Le caratteristiche dei prodotti e delle merci protagoniste del mercato moderno e contemporaneo, i processi culturali e sociali che riguardano l'attribuzione di un valore ad un prodotto, i bisogni e i desideri che innescano l'atto d'acquisto, l'universo della marca, e la maniera in cui i mass media riescono a incidere sui comportamenti della gente e sul tessuto macro sociale, sono gli argomenti che fanno da sfondo alla mia ricerca. La mia tesi intende mostrare come la speculazione di questi aspetti da parte delle multinazionali e dei creativi della comunicazione, le caratteristiche persuasive della pubblicità e la sua inossidabile invasività possano diventare oggetto di un dibattito di natura etica e deontologica. Le accuse rivolte alla pubblicità si fanno particolarmente accese quando si fa riferimento all’influenza che essa può esercitare sui minori, anche in rapporto al largo utilizzo degli stereotipi e all'attrazione da essa esercitata sui più piccoli. Per quanto multinazionali e pubblicitari possano prendere coscienza del problema e di conseguenza autoregolamentare la propria attività, un intervento concreto, più verosimilmente auspicabile e realizzabile attraverso quegli strumenti istituzionali in possesso del Ministero dell’Istruzion, e di altri enti pubblici (Comuni, biblioteche, Consigli di zona), potrebbe essere quello dell’alfabetizzazione alla pubblicità dei ragazzi in età scolare. La situazione in cui vuole collocarsi il mio progetto è quella di un laboratorio per le scuole medie, un laboratorio nel quale i ragazzi dopo aver compreso come viene progettata e a cosa serve una pubblicità, possano realizzare con le loro stesse mani un vero e proprio cartellone pubblicitario. Il mio auspicio è che, diventando loro stessi art director e copywriter, i bambini possano acquisire la consapevolezza di cosa sia veramente la pubblicità e dotarsi di un bagaglio critico che gli permetta di porsi meno passivamente di fronte alla sempre più massiccia dose di pubblicità alla quale sono esposti.
L'etica della comunicazione pubblicitaria
QUADRAROLI, CAMILLO
2011/2012
Abstract
Le caratteristiche dei prodotti e delle merci protagoniste del mercato moderno e contemporaneo, i processi culturali e sociali che riguardano l'attribuzione di un valore ad un prodotto, i bisogni e i desideri che innescano l'atto d'acquisto, l'universo della marca, e la maniera in cui i mass media riescono a incidere sui comportamenti della gente e sul tessuto macro sociale, sono gli argomenti che fanno da sfondo alla mia ricerca. La mia tesi intende mostrare come la speculazione di questi aspetti da parte delle multinazionali e dei creativi della comunicazione, le caratteristiche persuasive della pubblicità e la sua inossidabile invasività possano diventare oggetto di un dibattito di natura etica e deontologica. Le accuse rivolte alla pubblicità si fanno particolarmente accese quando si fa riferimento all’influenza che essa può esercitare sui minori, anche in rapporto al largo utilizzo degli stereotipi e all'attrazione da essa esercitata sui più piccoli. Per quanto multinazionali e pubblicitari possano prendere coscienza del problema e di conseguenza autoregolamentare la propria attività, un intervento concreto, più verosimilmente auspicabile e realizzabile attraverso quegli strumenti istituzionali in possesso del Ministero dell’Istruzion, e di altri enti pubblici (Comuni, biblioteche, Consigli di zona), potrebbe essere quello dell’alfabetizzazione alla pubblicità dei ragazzi in età scolare. La situazione in cui vuole collocarsi il mio progetto è quella di un laboratorio per le scuole medie, un laboratorio nel quale i ragazzi dopo aver compreso come viene progettata e a cosa serve una pubblicità, possano realizzare con le loro stesse mani un vero e proprio cartellone pubblicitario. Il mio auspicio è che, diventando loro stessi art director e copywriter, i bambini possano acquisire la consapevolezza di cosa sia veramente la pubblicità e dotarsi di un bagaglio critico che gli permetta di porsi meno passivamente di fronte alla sempre più massiccia dose di pubblicità alla quale sono esposti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/73042