Ordinare pensieri e cercare di metterli in linea su un foglio di carta è un po’ come provare a riordinare una massa confusa e sempre in movimento: ogni ricerca infatti porta con sè un significato, un valore talvolta esplicito, molto più spesso nascosto, che la rende vera e fertile. Ho scelto di scrivere a proposito di luce naturale, di ambienti, di atmosfere e di spazi per una forte fascinazione personale. Ho poi deciso di sviluppare un progetto coerente e pertinente ai principali punti cardine delle ipotesi di ricerca, cercando però di renderlo non una diretta conseguenza di essi ma, al contrario, il risultato di una loro ulteriore elaborazione: progettare uno spazio abitativo, porre particolare attenzione all’angolo di esposizione al sole del suo asse e, successivamente, disegnare le aperture per la luce, sono tre dei principali livelli di crescita del progetto scelto. Lo studio della luce naturale e della sua modulazione negli spazi umani è infatti il filo rosso del progetto, è una parte di esso fondamentale, poco indagata e troppo spesso considerata come già data: modulare lo spazio, studiare lo svolgimento dei volumi interni secondo la quantità di luce che passa e disegnare la posizione e la geometria delle aperture secondo una logica umana ed abitativa, sono componenti di un processo progettuale complesso ed articolato che fa sì che il muro diventi un diaframma attivo capace di schermare dove necessario e che i vuoti siano invece elementi di luce variabile e mai uguale. Il progetto dell’involucro come modulazione di luci ed ombre, la posizione delle aperture come scelta progettuale consapevole, Open | Light come il risultato di una ricerca ed uno studio che racconta come la luce attraversa gli spazi.

Open light. Uno studio sulla luce naturale e sulla sua modulazione in uno spazio abitativo

OGGIONI, MARIA
2010/2011

Abstract

Ordinare pensieri e cercare di metterli in linea su un foglio di carta è un po’ come provare a riordinare una massa confusa e sempre in movimento: ogni ricerca infatti porta con sè un significato, un valore talvolta esplicito, molto più spesso nascosto, che la rende vera e fertile. Ho scelto di scrivere a proposito di luce naturale, di ambienti, di atmosfere e di spazi per una forte fascinazione personale. Ho poi deciso di sviluppare un progetto coerente e pertinente ai principali punti cardine delle ipotesi di ricerca, cercando però di renderlo non una diretta conseguenza di essi ma, al contrario, il risultato di una loro ulteriore elaborazione: progettare uno spazio abitativo, porre particolare attenzione all’angolo di esposizione al sole del suo asse e, successivamente, disegnare le aperture per la luce, sono tre dei principali livelli di crescita del progetto scelto. Lo studio della luce naturale e della sua modulazione negli spazi umani è infatti il filo rosso del progetto, è una parte di esso fondamentale, poco indagata e troppo spesso considerata come già data: modulare lo spazio, studiare lo svolgimento dei volumi interni secondo la quantità di luce che passa e disegnare la posizione e la geometria delle aperture secondo una logica umana ed abitativa, sono componenti di un processo progettuale complesso ed articolato che fa sì che il muro diventi un diaframma attivo capace di schermare dove necessario e che i vuoti siano invece elementi di luce variabile e mai uguale. Il progetto dell’involucro come modulazione di luci ed ombre, la posizione delle aperture come scelta progettuale consapevole, Open | Light come il risultato di una ricerca ed uno studio che racconta come la luce attraversa gli spazi.
BOERI, CINI
ARC III - Scuola del Design
24-apr-2012
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/55721