ABSTRACT o dichiarazione d’intenti. “L’unica impresa interessante è la liberazione della vita quotidiana” Guy Debord Milano, Milano è una bella città! Milano costituisce il centro della più popolata area metropolitana d'Italia con 1.338.436 abitanti. Centro economico e finanziario, città della moda, città del design, si annovera tra i maggiori centri universitari, editoriali e televisivi d’Europa; sede del polo fieristico con la maggior estensione espositiva d’Europa, si prepara ad accogliere il grande progetto dell’esposizione universale 2015. Sono già partiti i lavori di preparazione che porteranno alla città nuove linee metropolitane, nuovi grattacieli al Portello, in zona Isola, a Garibaldi, a Rogoredo, all’ex-Fiera e nuove infrastrutture. Ai piedi dei grattacieli inizia la mia ricerca, che si insinua tra i pieni della città alla scoperta della vita negli spazi pubblici urbani, interessata non tanto al cemento quanto più alle possibilità di creare per davvero una città vivace, a misura d’uomo, piacevole. Intenzionata ad indagare gli usi, non-usi e ri-usi degli spazi progettati e pensati per la collettività, che sono in trasformazione. Spazi in buono stato, abbandonati, trascurati, terrain vague. Interessata in particolare al fenomeno di riappropriazione di questi da parte della popolazione migrante, che pone negli spazi nuovi significati, nuovi colori e valori. Nonostante il loro sforzo, non vengono a crearsi quei fenomeni di coesione sociale che porterebbero alla condivisione degli spazi pubblici, allo scambio culturale, all’auto-manutenzione e all’auto-sorveglianza. Qui vogliono entrare le mie competenze progettuali ed architettoniche per iniziare, nelle vesti di “progettista riflessivo”, un processo di progettazione partecipata dello spazio che coinvolga la creatività e l’intelligenza collettiva per tentare di migliorare la qualità della vita in un angolo della grande città. Con l’aspirazione alla realizzazione dei progetti elaborati, questa tesi si pone come punto di partenza di un’avventura molto lunga.

Milano straordinaria. Spazi pubblici, abbandono, riuso e partecipazione

CAFORA, SILVIA
2011/2012

Abstract

ABSTRACT o dichiarazione d’intenti. “L’unica impresa interessante è la liberazione della vita quotidiana” Guy Debord Milano, Milano è una bella città! Milano costituisce il centro della più popolata area metropolitana d'Italia con 1.338.436 abitanti. Centro economico e finanziario, città della moda, città del design, si annovera tra i maggiori centri universitari, editoriali e televisivi d’Europa; sede del polo fieristico con la maggior estensione espositiva d’Europa, si prepara ad accogliere il grande progetto dell’esposizione universale 2015. Sono già partiti i lavori di preparazione che porteranno alla città nuove linee metropolitane, nuovi grattacieli al Portello, in zona Isola, a Garibaldi, a Rogoredo, all’ex-Fiera e nuove infrastrutture. Ai piedi dei grattacieli inizia la mia ricerca, che si insinua tra i pieni della città alla scoperta della vita negli spazi pubblici urbani, interessata non tanto al cemento quanto più alle possibilità di creare per davvero una città vivace, a misura d’uomo, piacevole. Intenzionata ad indagare gli usi, non-usi e ri-usi degli spazi progettati e pensati per la collettività, che sono in trasformazione. Spazi in buono stato, abbandonati, trascurati, terrain vague. Interessata in particolare al fenomeno di riappropriazione di questi da parte della popolazione migrante, che pone negli spazi nuovi significati, nuovi colori e valori. Nonostante il loro sforzo, non vengono a crearsi quei fenomeni di coesione sociale che porterebbero alla condivisione degli spazi pubblici, allo scambio culturale, all’auto-manutenzione e all’auto-sorveglianza. Qui vogliono entrare le mie competenze progettuali ed architettoniche per iniziare, nelle vesti di “progettista riflessivo”, un processo di progettazione partecipata dello spazio che coinvolga la creatività e l’intelligenza collettiva per tentare di migliorare la qualità della vita in un angolo della grande città. Con l’aspirazione alla realizzazione dei progetti elaborati, questa tesi si pone come punto di partenza di un’avventura molto lunga.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
25-lug-2012
2011/2012
Tesi di laurea Magistrale
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