La tesi propone un progetto viabilistico che punta a risolvere i molti problemi riscontrati, soprattutto a carattere locale, del sistema infrastrutturale di Varese, con particolare attenzione data al raccordo autostradale della A8 che scarica i suoi ampi volumi di traffico direttamente sulla rete viaria urbana varesina. In questo quadro di scala macro, si inserisce anche il progetto del Comparto Stazioni, con la creazione di un nuovo brano della città di Varese, formato dal nuovo centro intermodale, che unisce le due stazioni ferroviarie di RFI e FNM, e crea un’insieme organico di edifici a carattere commerciale, residenziale e terziario che fungeranno da cerniera tra le due parti di città. La tesi parte da un’analisi dello “stato dell’arte” del sistema infrastrutturale dalla scala provinciale (scala macro) fino a quella locale (scala micro), raffrontando il possibile scenario futuro previsto dalle istituzioni, con lo scenario creato dal nostro progetto. Questo confronto viene riproposto anche alla scala dell’area delle stazioni, dove il progetto si concretizza maggiormente, comparando la proposta fatta da Infrastrutture Lombarde con ciò che viene presentato da noi. Nella stesura del progetto, vengono evidenziati alcuni punti ritenuti fondamentali per rendere quest’area un polo attrattore non solo per gli utilizzatori del centro intermodale, ma anche per altri tipi di utenze. Infatti, è stata posta particolare attenzione nell’inserimento di funzioni che richiamino le persone, che rendano questa nuova parte di città, un elemento integrato con il contesto e vissuto dalla cittadinanza. Il tutto è stato pensato, comunque, con l’intento di perseguire quegli obiettivi di sostenibilità ambientale con cui non si può fare a meno di confrontarsi nel mondo attuale, prevedendo quindi lo sfruttamento di risorse rinnovabili quali acqua, aria e luce solare. A conclusione della proposta presentata, vengono annunciate quali potrebbero essere le modalità ed i tempi con cui l’intero progetto sarebbe realizzabile, così da confrontarsi anche con il problema della fattibilità reale di progetti di questo tipo.
Il progetto di un nuovo brano di città : il rinnovo del comparto stazioni e una nuova mobilità come occasione di sviluppo sostenibile a Varese
BELLO, ROBERTA;BIANCHI, RICCARDO;BENSI, MARCO
2009/2010
Abstract
La tesi propone un progetto viabilistico che punta a risolvere i molti problemi riscontrati, soprattutto a carattere locale, del sistema infrastrutturale di Varese, con particolare attenzione data al raccordo autostradale della A8 che scarica i suoi ampi volumi di traffico direttamente sulla rete viaria urbana varesina. In questo quadro di scala macro, si inserisce anche il progetto del Comparto Stazioni, con la creazione di un nuovo brano della città di Varese, formato dal nuovo centro intermodale, che unisce le due stazioni ferroviarie di RFI e FNM, e crea un’insieme organico di edifici a carattere commerciale, residenziale e terziario che fungeranno da cerniera tra le due parti di città. La tesi parte da un’analisi dello “stato dell’arte” del sistema infrastrutturale dalla scala provinciale (scala macro) fino a quella locale (scala micro), raffrontando il possibile scenario futuro previsto dalle istituzioni, con lo scenario creato dal nostro progetto. Questo confronto viene riproposto anche alla scala dell’area delle stazioni, dove il progetto si concretizza maggiormente, comparando la proposta fatta da Infrastrutture Lombarde con ciò che viene presentato da noi. Nella stesura del progetto, vengono evidenziati alcuni punti ritenuti fondamentali per rendere quest’area un polo attrattore non solo per gli utilizzatori del centro intermodale, ma anche per altri tipi di utenze. Infatti, è stata posta particolare attenzione nell’inserimento di funzioni che richiamino le persone, che rendano questa nuova parte di città, un elemento integrato con il contesto e vissuto dalla cittadinanza. Il tutto è stato pensato, comunque, con l’intento di perseguire quegli obiettivi di sostenibilità ambientale con cui non si può fare a meno di confrontarsi nel mondo attuale, prevedendo quindi lo sfruttamento di risorse rinnovabili quali acqua, aria e luce solare. A conclusione della proposta presentata, vengono annunciate quali potrebbero essere le modalità ed i tempi con cui l’intero progetto sarebbe realizzabile, così da confrontarsi anche con il problema della fattibilità reale di progetti di questo tipo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/7402