tratta, inizialmente, il contesto legislativo e territoriale, descrivendo in prima misura le caratteristiche normative degli ambiti extradoganali, definendone le differenze con altri tipi di istituti e tratteggiando permanenze e variazioni. Si è in seguito deciso di approfondire il contesto della zona extradoganale di Livigno, tracciandone il percorso normativo, storico e socio – territoriale, che ha permesso di riconoscere gli elementi costitutivi di un paesaggio per lungo tempo immutabile, sino a quando il progresso economico e tecnologico non ha avuto ragione dei più evidenti limiti posti da quello che è un ambiente fisico fortemente condizionante. Con l’intento di conoscere il territorio non esclusivamente in modo teorico e per poter effettuare osservazioni e analisi a scala locale, si è proceduto con un rilievo diretto delle strutture alberghiere e degli esercizi commerciali localizzati sul territorio comunale, i quali sono stati georeferenziati e descritti analiticamente. Il rilievo e l’interpretazione delle geografie, hanno permesso di definire le vocazioni e le dinamiche dell’offerta. Si è proseguiti con un’analisi critica degli strumenti e delle politiche attive per il governo del territorio, andando ad estrapolare, a scala territoriale, le tematiche che avessero relazione con la domanda di ricerca. Per poter individuare quali sono le scelte e gli indirizzi suggeriti dagli strumenti urbanistici, sono stati presi in considerazione il Piano Territoriale Regionale lombardo, il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Sondrio e il Piano di Governo del Territorio di Livigno, attualmente ancora in fase di elaborazione. Per quanto concerne le politiche attive, si è osservato il documento tramite cui la Comunità Montana Alta Valtellina, di cui fa parte Livigno, ha vinto il quarto bando dei Distretti del Commercio promosso da Regione Lombardia. L’analisi di questi strumenti ha permesso l’elaborazione di alcune riflessioni critiche riguardanti i obiettivi e progetti relativi interventi strutturali, di gestione e disciplina del territorio, ai quali si è tentato di dare soluzione attraverso integrazioni e contributi progettuali.
Governo del territorio e politiche attive in ambiti extradoganali. Livigno : riflessioni critiche e integrazioni progettuali
CHIESI, ERICA
2010/2011
Abstract
La domanda su cui ruota il percorso di tesi è come e con quali modalità ed effetti gli strumenti di governo del territorio e le politiche attive agiscono in un contesto caratterizzato dalla presenza di un ambito extradoganale. Lo studio approfondisce il caso di Livigno, territorio montano, dove l’isolamento geografico cha condizionato ogni possibilità di sviluppo, di benessere e di crescita culturale e giustificò la nascita della zona extradoganale. L’elaborato tratta, inizialmente, il contesto legislativo e territoriale, descrivendo in prima misura le caratteristiche normative degli ambiti extradoganali, definendone le differenze con altri tipi di istituti e tratteggiando permanenze e variazioni. Si è in seguito deciso di approfondire il contesto della zona extradoganale di Livigno, tracciandone il percorso normativo, storico e socio – territoriale, che ha permesso di riconoscere gli elementi costitutivi di un paesaggio per lungo tempo immutabile, sino a quando il progresso economico e tecnologico non ha avuto ragione dei più evidenti limiti posti da quello che è un ambiente fisico fortemente condizionante. Con l’intento di conoscere il territorio non esclusivamente in modo teorico e per poter effettuare osservazioni e analisi a scala locale, si è proceduto con un rilievo diretto delle strutture alberghiere e degli esercizi commerciali localizzati sul territorio comunale, i quali sono stati georeferenziati e descritti analiticamente. Il rilievo e l’interpretazione delle geografie, hanno permesso di definire le vocazioni e le dinamiche dell’offerta. Si è proseguiti con un’analisi critica degli strumenti e delle politiche attive per il governo del territorio, andando ad estrapolare, a scala territoriale, le tematiche che avessero relazione con la domanda di ricerca. Per poter individuare quali sono le scelte e gli indirizzi suggeriti dagli strumenti urbanistici, sono stati presi in considerazione il Piano Territoriale Regionale lombardo, il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Sondrio e il Piano di Governo del Territorio di Livigno, attualmente ancora in fase di elaborazione. Per quanto concerne le politiche attive, si è osservato il documento tramite cui la Comunità Montana Alta Valtellina, di cui fa parte Livigno, ha vinto il quarto bando dei Distretti del Commercio promosso da Regione Lombardia. L’analisi di questi strumenti ha permesso l’elaborazione di alcune riflessioni critiche riguardanti i obiettivi e progetti relativi interventi strutturali, di gestione e disciplina del territorio, ai quali si è tentato di dare soluzione attraverso integrazioni e contributi progettuali.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/41522