Il laboratorio di biotecnologie nell'ex caserma Riva di Villasanta a Verona

La presente tesi di laurea specialistica è un’occasione per esprimere le capacità acquisite in cinque anni di percorso formativo. La scelta di indirizzare il lavoro conclusivo verso un progetto ex-novo è stata fatta per permettermi di confrontarmi con tre ambiti che riguardano l’architettura e che hanno caratterizzato l’attività universitaria: l’analisi, la progettazione e la resa di un progetto. Questi tre aspetti attigui all’ambito della progettualità sono stati affrontati in modo sistematico nella presente relazione di tesi, dove infatti si trovano nell’ordine: le analisi urbane e storiche che hanno permesso di affrontare il progetto vero e proprio, di seguito illustrato sia attraverso una relazione descrittiva, sia, a chiusura dell’elaborato, riportando le tavole grafiche in scala ridotta rispetto alle originali. L’analisi urbana è stata effettuata descrivendo la realtà dell’area di progetto in relazione con i quartieri limitrofi e in relazione con gli assi viabilistici che la servono e che ne hanno determinato alcune caratteristiche morfologiche. L’analisi storica è stata effettuata mediante comparazioni tra documentazioni cartografiche storiche, che hanno permesso di comprendere le dinamiche delle fasi evolutive del contesto urbano. È riportata inoltre una descrizione delle fasi che hanno portato negli anni alla definizione attuale della caserma Riva di Villasanta. L’approccio progettuale è avvenuto in seguito alla individuazione di esempi di laboratori di ricerca realizzati, esempi per altro riportati nel quarto capitolo, e alla definizione degli obiettivi progettuali per l’utenza cui l’edificio è destinato. La descrizione e l’illustrazione del progetto chiudono il presente elaborato, a completamento di un percorso che vede il suo compimento nella simulazione tridimensionale di inserimento del progetto nel contesto. Infine, lo scopo non è quello di una progettazione conclusa nell’atto stesso della sua rappresentazione, ma ha come presupposto la possibilità di mettere in luce le potenzialità di un’area urbana di Verona ad oggi poco sfruttate.