Messo a punto da pochi anni per il settore edilizio, sia per l’ambito della riqualificazione del patrimonio esistente che della nuova costruzione, il calcecanapulo sembra avere grandi prospettive di sviluppo nella progettazione e costruzione sostenibile. Tale materiale nasce dalla proficua combinazione tra le proprietà del canapulo, parte legnosa della pianta della canapa, e la calce. La miscelazione a freddo, di tali componenti, con acqua, porta a un materiale edile con molteplici benifici ecologoci e termici. L’impiego di un materiale vegetale, proveniente da una coltura a crescita veloce, quale la canapa, e di un legante a ciclo chiuso, quale la calce, gli conferisce inoltre il pregio di un bilancio ecologico molto vantaggioso. Impiegabile nella realizzazione di diversi elementi costruttivi, il calcecanapulo ha riscontrato l’interesse dei soggetti del settore dell’architettura sostenibile in diversi paesi europei, tra i quali in particolare la Francia, l’Inghilterra e il Belgio, dove sono stati elaborati diversi metodi applicativi del materiale e dove sono attualmente in atto molteplici ricerche volte al riconoscimento delle sue potenzialità. Questo lavoro nasce con lo scopo di fornire uno strumento completo di partenza per l’ulteriore sviluppo di ricerche su questo tema e indaga in particolare le possibilità di sviluppo del calcecanapulo nel settore bioedile italiano in riferimento alle normative vigenti. Consiste in una panoramica delle esperienze estere e delle prime esperienze italiane di impiego del materiale, elaborate in una catalogazione di tutte le sue tecniche costruttive ad oggi sviluppate, per quanto riguarda le loro effettive fasi di realizzazione, i loro sviluppi e il riconoscimento dei loro limiti. In secondo luogo viene elaborato un ampio spettro di possibili stratigrafie dell’involucro e delle partizioni dell’edificio realizzati con calcecanapulo. Da questo studio emergono le criticità e la fattibilità relative al raggiungimento di buone prestazioni termiche con l’impiego del calcecanapulo in riferimento ai requisiti normativi italiani. Infine gli studi effettuati vengono applicati in una esercitazione progettuale in cui vengono sviluppati i nodi costruttivi, tema sul quale il presente studio andrebbe proseguito ed approfondito con ulteriori ricerche sistematizzate in abachi costruttivi.

Coltivare l'architettura sostenibile. Tecniche costruttive e abachi delle stratigrafie con l'impiego del calcecanapulo

SOREK, YAARA;PONZONI, LISA
2011/2012

Abstract

Messo a punto da pochi anni per il settore edilizio, sia per l’ambito della riqualificazione del patrimonio esistente che della nuova costruzione, il calcecanapulo sembra avere grandi prospettive di sviluppo nella progettazione e costruzione sostenibile. Tale materiale nasce dalla proficua combinazione tra le proprietà del canapulo, parte legnosa della pianta della canapa, e la calce. La miscelazione a freddo, di tali componenti, con acqua, porta a un materiale edile con molteplici benifici ecologoci e termici. L’impiego di un materiale vegetale, proveniente da una coltura a crescita veloce, quale la canapa, e di un legante a ciclo chiuso, quale la calce, gli conferisce inoltre il pregio di un bilancio ecologico molto vantaggioso. Impiegabile nella realizzazione di diversi elementi costruttivi, il calcecanapulo ha riscontrato l’interesse dei soggetti del settore dell’architettura sostenibile in diversi paesi europei, tra i quali in particolare la Francia, l’Inghilterra e il Belgio, dove sono stati elaborati diversi metodi applicativi del materiale e dove sono attualmente in atto molteplici ricerche volte al riconoscimento delle sue potenzialità. Questo lavoro nasce con lo scopo di fornire uno strumento completo di partenza per l’ulteriore sviluppo di ricerche su questo tema e indaga in particolare le possibilità di sviluppo del calcecanapulo nel settore bioedile italiano in riferimento alle normative vigenti. Consiste in una panoramica delle esperienze estere e delle prime esperienze italiane di impiego del materiale, elaborate in una catalogazione di tutte le sue tecniche costruttive ad oggi sviluppate, per quanto riguarda le loro effettive fasi di realizzazione, i loro sviluppi e il riconoscimento dei loro limiti. In secondo luogo viene elaborato un ampio spettro di possibili stratigrafie dell’involucro e delle partizioni dell’edificio realizzati con calcecanapulo. Da questo studio emergono le criticità e la fattibilità relative al raggiungimento di buone prestazioni termiche con l’impiego del calcecanapulo in riferimento ai requisiti normativi italiani. Infine gli studi effettuati vengono applicati in una esercitazione progettuale in cui vengono sviluppati i nodi costruttivi, tema sul quale il presente studio andrebbe proseguito ed approfondito con ulteriori ricerche sistematizzate in abachi costruttivi.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
25-lug-2012
2011/2012
Tesi di laurea Magistrale
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