Porta Genova. I luoghi dell'abitare e del loisir

Il progetto prevede la riqualificazione dello scalo di Porta Genova ed in particolare l’edificio in esame si colloca nel nodo di intersezione di via Bergognone con la curva di Porta Genova. Si è cercato di ricollegare le due parti di città attualmente separate dalla ferrovia grazie alla creazione di una nuova piazza pavimentata che metta in relazione l’edificio con il naviglio, con il parco e con la via Bergongone, principale accesso all’area. L’inserimento di una pista ciclabile, che percorre in lunghezza tutto lo scalo da S. Cristoforo a Porta Genova, permette di attraversare il parco lineare progettato e di favorire occasioni di incontro. L’intento principale, scendendo di scala, è quello di valorizzare il nodo in questione progettando un edificio Landmark che sia funzionale e simbolo dell’importanza del luogo. L’edificio a torre, alto 75metri, accoglie al piano terra spazi dedicati all’attività commerciale, attività fondamentale in questa parte di città, e negli spazi adiacenti uno spazio dedicato all’educazione infantile, immerso nel parco e in contatto con la città ed il naviglio. Ai 20 piani superiori sono stati previsti 90 appartamenti di diverse metrature e tipologie atte a soddisfare ogni possibile richiesta ed offrire numerose possibilità di insediamento. Lo schema seguito, grazie allo studio del quartiere Mazzini di Giovanni Broglio, al progetto “Domus Demain” di Yves Lion e al recentissimo progetto vincitore, di Stefano Tropea, del concorso “AAA architetticercasi” dell’edizione 2010, prevede tre fasce concentriche, ognuna con una funzione diversa, in modo da mantenere la flessibilità interna e il comfort, valorizzare gli spazi dedicati alla cura del corpo mantenendo allo stesso tempo la privacy, con l’alternanza nella fascia più esterna, di bagni e logge. La facciata ventilata in pietra grigia riprende l’edificio alto che chiude l’area di progetto in S. Cristoforo (Torre Tirana – QUATTROASSOCIATI – 2006) suggerendo una connessione concettuale con esso. La necessità di avere un edificio sostenibile ha portato a numerosi accorgimenti che hanno reso possibile il risultato in classe A, valorizzando cosi l’impatto ambientale minimo.