(Co)operazione urbana : una speciale strategia di sviluppo per il quartiere di Dharavi

La Tesi di laurea prende le mosse dalla volontà di analizzare i fenomeni urbani e le cause che li generano, dei cosiddetti Paesi in Via di Sviluppo, in modo tale da individuare uno o molteplici approcci che possano effettivamente sprigionare il potenziale nascosto delle città di questi Paesi. Viene quindi svolta un’esperienza di tirocinio, congiunta alla ricerca di materiale per la formulazione della presente Tesi, per un periodo di circa tre mesi presso il gruppo di ricerca URBZ, situato all’interno del quartiere non pianificato di Dharavi nella città di Mumbai (India). L’esperienza sul territorio ha consentito venire a conoscenze delle dinamiche interne al quartiere ma soprattutto lavorare a stretto contatto con gli abitanti locali. L’impegno diretto inoltre mi ha permesso capire i processi di sviluppo delle città in generale e l’urgenza di pensare a nuovi approcci che possano rispettare più coerentemente le necessità e bisogni locali. Dharavi viene definita una baraccopoli ma anche slum, bidonville, favela, barriada, e con se porta dei pregiudizi che ne fanno un’area condannata a morte, il cui rischio di venir demolita e totalmente ricostruita è molto tangibile. In verità il destino e il successo di Dharavi è strettamente connesso ai suoi abitanti, provenienti da ogni parte dell’India, che hanno trasformato il quartiere in una meta di sogni e di riscatto. Dharavi però è anche luogo di incertezze, soprattutto a causa dei desideri speculativi dei governi locali e delle agenzie immobiliari. La presente Tesi analizza approfonditamente questo contesto e si concentra sulla formulazione di strategie di riqualificazione urbana che possono alimentare, migliorare e rispettare le già presenti dinamiche di sviluppo promosse dagli abitanti stessi. Viene inoltre elaborato un modello di cooperazione che funge da base per le soluzioni urbane sperimentate e linea guida nel caso ci si voglia impegnare attivamente in realtà di questo tipo.