La mia tesi parte dallo sviluppo di quella che è stata la tesi per il Master in “Progettazione strategica in ambito archeologico e museale” presso l’Accademia Adrianea di Roma Onlus. Studiando il percorso della Via Francigena da Roma a Palestrina, individuando alcune aree di progetto e pensando a come rendere più semplice questo percorso per chi decidesse di intraprenderlo attraverso la progettazione di alloggi per i pellegrini. L’interesse per questo argomento mi ha spinta ad approfondire il tema del percorso come guida per raccontare tanti luoghi accomunati da una strada che li collega. Il tratto di Via Francigena analizzato collega Roma a Montecassino, comprende due vie consolari la Via Prenestina e la Via Latina due Province laziali Roma e Frosinone, in tutto 130 km di strada. Queste permettono di raggiungere Montecassino a piedi nel giro di 6/7 giorni, camminando per 5/6 ore al giorno e percorrendo 20 km ciascuno, ma quello che ci permettono è di incontrare dei luoghi quasi dimenticati e che non aspettano altro di essere riportati in luce. Ho inizialmente individuato il percorso, scandendo le aree che potessero essere strategiche e funzionare come sosta per i pellegrini, dopodiché la scelta è caduta su tre aree per la singolare e interessante storia di ognuna la bellezza paesaggistica e la volontà delle amministrazioni di valorizzarle. La Città di Gabii, che con Roma e Villa Adriana costituiva un triangolo ricco e importante durante l’età imperiale. Presenta i resti di un antico tempio, delle terme, di un santuario, del foro, di una villa patrizia e delle antiche cinta murarie servitemi per stabilire il percorso di visita di quello che le amministrazioni locali vogliono destinare a parco archeologico. Il monastero di Tecchiena, a ridosso di una collina che venne utilizzata fin dai tempi più remoti per avvistare possibili attacchi da parte dei nemici, come testimonia la torre presente in cima al colle. L’amministrazione comunale nel PRG ha indicato il monastero come edificio da destinare a centro polifunzionale, quindi i servizi destinati ai pellegrini verrebbero ubicati all’interno, mentre la necessità è quella di raccontare ciò che c’era in questo luogo prima del monastero. Per il Campo di Aviazione di Aquino, invece, l’intento è quello di ripristinarne i servizi come hangar e inserire degli spazi attrezzati per i pellegrini.
La Via Francigena. La riconnessione di un percorso fra memoria, tutela e prospettiva di valorizzazione
GRANDI, ISABELLA
2012/2013
Abstract
La mia tesi parte dallo sviluppo di quella che è stata la tesi per il Master in “Progettazione strategica in ambito archeologico e museale” presso l’Accademia Adrianea di Roma Onlus. Studiando il percorso della Via Francigena da Roma a Palestrina, individuando alcune aree di progetto e pensando a come rendere più semplice questo percorso per chi decidesse di intraprenderlo attraverso la progettazione di alloggi per i pellegrini. L’interesse per questo argomento mi ha spinta ad approfondire il tema del percorso come guida per raccontare tanti luoghi accomunati da una strada che li collega. Il tratto di Via Francigena analizzato collega Roma a Montecassino, comprende due vie consolari la Via Prenestina e la Via Latina due Province laziali Roma e Frosinone, in tutto 130 km di strada. Queste permettono di raggiungere Montecassino a piedi nel giro di 6/7 giorni, camminando per 5/6 ore al giorno e percorrendo 20 km ciascuno, ma quello che ci permettono è di incontrare dei luoghi quasi dimenticati e che non aspettano altro di essere riportati in luce. Ho inizialmente individuato il percorso, scandendo le aree che potessero essere strategiche e funzionare come sosta per i pellegrini, dopodiché la scelta è caduta su tre aree per la singolare e interessante storia di ognuna la bellezza paesaggistica e la volontà delle amministrazioni di valorizzarle. La Città di Gabii, che con Roma e Villa Adriana costituiva un triangolo ricco e importante durante l’età imperiale. Presenta i resti di un antico tempio, delle terme, di un santuario, del foro, di una villa patrizia e delle antiche cinta murarie servitemi per stabilire il percorso di visita di quello che le amministrazioni locali vogliono destinare a parco archeologico. Il monastero di Tecchiena, a ridosso di una collina che venne utilizzata fin dai tempi più remoti per avvistare possibili attacchi da parte dei nemici, come testimonia la torre presente in cima al colle. L’amministrazione comunale nel PRG ha indicato il monastero come edificio da destinare a centro polifunzionale, quindi i servizi destinati ai pellegrini verrebbero ubicati all’interno, mentre la necessità è quella di raccontare ciò che c’era in questo luogo prima del monastero. Per il Campo di Aviazione di Aquino, invece, l’intento è quello di ripristinarne i servizi come hangar e inserire degli spazi attrezzati per i pellegrini.File | Dimensione | Formato | |
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