La termografia attiva ad infrarosso è comunemente applicata per l’analisi di caratteristiche materiche e costruttive, manifestazioni di degrado superficiale e distacco di rivestimenti, quadri umidi e fessurativi, dispersioni termiche e prestazioni energetiche, garantendo il conseguimento di dati accurati e significativi. Il presente contributo illustra alcune procedure, che consentono, attraverso le prova termografica su componenti costruttivi, di controllare i parametri e i risultati dei processi edilizi. Queste procedure, che si inseriscono in un quadro di riferimento normativo articolato, ma non completo, possono risultare uno strumento utile dal punto di vista sia metodologico, sia tecnico, al fine di ottimizzare modalità, tempi e costi di esecuzione. Bisogna dire che la termografia non produce risultati quantitativi, richiedendo ulteriori verifiche con l’integrazione di altre tecniche di analisi, riesce però in pochi istanti a dare un’immagine qualitativa dello stato di fatto, dando all’operatore una visione precisa e puntuale dello stato di salute dell’immobile interrogato. La continua evoluzione tecnologica e il prezzo commerciale relativamente contenuto ha fatto si che le camere termografiche abbiano sempre più un ruolo di primo piano in campo edile sia come strumento di monitoraggio in fase di collaudo, sia come ausilio nella redazione di una diagnosi energetica sul costruito.

Termografia e processo edilizio. Diagnosi energetica sul nuovo e sul costruito

MILANI, MARCO
2012/2013

Abstract

La termografia attiva ad infrarosso è comunemente applicata per l’analisi di caratteristiche materiche e costruttive, manifestazioni di degrado superficiale e distacco di rivestimenti, quadri umidi e fessurativi, dispersioni termiche e prestazioni energetiche, garantendo il conseguimento di dati accurati e significativi. Il presente contributo illustra alcune procedure, che consentono, attraverso le prova termografica su componenti costruttivi, di controllare i parametri e i risultati dei processi edilizi. Queste procedure, che si inseriscono in un quadro di riferimento normativo articolato, ma non completo, possono risultare uno strumento utile dal punto di vista sia metodologico, sia tecnico, al fine di ottimizzare modalità, tempi e costi di esecuzione. Bisogna dire che la termografia non produce risultati quantitativi, richiedendo ulteriori verifiche con l’integrazione di altre tecniche di analisi, riesce però in pochi istanti a dare un’immagine qualitativa dello stato di fatto, dando all’operatore una visione precisa e puntuale dello stato di salute dell’immobile interrogato. La continua evoluzione tecnologica e il prezzo commerciale relativamente contenuto ha fatto si che le camere termografiche abbiano sempre più un ruolo di primo piano in campo edile sia come strumento di monitoraggio in fase di collaudo, sia come ausilio nella redazione di una diagnosi energetica sul costruito.
ING VI - Scuola di Ingegneria Edile-Architettura
22-lug-2013
2012/2013
Tesi di laurea Magistrale
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