Questa tesi nasce con lo scopo di sperimentare un nuovo approccio progettuale all’orientamento in uno spazio complesso. Il luogo in questione è il Museo Diocesano di Milano, nato nel 2001 per iniziativa dell’Arcidiocesi di Milano con lo scopo di tutelare, valorizzare e fare conoscere i tesori artistici della Diocesi. In genere i sistemi d’orientamento indicano unicamente le coordinate spaziali di un ambiente (di una collezione, una sala, un’area tematica nel caso di un museo) senza fornire informazioni aggiuntive su collezioni e opere. Se le si sanno leggere, tutte le opere contengono un numero enorme di informazioni: materiali, tecniche, supporti, date, autori, periodi storici, correnti artistiche. Tutti questi dati, che permettono una maggiore comprensione delle opere e delle loro relazioni, possono essere utili al processo d’orientamento e alla scelta del percorso di visita. Come selezionare le informazioni corrette, e come disporle per comunicarle all’utente? Seguendo l’approccio metodologico e il linguaggio visivo dell’information design, è possibile progettare e visualizzare queste informazioni, integrandole con gli strumenti del wayfinding. In questo modo mi è stato possibile utilizzare e valorizzare i contenuti culturali del Museo, le sue opere e le sue collezioni, per guidare il visitatore nello spazio museale. Il risultato è duplice: un sistema di segnaletica che orienta nello spazio e nei contenuti del museo e, allo stesso tempo, racconta e analizza visivamente le collezioni esposte. La segnaletica diviene strumento d’orientamento, di comunicazione e d’analisi, aiuta il visitatore a muoversi nel museo e lo spinge il all’esplorazione del luogo e delle opere. Le radici pratiche e teoriche del progetto risiedono negli ambiti disciplinari del wayfinding, dell’information design e dell’experiental graphic design; trattate nella prima parte dell’elaborato. Precedente alla fase progettuale, l’analisi dell’attuale sistema di segnaletica del Museo è servita per evidenziarne amnensie e debolezze e per capire la struttura del luogo e la sua navigabilità. La ricerca qualitativa e l’analisi statistica delle opere mi hanno aiutato a costruire lo schema logico del progetto e a individuare le informazioni da visualizzare.

Orientamento nello spazio e nell'arte. Studio e progettazione di un nuovo sistema di wayfinding per il Museo Diocesano di Milano

MAJNO, FRANCESCO
2012/2013

Abstract

Questa tesi nasce con lo scopo di sperimentare un nuovo approccio progettuale all’orientamento in uno spazio complesso. Il luogo in questione è il Museo Diocesano di Milano, nato nel 2001 per iniziativa dell’Arcidiocesi di Milano con lo scopo di tutelare, valorizzare e fare conoscere i tesori artistici della Diocesi. In genere i sistemi d’orientamento indicano unicamente le coordinate spaziali di un ambiente (di una collezione, una sala, un’area tematica nel caso di un museo) senza fornire informazioni aggiuntive su collezioni e opere. Se le si sanno leggere, tutte le opere contengono un numero enorme di informazioni: materiali, tecniche, supporti, date, autori, periodi storici, correnti artistiche. Tutti questi dati, che permettono una maggiore comprensione delle opere e delle loro relazioni, possono essere utili al processo d’orientamento e alla scelta del percorso di visita. Come selezionare le informazioni corrette, e come disporle per comunicarle all’utente? Seguendo l’approccio metodologico e il linguaggio visivo dell’information design, è possibile progettare e visualizzare queste informazioni, integrandole con gli strumenti del wayfinding. In questo modo mi è stato possibile utilizzare e valorizzare i contenuti culturali del Museo, le sue opere e le sue collezioni, per guidare il visitatore nello spazio museale. Il risultato è duplice: un sistema di segnaletica che orienta nello spazio e nei contenuti del museo e, allo stesso tempo, racconta e analizza visivamente le collezioni esposte. La segnaletica diviene strumento d’orientamento, di comunicazione e d’analisi, aiuta il visitatore a muoversi nel museo e lo spinge il all’esplorazione del luogo e delle opere. Le radici pratiche e teoriche del progetto risiedono negli ambiti disciplinari del wayfinding, dell’information design e dell’experiental graphic design; trattate nella prima parte dell’elaborato. Precedente alla fase progettuale, l’analisi dell’attuale sistema di segnaletica del Museo è servita per evidenziarne amnensie e debolezze e per capire la struttura del luogo e la sua navigabilità. La ricerca qualitativa e l’analisi statistica delle opere mi hanno aiutato a costruire lo schema logico del progetto e a individuare le informazioni da visualizzare.
ARC III - Scuola del Design
29-apr-2014
2012/2013
Tesi di laurea Magistrale
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