Il presente lavoro di Tesi consiste in un’indagine sperimentale su calcestruzzi per finitrici a casseforme scorrevoli (slip-form) ed ha come obiettivo l’individuazione di parametri guida per la corretta progettazione e messa in opera di conglomerati cementizi. La slip-form, sempre più diffusa per la sua efficienza e convenienza, permette in un solo passaggio la compattazione, l’estrusione e la finitura di lastre in calcestruzzo. Per testare l’effetto sulla stesa di miscele sperimentali di calcestruzzo di diversa composizione è stato realizzato un cassero sperimentale che simula il comportamento di una slip-form. L’analisi sperimentale si è focalizzata principalmente sul ruolo del rapporto acqua/cemento e del quantitativo di additivo superfluidificante nei calcestruzzi estrusi, parametri che sono stati variati per ciascuno degli impasti testati. Il set di prove ha valutato la reologia in laboratorio tramite prove di consistenza su calcestruzzi e malte e prove di viscosità su boiacche, nonché le loro caratteristiche fisico/meccaniche con prove di resistenza a compressione, flessione e misura di modulo elastico. Si è poi proceduto alla realizzazione e alla valutazione di lastre stese con il cassero sperimentale. Le indicazioni sono state fornite dalla correlazione tra i risultati delle prove di laboratorio ed i campi prova. L’analisi dei risultati ha fatto emergere l’importanza della prescrizione di una classe di consistenza al momento del getto per questo tipo di applicazioni. Sono stati poi individuati specifici intervalli ottimali di variazione del valore di viscosità della boiacca e di spandimento della malta. Dal campo prova sul cassero sperimentale si evince che i fattori che influiscono principalmente sulla buona riuscita di una stesa non sono solo il corretto proporzionamento del calcestruzzo, ma anche la sua vibrazione e la perdita di lavorabilità. Le resistenze a compressione delle lastre stese con cassero sperimentale, rispetto ai valori di laboratorio, e la qualità della finitura superficiale forniscono indicazioni sulla vibrazione del calcestruzzo. Il confronto tra le resistenze e i moduli elastici di boiacche, malte e calcestruzzi ha invece messo in evidenza l’influenza degli aggregati e delle loro dimensioni. I risultati mostrati in questa prima fase di studio suggeriscono possibili ulteriori sviluppi di ricerca che possono portare all’individuazione di altri parametri capaci di influenzare il comportamento del calcestruzzo estruso.

Indagine sperimentale sul calcestruzzo per finitrici a casseforme scorrevoli : mix design, reologia e campi prova

BOTTANI, MATTEO;BREVIARIO, MICHELA
2013/2014

Abstract

Il presente lavoro di Tesi consiste in un’indagine sperimentale su calcestruzzi per finitrici a casseforme scorrevoli (slip-form) ed ha come obiettivo l’individuazione di parametri guida per la corretta progettazione e messa in opera di conglomerati cementizi. La slip-form, sempre più diffusa per la sua efficienza e convenienza, permette in un solo passaggio la compattazione, l’estrusione e la finitura di lastre in calcestruzzo. Per testare l’effetto sulla stesa di miscele sperimentali di calcestruzzo di diversa composizione è stato realizzato un cassero sperimentale che simula il comportamento di una slip-form. L’analisi sperimentale si è focalizzata principalmente sul ruolo del rapporto acqua/cemento e del quantitativo di additivo superfluidificante nei calcestruzzi estrusi, parametri che sono stati variati per ciascuno degli impasti testati. Il set di prove ha valutato la reologia in laboratorio tramite prove di consistenza su calcestruzzi e malte e prove di viscosità su boiacche, nonché le loro caratteristiche fisico/meccaniche con prove di resistenza a compressione, flessione e misura di modulo elastico. Si è poi proceduto alla realizzazione e alla valutazione di lastre stese con il cassero sperimentale. Le indicazioni sono state fornite dalla correlazione tra i risultati delle prove di laboratorio ed i campi prova. L’analisi dei risultati ha fatto emergere l’importanza della prescrizione di una classe di consistenza al momento del getto per questo tipo di applicazioni. Sono stati poi individuati specifici intervalli ottimali di variazione del valore di viscosità della boiacca e di spandimento della malta. Dal campo prova sul cassero sperimentale si evince che i fattori che influiscono principalmente sulla buona riuscita di una stesa non sono solo il corretto proporzionamento del calcestruzzo, ma anche la sua vibrazione e la perdita di lavorabilità. Le resistenze a compressione delle lastre stese con cassero sperimentale, rispetto ai valori di laboratorio, e la qualità della finitura superficiale forniscono indicazioni sulla vibrazione del calcestruzzo. Il confronto tra le resistenze e i moduli elastici di boiacche, malte e calcestruzzi ha invece messo in evidenza l’influenza degli aggregati e delle loro dimensioni. I risultati mostrati in questa prima fase di studio suggeriscono possibili ulteriori sviluppi di ricerca che possono portare all’individuazione di altri parametri capaci di influenzare il comportamento del calcestruzzo estruso.
ING I - Scuola di Ingegneria Civile, Ambientale e Territoriale
3-ott-2014
2013/2014
Tesi di laurea Magistrale
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