L’obiettivo della presente trattazione è quello di analizzare la certificazione oggi più diffusa a livello globale, la certificazione LEED, evidenziando come questa dia una grande importanza alla parte impiantistica, sia di produzione sia di consumo di energia, tralasciando alcuni aspetti fondamentali dell’architettura, perdendo di fatto di vista il punto di arrivo di queste certificazioni, ossia di arrivare a costruire un edificio definito “GREEN”. L’accusa più marcata rivolta a LEED è il fatto che gli edifici tendono a consumare troppo da un punto di vista energetico in fase di esercizio delle costruzioni. Recenti ricerche mostrano infatti che il 50% dei consumi energetici che concorrono ad accrescere le grandi paure per l’umanità, l’effetto serra, il surriscaldamento globale ecc., sono dovuti all’edilizia. Verrà presentata in prima istanza una breve introduzione sul patrimonio edilizio presente nel UE, per poi analizzare le ragioni che hanno portato alla nascita di queste certificazioni olistiche, fino ad arrivare ad una vera e propria analisi dei vari aspetti del LEED, al fine di evidenziarne le criticità e redigere delle proposte per trovare delle soluzioni all’uso quasi spasmodico che hanno gli impianti tecnologici all’interno dell’edilizia. Si cercherà di esemplificare queste proposte per evitare un’errata interpretazione di questa trattazione che ha l’obiettivo di offrire delle soluzioni, che per gli stessi livelli di investimento, portino a “riqualificare” l’architettura dell’edificio, intesa come le modalità costruttive. Infatti questa certificazione è uno strumento molto potente e di sempre maggiore utilizzo. Questa si basa sull’analisi, in fase di progettazione, e non solo, degli aspetti energetici degli edifici e sull’impronta ecologica che questi lasciano. Sorgono però dei dubbi fondati sull’effettiva efficacia di questa. Warren Wagner, educatore di edilizia sostenibile identifica il sistema LEED come “il requisito minimo con il minimo investimento” e afferma: “Molti edifici possono beneficiare della certificazione in modi relativamente economici e facili, trascurando l'obiettivo globale di ridurre notevolmente l'impatto ambientale del costruito”.

Leed nature : proposta di nuovi crediti per un'architettura sostenibile

OLDRINI, JACOPO MASSIMO
2012/2013

Abstract

L’obiettivo della presente trattazione è quello di analizzare la certificazione oggi più diffusa a livello globale, la certificazione LEED, evidenziando come questa dia una grande importanza alla parte impiantistica, sia di produzione sia di consumo di energia, tralasciando alcuni aspetti fondamentali dell’architettura, perdendo di fatto di vista il punto di arrivo di queste certificazioni, ossia di arrivare a costruire un edificio definito “GREEN”. L’accusa più marcata rivolta a LEED è il fatto che gli edifici tendono a consumare troppo da un punto di vista energetico in fase di esercizio delle costruzioni. Recenti ricerche mostrano infatti che il 50% dei consumi energetici che concorrono ad accrescere le grandi paure per l’umanità, l’effetto serra, il surriscaldamento globale ecc., sono dovuti all’edilizia. Verrà presentata in prima istanza una breve introduzione sul patrimonio edilizio presente nel UE, per poi analizzare le ragioni che hanno portato alla nascita di queste certificazioni olistiche, fino ad arrivare ad una vera e propria analisi dei vari aspetti del LEED, al fine di evidenziarne le criticità e redigere delle proposte per trovare delle soluzioni all’uso quasi spasmodico che hanno gli impianti tecnologici all’interno dell’edilizia. Si cercherà di esemplificare queste proposte per evitare un’errata interpretazione di questa trattazione che ha l’obiettivo di offrire delle soluzioni, che per gli stessi livelli di investimento, portino a “riqualificare” l’architettura dell’edificio, intesa come le modalità costruttive. Infatti questa certificazione è uno strumento molto potente e di sempre maggiore utilizzo. Questa si basa sull’analisi, in fase di progettazione, e non solo, degli aspetti energetici degli edifici e sull’impronta ecologica che questi lasciano. Sorgono però dei dubbi fondati sull’effettiva efficacia di questa. Warren Wagner, educatore di edilizia sostenibile identifica il sistema LEED come “il requisito minimo con il minimo investimento” e afferma: “Molti edifici possono beneficiare della certificazione in modi relativamente economici e facili, trascurando l'obiettivo globale di ridurre notevolmente l'impatto ambientale del costruito”.
CAGELLI, MARCO
ING VI - Scuola di Ingegneria Edile-Architettura
3-ott-2013
2012/2013
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/85406