Trough the analysis and the survey of some critical points of two projects: the “Habitat Sociale” one, inside the project of via Senigallia belonging to the programme “Abitare a Milano 1”, and the “Residenza Temporanea Sociale” project, this work explores the housing policies carried out by the Municipality of Milan. Although having the porpuse of contributing to the living offer answering to the different kinds of needs, they are very different as far as dimensions, settings and cheracteristics are concerned. In facts, for the temporary residence, the Administration firstly developed the project and then issued a call to find a manager while, in the second case, it is proceeding in the design directly along with Olinda association. Even if they are different, these projects allow to detect a common problem that doesn’t depend on the house policies, but depends on the ordinary mode of action of the Administration which, through the call tool, habitually manages the relations with the private citizens. Therefore some sentive points of the tool (that often appears as standardized) wereidentified, the three calls came encountered during the analysis of the pojects were examined in every detail and the procedure in which the Municipality di Milano is developing the “Habitat Sociale” project (without enacting a call, but directly designing with the future manager, thanks to the project experimental feature) was deepened. A second issue faced by the thesis reguards the ways in which the call results are managed through the analysis of some criticalities noticed after the call for the allocation of the moderate rent lodgings belonging to the via Seinigallia building. Considering as a poblem the way in which the call is used and the manners with which its results are managed, hypothetical sceneries and solicitations are proposed. The situations in which the Municipality can act through a direct procedure (as happens in the case of the “Habitat Sociale” project) are unusual and particular. Then, the opening towards the territory, in order to comprehend all of its potentialities , and the contextualization of the instruments, seem to be the path that could be undertaken in order to avoid situations like the ones found in the two projects.

La tesi esplora le politiche abitative attuate dal Comune di Milano attraverso l’analisi e la rilevazione di alcuni punti di criticità di due progetti: il progetto Habitat sociale, all’interno del progetto di via Senigallia del programma “Abitare a Milano 1”, e il progetto di Residenza Temporanea Sociale. Pur avendo l’obiettivo di contribuire all’offerta abitativa in risposta alle diverse tipologie di bisogno, essi sono molto differenti sia per dimensioni, che per carattere e impostazione; se per la Residenza temporanea infatti il comune ha proceduto alla stesura del progetto e ha poi emanato un bando per la ricerca di un soggetto gestore, nel secondo caso sta procedendo alla progettazione direttamente con l’associazione Olinda,. Anche se differenti, i due progetti permettono di individuare un problema comune non imputabile alle Politiche per la casa ma alla modalità d’azione ordinaria dell’Amministrazione che, attraverso lo strumento del bando, gestisce abitualmente i rapporti con i privati. Vengono quindi individuati alcuni punti sensibili dello strumento (che spesso risulta standardizzato), analizzati nel dettaglio i tre bandi incontrati nell’analisi dei progetti e approfondita la procedura che il Comune sta intraprendendo per il progetto Habitat Sociale, non emanando un bando ma procedendo alla progettazione direttamente con il futuro gestore per il carattere sperimentale del progetto. Una seconda questione affrontata dalla tesi riguarda la modalità con cui vengono gestiti gli esiti dei bandi attraverso l’analisi di alcune criticità rilevate a seguito del bando per l’assegnazione degli alloggi a canone convenzionato dell’insediamento di via Senigallia. Considerando come problema il modo in cui il bando viene utilizzato e le modalità in cui ne vengono gestiti gli esiti, vengono proposti possibili scenari e sollecitazioni. Le situazioni nelle quali il Comune può agire attraverso una procedura diretta (come nel caso del progetto Habitat Sociale) sono rare e particolari. Quindi l’apertura al territorio, per poterne cogliere tutte le potenzialità, e la contestualizzazione dello strumento sembrano essere le vie da poter intraprendere per far sì che non si verifichino situazioni come quelle incontrate nei due progetti.

