Il dibattito architettonico contemporaneo affronta il tema della progettazione relazionata alla presenza di nodi infrastrutturali importanti, ambiti che suscitano un marcato interesse progettuale in una città che necessita di ridefinire il rapporto tra spazi aperti, spazi costruiti e spazi di relazione. Nel secolo scorso, queste aree svolgevano un ruolo importante per l’industria e il commercio, configurate come scali merci e depositi in un contesto urbano che non presentava limitazioni spaziali come quelle odierne. La trasformazione dei centri abitati ha costretto lo spostamento di tali spazi in zone periferiche; di conseguenza, all’interno delle città gli scali ferroviari dismessi e i depositi abbandonati sono alla ricerca di una nuova identità e rappresentano una grande risorsa per la ridefinizione dello spazio pubblico. L’architetto ha, quindi, il compito di far coesistere il vecchio e il nuovo, realizzando un progetto, che attribuisca nuove funzioni e che dia importanza ad aree altrimenti lasciate a se stesse. L’obiettivo del progetto è la realizzazione di un nuovo sistema di connessioni, che permetta di dare origine a delle relazioni tra i due margini della ferrovia e di congiungere la nuova stazione e la stazione degli autobus con la restante porzione di territorio destinata a trasformazione, in particolare con gli spazi urbani aperti, posti nelle vicinanze dell’area di progetto. Al fine del raggiungimento di tale obiettivo, Il lavoro è stato affrontato, dapprima, mediante lo studio urbano della porzione di città adiacente l’area di trasformazione e, in seguito, ponendo l’attenzione sulle funzioni presenti, sia negli spazi aperti che chiusi, ospitate in futuro. Le funzioni dell’intera area di trasformazione si sviluppano dai margini verso l’interno, e confluiscono in una direzione che origina un nuovo edificio alto, sviluppato formalmente e tipologicamente focalizzandosi sull’analisi critica e sullo studio delle caratteristiche intrinseche ed estrinseche di diverse opere architettoniche, che acquisterà il ruolo di nuovo caposaldo urbano, generando, infine, a nuove relazioni e restituendo all’area quel ruolo di importanza che un tempo ricopriva.

Una nuova sequenza urbana : progetto di spazi pubblici a Gallarate

COSTA, DAVID
2011/2012

Abstract

Il dibattito architettonico contemporaneo affronta il tema della progettazione relazionata alla presenza di nodi infrastrutturali importanti, ambiti che suscitano un marcato interesse progettuale in una città che necessita di ridefinire il rapporto tra spazi aperti, spazi costruiti e spazi di relazione. Nel secolo scorso, queste aree svolgevano un ruolo importante per l’industria e il commercio, configurate come scali merci e depositi in un contesto urbano che non presentava limitazioni spaziali come quelle odierne. La trasformazione dei centri abitati ha costretto lo spostamento di tali spazi in zone periferiche; di conseguenza, all’interno delle città gli scali ferroviari dismessi e i depositi abbandonati sono alla ricerca di una nuova identità e rappresentano una grande risorsa per la ridefinizione dello spazio pubblico. L’architetto ha, quindi, il compito di far coesistere il vecchio e il nuovo, realizzando un progetto, che attribuisca nuove funzioni e che dia importanza ad aree altrimenti lasciate a se stesse. L’obiettivo del progetto è la realizzazione di un nuovo sistema di connessioni, che permetta di dare origine a delle relazioni tra i due margini della ferrovia e di congiungere la nuova stazione e la stazione degli autobus con la restante porzione di territorio destinata a trasformazione, in particolare con gli spazi urbani aperti, posti nelle vicinanze dell’area di progetto. Al fine del raggiungimento di tale obiettivo, Il lavoro è stato affrontato, dapprima, mediante lo studio urbano della porzione di città adiacente l’area di trasformazione e, in seguito, ponendo l’attenzione sulle funzioni presenti, sia negli spazi aperti che chiusi, ospitate in futuro. Le funzioni dell’intera area di trasformazione si sviluppano dai margini verso l’interno, e confluiscono in una direzione che origina un nuovo edificio alto, sviluppato formalmente e tipologicamente focalizzandosi sull’analisi critica e sullo studio delle caratteristiche intrinseche ed estrinseche di diverse opere architettoniche, che acquisterà il ruolo di nuovo caposaldo urbano, generando, infine, a nuove relazioni e restituendo all’area quel ruolo di importanza che un tempo ricopriva.
OLDANI, ANDREA
ARC I - Scuola di Architettura e Società
21-dic-2012
2011/2012
Tesi di laurea Magistrale
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