A Waitanyuan, nucleo di fondazione dell’ex Concessione Britannica e della metropoli di Shanghai, eccezionalmente, la dimensione di lunga durata dei tessuti storici ha parzialmente resistito all’incalzante trasformazione degli spazi esistenti. L’isolato di progetto si trova a cavallo tra questa tendenza demolitiva della città e quella singolare volontà di conservazione unica di Waitanyuan. Nel 2003 ha subito un parziale sventramento degli edifici e oggi l’area risulta quindi essere un vassoio sul quale sono giustapposti i frammenti sopravvissuti degli elementi costruiti. E’ proprio a questi caratteri duraturi che il progetto deve rivolgersi per trovare valide basi. Questo, attivando una forma di ricostruzione critica, opera per contrappunto rispetto al contesto piuttosto che per contaminazione, privilegiando la sintesi di una nuova misura che si adatti alla città: è essenziale che l’azione progettuale lavori autonomamente rispetto al principio insediativo dell’esistente, tuttavia integrandosi e attualizzandone i caratteri distintivi. Tale legame è possibile solo in seguito ad un approfondito studio delle preesistenze in modo tale da carpirne i caratteri fondamentali rimisurando e proporzionando il nuovo sui tratti duraturi del vecchio. Per questa città è quotidianità l’incontrollata sostituzione per cancellazione e sovrapposizione di intere porzioni di tessuti, a favore di interventi che apportano un radicale cambio di scala e significato al luogo. Al posto del tessuto originario, portatore di significati, sono stati realizzati edifici che non si rapportano con l’intorno né per principi insediativi né per tipologia edilizia, avendo come fine unico la massima resa economica. Il costruito è diventato negli anni specchio di questo rapido cambiamento e oggi risulta essere una radicata coesistenza di elementi tradizionali e modelli occidentali. In una situazione simile diviene quindi indispensabile comprendere quali siano gli elementi della città che abbiano la forza di sostenere i nuovi interventi di strutturazione. E’ necessario individuare i fondamenti più solidi ai quali legare le nuove architetture, gli elementi, quindi, che restituiscono l’idea di lunga durata di questi tessuti.
La misura del fondamento a Waitanyuan. Progetto per una biblioteca nell'ambito della riconversione del nucleo centrale dell'ex Concessione Britannica di Shanghai
PISONI, ILARIA;CALEGARI, MARTINA;PERINETTI CASONI, FEDERICA
2012/2013
Abstract
A Waitanyuan, nucleo di fondazione dell’ex Concessione Britannica e della metropoli di Shanghai, eccezionalmente, la dimensione di lunga durata dei tessuti storici ha parzialmente resistito all’incalzante trasformazione degli spazi esistenti. L’isolato di progetto si trova a cavallo tra questa tendenza demolitiva della città e quella singolare volontà di conservazione unica di Waitanyuan. Nel 2003 ha subito un parziale sventramento degli edifici e oggi l’area risulta quindi essere un vassoio sul quale sono giustapposti i frammenti sopravvissuti degli elementi costruiti. E’ proprio a questi caratteri duraturi che il progetto deve rivolgersi per trovare valide basi. Questo, attivando una forma di ricostruzione critica, opera per contrappunto rispetto al contesto piuttosto che per contaminazione, privilegiando la sintesi di una nuova misura che si adatti alla città: è essenziale che l’azione progettuale lavori autonomamente rispetto al principio insediativo dell’esistente, tuttavia integrandosi e attualizzandone i caratteri distintivi. Tale legame è possibile solo in seguito ad un approfondito studio delle preesistenze in modo tale da carpirne i caratteri fondamentali rimisurando e proporzionando il nuovo sui tratti duraturi del vecchio. Per questa città è quotidianità l’incontrollata sostituzione per cancellazione e sovrapposizione di intere porzioni di tessuti, a favore di interventi che apportano un radicale cambio di scala e significato al luogo. Al posto del tessuto originario, portatore di significati, sono stati realizzati edifici che non si rapportano con l’intorno né per principi insediativi né per tipologia edilizia, avendo come fine unico la massima resa economica. Il costruito è diventato negli anni specchio di questo rapido cambiamento e oggi risulta essere una radicata coesistenza di elementi tradizionali e modelli occidentali. In una situazione simile diviene quindi indispensabile comprendere quali siano gli elementi della città che abbiano la forza di sostenere i nuovi interventi di strutturazione. E’ necessario individuare i fondamenti più solidi ai quali legare le nuove architetture, gli elementi, quindi, che restituiscono l’idea di lunga durata di questi tessuti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/84441