Nel presente lavoro di tesi vengono valutate le performance di alcuni dei modelli idrologici/idraulici in uso presso il Centro Funzionale Decentrato (CFD) della Regione Umbria per la previsione delle piene in tempo reale e per la conseguente messa in atto delle misure necessarie alla mitigazione del rischio idraulico. La valutazione delle performance permette di fornire delle direttive per un futuro miglioramento dei modelli e per l’ottimizzazione del loro uso nella forma attuale. I modelli considerati sono:  il modello idrologico di trasferimento dell’onda di piena STAFOM-RCM;  il modello idrologico afflussi-deflussi in continuo MISDc;  il modello idrologico HEC-HMS accoppiato al modello idraulico HEC-RAS. Si ritiene particolarmente interessante analizzare le previsioni dei modelli relativamente al picco idrometrico, da cui si deducono i danni massimi che l’evento di piena potrebbe provocare, ed in merito al raggiungimento della soglia idrometrica di pre-allarme. Infatti, quest’ultimo coincide con l’avvio della fase operativa nella gestione delle emergenze derivanti dall’innalzamento del livello idrico e quindi, una buona previsione del tempo in cui si verificherà, dà la possibilità di pianificare con un certo anticipo le operazioni da svolgere.

Valutazione critica dei modelli di previsione delle piene ai fini dell'allertamento della Protezione Civile : il caso della regione Umbria

LIBERA, ARIANNA
2011/2012

Abstract

Nel presente lavoro di tesi vengono valutate le performance di alcuni dei modelli idrologici/idraulici in uso presso il Centro Funzionale Decentrato (CFD) della Regione Umbria per la previsione delle piene in tempo reale e per la conseguente messa in atto delle misure necessarie alla mitigazione del rischio idraulico. La valutazione delle performance permette di fornire delle direttive per un futuro miglioramento dei modelli e per l’ottimizzazione del loro uso nella forma attuale. I modelli considerati sono:  il modello idrologico di trasferimento dell’onda di piena STAFOM-RCM;  il modello idrologico afflussi-deflussi in continuo MISDc;  il modello idrologico HEC-HMS accoppiato al modello idraulico HEC-RAS. Si ritiene particolarmente interessante analizzare le previsioni dei modelli relativamente al picco idrometrico, da cui si deducono i danni massimi che l’evento di piena potrebbe provocare, ed in merito al raggiungimento della soglia idrometrica di pre-allarme. Infatti, quest’ultimo coincide con l’avvio della fase operativa nella gestione delle emergenze derivanti dall’innalzamento del livello idrico e quindi, una buona previsione del tempo in cui si verificherà, dà la possibilità di pianificare con un certo anticipo le operazioni da svolgere.
MOLINARI, DANIELA
ING I - Scuola di Ingegneria Civile, Ambientale e Territoriale
25-lug-2012
2011/2012
Tesi di laurea Magistrale
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