La sfida del progetto consiste nel riconoscere il carattere dello spazio esistente, il luogo per ciò che già è: dare un nome a quello spazio, capirne il senso attraverso le caratteristiche intrinseche, gli elementi che lo definiscono, questo è stato il nostro approccio progettuale. L'edificio dell'Ex Municipio di Fiorenzuola d'Arda viene costruito sulla Via Emilia all'inizio del 1800, poi modificato in più occasioni nel corso degli anni. I molteplici ampliamenti lo hanno reso oggi di difficile comprensione, si riconoscono fattori appartenenti a situazione temporali molto distanti tra loro. In particolare l'intervento dell'inizio del 1900 introduce degli elementi oggi protetti da vincolo storico-artistico, cioè i fronti su Corso Garibaldi e su Via Liberazione, lo scalone centrale e la sala consigliare. Il progetto, per non cercare giustificazione in se stesso, deve necessariamente partire dallo studio dell'esistente. Così le scelte progettuali sono tutte prese con l'obbiettivo di mettere in evidenza gli elementi che già oggi caratterizzano lo spazio, ma che spesso sono poco riconoscibili. Quindi l'esistente si offre come spunto per l'interpretazione progettuale, ma nessun elemento è giustificato di per sé, solo per il fatto di essere già lì; ogni frammento deve ritrovare il suo posto all'interno della nuova identità che il progetto crea. In questo senso il progetto è una lettura interpretativa dell'esistente ed ha come scopo la creazione di una nuova identità dei luoghi. Il senso degli spazi è primariamente legato alla singola stanza, di cui si riconoscono le caratteristiche e le si valorizza progettualmente; allo stesso tempo vi è un ordine complessivo da evidenziare, il progetto vuole dare lettura di ogni piano e dell'intero edificio nel suo insieme, lavorando sia con percorsi riconoscibili, sia con ambienti definiti, che sommano al loro interno diverse funzioni, sia attraverso la valorizzazione delle unità architettoniche esistenti. La modifica di un singolo elemento comporta sempre una variazione complessiva dello spazio: il progetto chiarisce il sistema di relazione tra la parti, a tutte le scale di grandezza, e dà nuovo senso all'intero edificio.

Una sequenza di spazi urbani collettivi. L'ex municipio di Fiorenzuola d'Arda quale nuova sede per la biblioteca

PRAMAGGIORE, SOFIA;SCHEMBARI, SALVATORE
2012/2013

Abstract

La sfida del progetto consiste nel riconoscere il carattere dello spazio esistente, il luogo per ciò che già è: dare un nome a quello spazio, capirne il senso attraverso le caratteristiche intrinseche, gli elementi che lo definiscono, questo è stato il nostro approccio progettuale. L'edificio dell'Ex Municipio di Fiorenzuola d'Arda viene costruito sulla Via Emilia all'inizio del 1800, poi modificato in più occasioni nel corso degli anni. I molteplici ampliamenti lo hanno reso oggi di difficile comprensione, si riconoscono fattori appartenenti a situazione temporali molto distanti tra loro. In particolare l'intervento dell'inizio del 1900 introduce degli elementi oggi protetti da vincolo storico-artistico, cioè i fronti su Corso Garibaldi e su Via Liberazione, lo scalone centrale e la sala consigliare. Il progetto, per non cercare giustificazione in se stesso, deve necessariamente partire dallo studio dell'esistente. Così le scelte progettuali sono tutte prese con l'obbiettivo di mettere in evidenza gli elementi che già oggi caratterizzano lo spazio, ma che spesso sono poco riconoscibili. Quindi l'esistente si offre come spunto per l'interpretazione progettuale, ma nessun elemento è giustificato di per sé, solo per il fatto di essere già lì; ogni frammento deve ritrovare il suo posto all'interno della nuova identità che il progetto crea. In questo senso il progetto è una lettura interpretativa dell'esistente ed ha come scopo la creazione di una nuova identità dei luoghi. Il senso degli spazi è primariamente legato alla singola stanza, di cui si riconoscono le caratteristiche e le si valorizza progettualmente; allo stesso tempo vi è un ordine complessivo da evidenziare, il progetto vuole dare lettura di ogni piano e dell'intero edificio nel suo insieme, lavorando sia con percorsi riconoscibili, sia con ambienti definiti, che sommano al loro interno diverse funzioni, sia attraverso la valorizzazione delle unità architettoniche esistenti. La modifica di un singolo elemento comporta sempre una variazione complessiva dello spazio: il progetto chiarisce il sistema di relazione tra la parti, a tutte le scale di grandezza, e dà nuovo senso all'intero edificio.
GABAGLIO, ROSSANA
ARC II - Scuola di Architettura Civile
23-lug-2013
2012/2013
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/82071