Nowadays transience and frenzied rhythms which inhibit habitability and urban context sharing are factors which give birth to the need of building spaces that have the potentiality to carry out a new "open source city", where new forms of sharing and sensible processes development could revalue the "not lived" space in phisical and cultural terms. When there's a gap, when a common interest to a group of people doesn't have space to get visible, that means that exists a basic request which cultural programmes haven't fulfilled. PLACEBOOK, a space for emerging writers, takes shape from here. The attempt is to turn the underground space of milanese Repubblica Passante Railway Station into a "speakers' corner", a place where a writer can share his thoughts in order to create open dialogue shapes, osmosis between writer and user. Thus, "other" space than the place designated to mere transience, but space of relationships and interacions. The 'new' configures as an anatomic adjunct rather than the existing, using a parasitical logic contaminating urban context. New scenarios in a big aquarium charged with narrative energy which becomes shared tale generates: text comes out from the two-dimensional printed paper and from the immateriality of the byte, to find the 3D physicality. PLACEBOOK opens to new literary experiments; a "literary site" as an element able to promote new cultural dynamics, whose simple presence catches the eye of language, information and communication research institutions.

La transitorietà e i ritmi frenetici che oggi inibiscono l’abitabilità e la condivisione dei contesti urbani, sono fattori che determinano l’esigenza della costruzione di spazi che abbiano le potenzialità di attuare una nuova “città open source”, dove lo sviluppo di processi relazionali e nuove forme di condivisione, possano rivalutare lo spazio “non vissuto” in termini culturali e fisici. Quando esiste una lacuna, quando un interesse comune ad un gruppo di persone non ha spazio per rendersi visibile, significa che esiste una richiesta basilare che i programmi culturali non hanno soddisfatto. Da qui prende corpo Placebook. Uno spazio per scrittori emergenti. Il tentativo è di trasformare lo spazio sotterraneo del Passante ferroviario milanese di Repubblica, in uno “speakers’ corner”, un luogo in cui lo scrittore può condividere il suo pensiero innescando forme di dialogo aperto, di osmosi tra scrittore e fruitore. Spazio “altro”, quindi, rispetto al luogo deputato alla mera transitorietà, ma spazio delle relazioni ed interazioni. Il nuovo si configura come un complemento anatomico rispetto all’esistente, utilizzando una logica parassitaria che va a contaminare il contesto urbano. Si generano nuovi scenari in una sorta di grande acquario che si carica di energia narrativa che diventa racconto condiviso: il testo esce dalla bidimensionalità della carta stampata e dall’immaterialità del byte, per trovare la fisicità della terza dimensione. Placebook si apre alle nuove sperimentazioni espressive letterarie; un “literary site” come elemento capace di catalizzare nuove dinamiche culturali, e che con la sua sola presenza si propone di richiamare attorno a sé l’attenzione di quelle istituzioni che si occupano delle ricerche sul linguaggio, sull’informazione e sulla comunicazione.

Placebook. Un bypass per nuove forme d'espressione letteraria nella stazione Passante di Milano Repubblica

IANNOTTA, GIANLUCA
2011/2012

Abstract

Nowadays transience and frenzied rhythms which inhibit habitability and urban context sharing are factors which give birth to the need of building spaces that have the potentiality to carry out a new "open source city", where new forms of sharing and sensible processes development could revalue the "not lived" space in phisical and cultural terms. When there's a gap, when a common interest to a group of people doesn't have space to get visible, that means that exists a basic request which cultural programmes haven't fulfilled. PLACEBOOK, a space for emerging writers, takes shape from here. The attempt is to turn the underground space of milanese Repubblica Passante Railway Station into a "speakers' corner", a place where a writer can share his thoughts in order to create open dialogue shapes, osmosis between writer and user. Thus, "other" space than the place designated to mere transience, but space of relationships and interacions. The 'new' configures as an anatomic adjunct rather than the existing, using a parasitical logic contaminating urban context. New scenarios in a big aquarium charged with narrative energy which becomes shared tale generates: text comes out from the two-dimensional printed paper and from the immateriality of the byte, to find the 3D physicality. PLACEBOOK opens to new literary experiments; a "literary site" as an element able to promote new cultural dynamics, whose simple presence catches the eye of language, information and communication research institutions.
LECCE, CHIARA
ARC III - Scuola del Design
27-lug-2012
2011/2012
La transitorietà e i ritmi frenetici che oggi inibiscono l’abitabilità e la condivisione dei contesti urbani, sono fattori che determinano l’esigenza della costruzione di spazi che abbiano le potenzialità di attuare una nuova “città open source”, dove lo sviluppo di processi relazionali e nuove forme di condivisione, possano rivalutare lo spazio “non vissuto” in termini culturali e fisici. Quando esiste una lacuna, quando un interesse comune ad un gruppo di persone non ha spazio per rendersi visibile, significa che esiste una richiesta basilare che i programmi culturali non hanno soddisfatto. Da qui prende corpo Placebook. Uno spazio per scrittori emergenti. Il tentativo è di trasformare lo spazio sotterraneo del Passante ferroviario milanese di Repubblica, in uno “speakers’ corner”, un luogo in cui lo scrittore può condividere il suo pensiero innescando forme di dialogo aperto, di osmosi tra scrittore e fruitore. Spazio “altro”, quindi, rispetto al luogo deputato alla mera transitorietà, ma spazio delle relazioni ed interazioni. Il nuovo si configura come un complemento anatomico rispetto all’esistente, utilizzando una logica parassitaria che va a contaminare il contesto urbano. Si generano nuovi scenari in una sorta di grande acquario che si carica di energia narrativa che diventa racconto condiviso: il testo esce dalla bidimensionalità della carta stampata e dall’immaterialità del byte, per trovare la fisicità della terza dimensione. Placebook si apre alle nuove sperimentazioni espressive letterarie; un “literary site” come elemento capace di catalizzare nuove dinamiche culturali, e che con la sua sola presenza si propone di richiamare attorno a sé l’attenzione di quelle istituzioni che si occupano delle ricerche sul linguaggio, sull’informazione e sulla comunicazione.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/62801