In lungo e in largo. Le infrastrutture blu e il canale Virgilio

Un viaggio seguendo lo scorrere delle acque. In questo progetto l'urbanistica idraulica ne fa da padrone e i numerosi spunti riflessivi cui ci si approccia, permettono di scoprire che anche un corso d'acqua artificiale non é “monodimensionale”. Come per tutto ciò che ci circonda, l'emozione che un luogo é in grado di infondere nell'animo del osservatore può variarne la capacità di percezione e la sua funzionalità. E così il Canale Virgilio che, a prima vista, appare come un'innovazione, un elemento idraulico di fondamentale importanza e una “pecora nera” in confronto al classico andamento naturale dell'acqua, si riscopre per la sua multipla dimensione. Indispensabile per la sua comprensione é il ruolo della larghezza e del tempo, oltre che la lunghezza e la profondità. La precisa e tecnica materia dell'idraulica si fonde, in questo caso, con la progettualità architettonica dell'urbanistica, il tutto su un territorio molto espanso e in grado di offrire innumerevoli situazioni e intersezioni differenti e altrettanti spunti progettuali di riabilitazione, restauro, valorizzazione, indirizzo, gestione e vivibilità di un ambiente altrimenti limitato al solo scopo funzionale di settore. L’esperienza è maturata con la progressiva conoscenza di un ambito che, solo apparentemente, si presenta come discordante con uno studio di tipo prettamente architettonico, ma che, in realtà, ne sancisce le basi di crescita e, da sempre, ne è la vera e propria, “fonte di vita”: l’eterno rapporto simbiotico tra acqua e uomo.