On April 6th, 2009 an earthquake struck L'Aquila, Italy, at approximately 3:32 in the morning. The 5.8 magnitude earthquake on the Richter scale and 6.3 on the moment magnitude scale led to the deaths of 308 individuals and created mass destruction to the surrounded architecture. The devastating earthquake has revealed the vulnerability the region of Abruzzo is to large scale earthquakes, regarding the structural stability of the majority of the existing masonry architecture. While L'Aquila was the closest city to the epicenter of the earthquake, the initial shock and aftershocks were felt throughout the entire region of Abruzzo. Closer to the largest mountain in the area, the Gran Sasso, are four communities whose masonry typology and construction history are typical of the entire Abruzzo region. The communities of Castel del Monte, Santo Stefano di Sessanio, Castelvecchio di Calvisio and Villa Santa Lucia degli Abruzzi are four of the villages of the Baronia Cerepelle, who have created a political collective that will begin the restoration of their respective regions. All four of these villages have fortunately had either few or no serious collapses or damages due to the 2009 earthquake. This leaves the opportunity to preserve the existing structures and protect the local patrimony through restorative efforts. This thesis therefore aims to analyze the construction history, masonry typologies, building typologies and overall structural homogeneity of these four particular communities to better understand their vulnerability to future earthquakes and identify the key changes necessary for an efficient restorative effort. This analysis has been based on on-site observations, on-site analysis and information graciously provided by each community as well as the University of Padova.

La notte del 6 Aprile 2009 una forte scossa di terremoto colpì la città de L’Aquila, Italia, intorno alle 3:32. Il terremoto di 5.8 sulla scala Richter e 6.3 sulla scala di momento magnitudo uccise 308 persone e creò un danno enorme a tutto il patrimonio architettonico dell’area. Tale grave terremoto ha rilevato la vulnerabilità dell’intera regione Abruzzo ai grandi eventi sismici, in particolare delle strutture storiche in muratura. Mentre L’Aquila si è ritrovata la città più vicina all’epicentro del terremoto, lo shock iniziale e le scosse furono sentite in tutti i borghi della regione d’Abruzzo. Tra questi vi sono quattro borghi, localizzati vicino alla montagna più grande dell’area, il Gran Sasso, che presentano una tipologia muraria e storia costruttiva simile e tipica della regione. I borghi di Castel del Monte, Santo Stefano di Sessanio, Castelvecchio di Calvisio e Villa Santa Lucia degli Abruzzi (AQ) sono quattro dei borghi appartenenti alla storica Baronia di Carapelle e, dopo il sisma, hanno creato in accordo una convenzione politica con l’Università per realizzare ciascuno il piano di ricostruzione e ripianificazione del territorio comunale, definendo le linee di indirizzo strategico per assicurarne la ripresa socio-economica, la riqualificazione dell’abitato e garantendo un’armonica ricostruzione del tessuto edilizio urbano abitativo e produttivo. Tutti i quattro borghi hanno fortunatamente subito pochi o quasi nulli danni seri a causa del terremoto nel 2009. Esiste quindi ancora l’opportunità di preservare le strutture storiche esistenti e proteggere il patrimonio locale attraverso un opportuno restauro conservativo. La tesi parte dall’analisi della storia costruttiva, delle tipologie murarie riscontrate, delle tipologie edilizie e dell’omogeneità strutturale degli edifici storici in muratura appartenenti a questi quattro borghi, con la finalità di comprendere in modo speditivo la loro vulnerabilità sismica e per identificare i possibili interventi necessari per un restauro efficace. Quest’analisi si è basata sulle osservazioni svolte in sito e sulle informazione gentilmente fornita dai comuni e dall’Università di Padova, con la quale il Politecnico di Milano ha collaborato nella convenzione.

