Architetture per l'archeologia. Area sacra Largo di Torre Argentina a Roma : progetto di una copertura archeologica e musealizzazione del sito.

The thesis develops two episodes of museology and enhancement of the archaeological heritage: Villa Adriana in Tivoli el 'Area Sacra di Largo di Torre Argentina. The project Hadrian's Villa has no precedent in history, It's a unique case in which traditional and innovative elements are fused. Tradition and innovation will therefore be the point of departure and arrival of our project proposal. The aim is to provide the visitor with a new vision of the villa, a new approach that recovers the original use of the area identified by historians such as the "garden of fountains." The project operation tends to re-appropriating of this part of the villa, situated above the Canopus and sensitive from the point of view of the relationship between nature, landscape and ruin, to date, little frequented and accessible to visitors due to differences in height and property limits. The recovery of the tradition is embodied in the construction of a large stadium in an area where historians suggest the placement of a racecourse and in the design of the latter on the basis of a model found in situ. The innovation lies in the new functions instead of the space of the stadium that are used in the theater. Unlike the planning in line with the context and defined in perfect continuity with the surrounding searched in Villa Adriana, in the second project, the necessity for enhancing and upgrading the Area Sacra pushes the planning towards a greater impact intervention that aims to give new importance to the ruins transforming the site from an excavation in an open-air museum, a wrapper for the conservation of the archaeological area. The purpose to create a strong Landmarker, which draw attention to this Area little esteemed and appreciated, however, does not want to transcend the urban contextualization: the sacred area is covered by a kind of showcase huge glass window that runs along the perimeter of the archaeological site and coated in correspondence of the temples ABCD from perforated sheet so as to maintain continuity with the city and to ensure the permeability of the light toward the inside.

La tesi sviluppa due episodi di musealizzazione e valorizzazione del patrimonio archeologico: Villa Adriana a Tivoli e l' Area Sacra di Largo di Torre Argentina. Il progetto adrianeo della Villa non ha precedenti nell’antichità, è un unicum nella quale si fondono elementi innovativi e classici. Tradizione e innovazione saranno pertanto il punto di partenza e di arrivo della nostra proposta progettuale. Lo scopo è quello di fornire al visitatore una nuova visione della villa, un nuovo approccio che recuperi la fruizione originaria dell’area identificata dagli studi come quella “del giardino delle fontane”. L’intervento progettuale tende a riappropiarsi di questa parte della villa, situata al di sopra del Canopo e sensibile dal punto di vista del rapporto tra natura, rovina e paesaggio, ad oggi, poco frequentata e accessibile al visitatore a causa di dislivelli altimetrici e di limiti di proprietà. Il recupero della tradizione si sostanzia nella realizzazione di un grande stadio in un’area dove gli studi ipotizzano la collocazione di un ippodromo e nella progettazione di quest’ultimo sulla base di un modello rinvenuto in situ. L’innovazione risiede invece nella rifunzionalizzazione degli spazi dello stadio che vengono adibiti a teatro. A differenza della progettazione in linea con il contesto e definita in perfetta continuità con l’intorno ricercata in Villa Adriana, nel secondo progetto, la necessità di valorizzazione e riqualifica dell’Area Sacra spinge la progettazione verso un intervento di maggiore impatto che punti a conferire nuova importanza alle rovine trasformando il sito da uno scavo a cielo aperto in un museo, un involucro per la conservazione dell’area archeologica. La volontà di creare un Landmarker forte, che attiri l’attenzione su quest’Area poco considerata e valorizzata, non vuole però trascendere la contestualizzazione urbana: l’Area Sacra viene coperta da una sorta di enorme teca vetrata che corre lungo il perimetro del sito archeologico e rivestita in corrispondenza dei Templi A B C D da lamiera forata in modo tale da mantenere una certa continuità con la città e da garantire permeabilità della luce verso l’interno.