Innovare l'azione pubblica a Milano. Apprendimenti e sollecitazioni dal campo delle politiche abitative

SILVESTRI, VANESSA
2011/2012

Abstract

Trough the analysis and the survey of some critical points of two projects: the “Habitat Sociale” one, inside the project of via Senigallia belonging to the programme “Abitare a Milano 1”, and the “Residenza Temporanea Sociale” project, this work explores the housing policies carried out by the Municipality of Milan. Although having the porpuse of contributing to the living offer answering to the different kinds of needs, they are very different as far as dimensions, settings and cheracteristics are concerned. In facts, for the temporary residence, the Administration firstly developed the project and then issued a call to find a manager while, in the second case, it is proceeding in the design directly along with Olinda association. Even if they are different, these projects allow to detect a common problem that doesn’t depend on the house policies, but depends on the ordinary mode of action of the Administration which, through the call tool, habitually manages the relations with the private citizens. Therefore some sentive points of the tool (that often appears as standardized) wereidentified, the three calls came encountered during the analysis of the pojects were examined in every detail and the procedure in which the Municipality di Milano is developing the “Habitat Sociale” project (without enacting a call, but directly designing with the future manager, thanks to the project experimental feature) was deepened. A second issue faced by the thesis reguards the ways in which the call results are managed through the analysis of some criticalities noticed after the call for the allocation of the moderate rent lodgings belonging to the via Seinigallia building. Considering as a poblem the way in which the call is used and the manners with which its results are managed, hypothetical sceneries and solicitations are proposed. The situations in which the Municipality can act through a direct procedure (as happens in the case of the “Habitat Sociale” project) are unusual and particular. Then, the opening towards the territory, in order to comprehend all of its potentialities , and the contextualization of the instruments, seem to be the path that could be undertaken in order to avoid situations like the ones found in the two projects.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
23-apr-2013
2011/2012
La tesi esplora le politiche abitative attuate dal Comune di Milano attraverso l’analisi e la rilevazione di alcuni punti di criticità di due progetti: il progetto Habitat sociale, all’interno del progetto di via Senigallia del programma “Abitare a Milano 1”, e il progetto di Residenza Temporanea Sociale. Pur avendo l’obiettivo di contribuire all’offerta abitativa in risposta alle diverse tipologie di bisogno, essi sono molto differenti sia per dimensioni, che per carattere e impostazione; se per la Residenza temporanea infatti il comune ha proceduto alla stesura del progetto e ha poi emanato un bando per la ricerca di un soggetto gestore, nel secondo caso sta procedendo alla progettazione direttamente con l’associazione Olinda,. Anche se differenti, i due progetti permettono di individuare un problema comune non imputabile alle Politiche per la casa ma alla modalità d’azione ordinaria dell’Amministrazione che, attraverso lo strumento del bando, gestisce abitualmente i rapporti con i privati. Vengono quindi individuati alcuni punti sensibili dello strumento (che spesso risulta standardizzato), analizzati nel dettaglio i tre bandi incontrati nell’analisi dei progetti e approfondita la procedura che il Comune sta intraprendendo per il progetto Habitat Sociale, non emanando un bando ma procedendo alla progettazione direttamente con il futuro gestore per il carattere sperimentale del progetto. Una seconda questione affrontata dalla tesi riguarda la modalità con cui vengono gestiti gli esiti dei bandi attraverso l’analisi di alcune criticità rilevate a seguito del bando per l’assegnazione degli alloggi a canone convenzionato dell’insediamento di via Senigallia. Considerando come problema il modo in cui il bando viene utilizzato e le modalità in cui ne vengono gestiti gli esiti, vengono proposti possibili scenari e sollecitazioni. Le situazioni nelle quali il Comune può agire attraverso una procedura diretta (come nel caso del progetto Habitat Sociale) sono rare e particolari. Quindi l’apertura al territorio, per poterne cogliere tutte le potenzialità, e la contestualizzazione dello strumento sembrano essere le vie da poter intraprendere per far sì che non si verifichino situazioni come quelle incontrate nei due progetti.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/80185