The role of structural homogeneity in seismically active historical centers of Abruzzo : Castel del Monte, Castelvecchio di Calvisio, Santo Stefano di Sessanio, Villa Santa Lucia degli Abruzzi

NEIGEBAUER, BETHANY
2011/2012

Abstract

On April 6th, 2009 an earthquake struck L'Aquila, Italy, at approximately 3:32 in the morning. The 5.8 magnitude earthquake on the Richter scale and 6.3 on the moment magnitude scale led to the deaths of 308 individuals and created mass destruction to the surrounded architecture. The devastating earthquake has revealed the vulnerability the region of Abruzzo is to large scale earthquakes, regarding the structural stability of the majority of the existing masonry architecture. While L'Aquila was the closest city to the epicenter of the earthquake, the initial shock and aftershocks were felt throughout the entire region of Abruzzo. Closer to the largest mountain in the area, the Gran Sasso, are four communities whose masonry typology and construction history are typical of the entire Abruzzo region. The communities of Castel del Monte, Santo Stefano di Sessanio, Castelvecchio di Calvisio and Villa Santa Lucia degli Abruzzi are four of the villages of the Baronia Cerepelle, who have created a political collective that will begin the restoration of their respective regions. All four of these villages have fortunately had either few or no serious collapses or damages due to the 2009 earthquake. This leaves the opportunity to preserve the existing structures and protect the local patrimony through restorative efforts. This thesis therefore aims to analyze the construction history, masonry typologies, building typologies and overall structural homogeneity of these four particular communities to better understand their vulnerability to future earthquakes and identify the key changes necessary for an efficient restorative effort. This analysis has been based on on-site observations, on-site analysis and information graciously provided by each community as well as the University of Padova.
BINDA, LUIGIA
ARC I - Scuola di Architettura e Società
25-lug-2012
2011/2012
La notte del 6 Aprile 2009 una forte scossa di terremoto colpì la città de L’Aquila, Italia, intorno alle 3:32. Il terremoto di 5.8 sulla scala Richter e 6.3 sulla scala di momento magnitudo uccise 308 persone e creò un danno enorme a tutto il patrimonio architettonico dell’area. Tale grave terremoto ha rilevato la vulnerabilità dell’intera regione Abruzzo ai grandi eventi sismici, in particolare delle strutture storiche in muratura. Mentre L’Aquila si è ritrovata la città più vicina all’epicentro del terremoto, lo shock iniziale e le scosse furono sentite in tutti i borghi della regione d’Abruzzo. Tra questi vi sono quattro borghi, localizzati vicino alla montagna più grande dell’area, il Gran Sasso, che presentano una tipologia muraria e storia costruttiva simile e tipica della regione. I borghi di Castel del Monte, Santo Stefano di Sessanio, Castelvecchio di Calvisio e Villa Santa Lucia degli Abruzzi (AQ) sono quattro dei borghi appartenenti alla storica Baronia di Carapelle e, dopo il sisma, hanno creato in accordo una convenzione politica con l’Università per realizzare ciascuno il piano di ricostruzione e ripianificazione del territorio comunale, definendo le linee di indirizzo strategico per assicurarne la ripresa socio-economica, la riqualificazione dell’abitato e garantendo un’armonica ricostruzione del tessuto edilizio urbano abitativo e produttivo. Tutti i quattro borghi hanno fortunatamente subito pochi o quasi nulli danni seri a causa del terremoto nel 2009. Esiste quindi ancora l’opportunità di preservare le strutture storiche esistenti e proteggere il patrimonio locale attraverso un opportuno restauro conservativo. La tesi parte dall’analisi della storia costruttiva, delle tipologie murarie riscontrate, delle tipologie edilizie e dell’omogeneità strutturale degli edifici storici in muratura appartenenti a questi quattro borghi, con la finalità di comprendere in modo speditivo la loro vulnerabilità sismica e per identificare i possibili interventi necessari per un restauro efficace. Quest’analisi si è basata sulle osservazioni svolte in sito e sulle informazione gentilmente fornita dai comuni e dall’Università di Padova, con la quale il Politecnico di Milano ha collaborato nella convenzione.
Tesi di laurea Magistrale
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