La Piscina Romano è una tradizionale piscina milanese all’aperto che funziona solo nei messi estivi e poi è svuotata e dismessa il resto dell’anno. Il mio scopo è stato quello di creare un allestimento di parco temporaneo dentro la vasca grande, per renderla utile nei messi in cui è vuota. Lo stato di fatto di questo complesso natatorio è uno spazio totalmente frammentato e disarticolato, di aree dismesse e sottoutilizzate ed io ho voluto integrarle e riqualificarle dentro il progetto di parco temporaneo. L’idea di fare un parco nasce come un’intenzione di prolungare l’area giochi della Piscina Romano dentro la vasca grande. Partendo dal concetto “La piscina che diventa parco”, poi ho fatto anche il contrario, cioè, “il parco che diventa piscina” questo vuol dire che l’attuale area giochi è diventata una sorta piscina metaforica. In questa maniera, li ho integrati, ma ho creato anche un’ambiguità fra l’uno è l’altro, dissolvendo i limiti fra loro e producendo un unico spazio ricreativo, paradossale, non un parco e una piscina, ma un parco acquatico. Ho disegnato un lavoro di street painting a pavimento per creare la piscina metaforica, tramite un effetto di illusione ottica. La grafica a pavimento ha inondato l’intero centro balneare integrando le parti. Nell’edificio di spogliatoi, ho deciso invece di creare un parco coperto per permettere che le dinamiche sociali attorno all’area giochi all’aperto, potessero continuare a svolgersi nonostante il freddo, e che i bambini, i genitori e gli anziani, avessero un posto di ritrovo confortevole nei messi più freddi. D’altra parte, ho voluto ricuperare e prendermi cura del complesso scultorio “I Bagni Misteriosi” di Giorgio De Chirico, alla Triennale di Milano, spostandolo nella Piscina Romano come parte del progetto di parco temporaneo, arricchendo in questo modo il progetto di parco e riqualificando il complesso scultorio. Alla fine, quello che avevo previsto come un dispositivo di parco temporaneo è diventato in un dispositivo permanente. Le sculture hanno acquisito un’importanza in se stesse e il progetto è diventato in uno scenario per metterle in mostra. Il risultato è una sorta di acquapark, però con sculture pregiate.

Parco temporaneo Piscina Romano, Città Studi, Milano

MORA RAMOS, YINA LICET
2013/2014

Abstract

La Piscina Romano è una tradizionale piscina milanese all’aperto che funziona solo nei messi estivi e poi è svuotata e dismessa il resto dell’anno. Il mio scopo è stato quello di creare un allestimento di parco temporaneo dentro la vasca grande, per renderla utile nei messi in cui è vuota. Lo stato di fatto di questo complesso natatorio è uno spazio totalmente frammentato e disarticolato, di aree dismesse e sottoutilizzate ed io ho voluto integrarle e riqualificarle dentro il progetto di parco temporaneo. L’idea di fare un parco nasce come un’intenzione di prolungare l’area giochi della Piscina Romano dentro la vasca grande. Partendo dal concetto “La piscina che diventa parco”, poi ho fatto anche il contrario, cioè, “il parco che diventa piscina” questo vuol dire che l’attuale area giochi è diventata una sorta piscina metaforica. In questa maniera, li ho integrati, ma ho creato anche un’ambiguità fra l’uno è l’altro, dissolvendo i limiti fra loro e producendo un unico spazio ricreativo, paradossale, non un parco e una piscina, ma un parco acquatico. Ho disegnato un lavoro di street painting a pavimento per creare la piscina metaforica, tramite un effetto di illusione ottica. La grafica a pavimento ha inondato l’intero centro balneare integrando le parti. Nell’edificio di spogliatoi, ho deciso invece di creare un parco coperto per permettere che le dinamiche sociali attorno all’area giochi all’aperto, potessero continuare a svolgersi nonostante il freddo, e che i bambini, i genitori e gli anziani, avessero un posto di ritrovo confortevole nei messi più freddi. D’altra parte, ho voluto ricuperare e prendermi cura del complesso scultorio “I Bagni Misteriosi” di Giorgio De Chirico, alla Triennale di Milano, spostandolo nella Piscina Romano come parte del progetto di parco temporaneo, arricchendo in questo modo il progetto di parco e riqualificando il complesso scultorio. Alla fine, quello che avevo previsto come un dispositivo di parco temporaneo è diventato in un dispositivo permanente. Le sculture hanno acquisito un’importanza in se stesse e il progetto è diventato in uno scenario per metterle in mostra. Il risultato è una sorta di acquapark, però con sculture pregiate.
ARC III - Scuola del Design
29-apr-2014
2013/2014
Tesi di laurea Magistrale
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