Access to energy is a major topic in developing countries and one of the most discussed issues of the new millennium. One of the branches is the theme of access to clean cooking facilities. This is globally discussed because of the relation to the problem of deaths from pneumonia, chronic lung disease, and lung cancer caused by the smokes of improper cooking appliances. On the other hand, the increasing need of wood used for cooking by people in low efficient devices is contributing to increase the process of deforestation in many developing countries. In particularly, the heavy reliance on wood for cooking makes Burundi the country with the highest rate of deforestation in Africa. Wood represents the unique type of fuel used by 99% of Burundian people with the consequents of a more pressing need to cut trees. This work represents the research and test of energy alternatives to wood biomass and limit its pressure on the actual uncontrolled phenomenon of deforestation in Burundi. After a historical socio-economic overview of the country, the feasibility study and the forecast of the benefits have been carried out in a hospital of a small village on the Burundian hill of Mutoyi and where a local Italian NGO called Vispe works. This is where the highest consumption of wood cooking biomass takes place in traditional stoves. The research done confirms the availability of a high but not fully exploited potential of local renewable resources such as hydroelectric and sun power. The analysis of their technological application suggests the possibility to reach a satisfying 30% of wood savings compared with the consumption of the actual stoves. Moreover, the use of technologies such as heat pumps, solar collectors or homemade solar cookers has been found to be even more affordable than wood biomass. In conclusion, the results forecasted in the examined location give this work the prospect of being replicated in numerous similar structures throughout Burundi for a more active stand against deforestation.

Il tema dell'accesso all’energia nei paesi in via di sviluppo è uno dei temi più discussi del nuovo millennio, e, in particolare, vi è un crescente interesse riguardo il tema dell’accesso a fonti di energia pulite per scopi domestici. Parallelamente al relativo problema delle morti per polmonite, malattia polmonare cronica, e cancro ai polmoni causato dai fumi di impropri apparecchi di cottura, il crescente e sempre più pressante bisogno di legna per la cottura contribuisce ad accelerare il processo di deforestazione in molti paesi in via di sviluppo. In particolare, l’elevato consumo di legna rende il Burundi la nazione con il più alto tasso di deforestazione in Africa. Attualmente, la legna rappresenta l'unico tipo di combustibile utilizzato per il 99% degli abitanti burundesi con una conseguente sempre più pressante necessità di tagliare alberi. Questo lavoro rappresenta il primo tentativo di ricerca e test di fonti energetiche alternative alla biomassa legnosa e limitarne gli effetti sul dilagante fenomeno della deforestazione Burundi. A seguito di una panoramica socio-culturale del Paese, sono stati effettuati uno studio e previsione dei benefici raggiungibili in un ospedale di un piccolo villaggio sulla collina burundese di Mutoyi gestito dall’ONG italiana Vispe dove hanno luogo i più alti consumi di combustibile legnoso. La ricerca conferma la disponibilità di un elevato potenziale non sfruttato di risorse rinnovabili locali quali l’idroelettrico e sole. L’analisi delle diverse applicazioni tecnologiche di quest’ultime ha permesso di stimare soddisfacenti risparmi del 30% di legna rispetto al consumo nelle comuni stufe utilizzate in Missione. Inoltre l’utilizzo di tecnologie quali pompe di calore, collettori solari o cucine solari auto costruite si rivelato più conveniente della biomassa legnosa. Infine, i confortanti risultati previsti nel luogo preso in esame conferiscono a questo lavoro l’auspicabile prospettiva di essere replicato nelle numerose strutture analoghe diffuse in Burundi per una lotta più attiva e partecipata contro la deforestazione.

Feasibility study to reduce hospital's load of wood cooking biomass in Burundi

RIVA, FABIO
2013/2014

Abstract

Access to energy is a major topic in developing countries and one of the most discussed issues of the new millennium. One of the branches is the theme of access to clean cooking facilities. This is globally discussed because of the relation to the problem of deaths from pneumonia, chronic lung disease, and lung cancer caused by the smokes of improper cooking appliances. On the other hand, the increasing need of wood used for cooking by people in low efficient devices is contributing to increase the process of deforestation in many developing countries. In particularly, the heavy reliance on wood for cooking makes Burundi the country with the highest rate of deforestation in Africa. Wood represents the unique type of fuel used by 99% of Burundian people with the consequents of a more pressing need to cut trees. This work represents the research and test of energy alternatives to wood biomass and limit its pressure on the actual uncontrolled phenomenon of deforestation in Burundi. After a historical socio-economic overview of the country, the feasibility study and the forecast of the benefits have been carried out in a hospital of a small village on the Burundian hill of Mutoyi and where a local Italian NGO called Vispe works. This is where the highest consumption of wood cooking biomass takes place in traditional stoves. The research done confirms the availability of a high but not fully exploited potential of local renewable resources such as hydroelectric and sun power. The analysis of their technological application suggests the possibility to reach a satisfying 30% of wood savings compared with the consumption of the actual stoves. Moreover, the use of technologies such as heat pumps, solar collectors or homemade solar cookers has been found to be even more affordable than wood biomass. In conclusion, the results forecasted in the examined location give this work the prospect of being replicated in numerous similar structures throughout Burundi for a more active stand against deforestation.
ROCCO, MATTEO
STEFANELLI, GIANMARIO
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
3-ott-2014
2013/2014
Il tema dell'accesso all’energia nei paesi in via di sviluppo è uno dei temi più discussi del nuovo millennio, e, in particolare, vi è un crescente interesse riguardo il tema dell’accesso a fonti di energia pulite per scopi domestici. Parallelamente al relativo problema delle morti per polmonite, malattia polmonare cronica, e cancro ai polmoni causato dai fumi di impropri apparecchi di cottura, il crescente e sempre più pressante bisogno di legna per la cottura contribuisce ad accelerare il processo di deforestazione in molti paesi in via di sviluppo. In particolare, l’elevato consumo di legna rende il Burundi la nazione con il più alto tasso di deforestazione in Africa. Attualmente, la legna rappresenta l'unico tipo di combustibile utilizzato per il 99% degli abitanti burundesi con una conseguente sempre più pressante necessità di tagliare alberi. Questo lavoro rappresenta il primo tentativo di ricerca e test di fonti energetiche alternative alla biomassa legnosa e limitarne gli effetti sul dilagante fenomeno della deforestazione Burundi. A seguito di una panoramica socio-culturale del Paese, sono stati effettuati uno studio e previsione dei benefici raggiungibili in un ospedale di un piccolo villaggio sulla collina burundese di Mutoyi gestito dall’ONG italiana Vispe dove hanno luogo i più alti consumi di combustibile legnoso. La ricerca conferma la disponibilità di un elevato potenziale non sfruttato di risorse rinnovabili locali quali l’idroelettrico e sole. L’analisi delle diverse applicazioni tecnologiche di quest’ultime ha permesso di stimare soddisfacenti risparmi del 30% di legna rispetto al consumo nelle comuni stufe utilizzate in Missione. Inoltre l’utilizzo di tecnologie quali pompe di calore, collettori solari o cucine solari auto costruite si rivelato più conveniente della biomassa legnosa. Infine, i confortanti risultati previsti nel luogo preso in esame conferiscono a questo lavoro l’auspicabile prospettiva di essere replicato nelle numerose strutture analoghe diffuse in Burundi per una lotta più attiva e partecipata contro la deforestazione.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/96182