Elogio dell'ombra. La nuova stazione di San Bernardo a Siviglia

Elogio dell’ombra è un progetto che parla di una città antica, ricca di tradizione e storicamente punto di incontro di diverse culture: Siviglia. Questo progetto racconta uno spaccato di vita sevillano, fatto di spazi aperti, di vita notturna, di siesta e di sport, accompagnati dal caldo, dalla tranquillità dalla giovialità che caratterizzano il pueblo sevillano, il quale dell’ombra fa un elemento essenziale degli spazi pubblici e della vita diurna all’aperto. L’ombra a Siviglia è ciò che permette di fermarsi, di riposare, di godere della città e della compagnia, offre un fresco riparo e un piacevole conforto durante tutto il periodo caldo dell’anno. L’area di progetto è la vecchia stazione di San Bernardo in centro a Siviglia, dismessa nel 1992 in concomitanza con una serie di rinnovamenti urbani compiuti in vista di Expo ‘92, che vedono, tra gli altri, la costruzione della stazione centrale di Santa Justa. Nel 1999, San Bernardo viene destinata a sede temporanea del mercato di Puerta de la Carne, uno dei mercati storici del casco antiguo, il cui edificio necessitava di importanti lavori di consolidamento. Ad oggi però, la situazione non è cambiata, il vecchio edificio è ancora in stato pericolante, e il mercato si trova ancora nella ex stazione di San Bernardo. Il progetto prende lo spunto iniziale da un bando comunale del 2014 che richiedeva la conversione della stazione in sede permanente del mercato e al contempo l’ integrazione di un centro sportivo. Le riflessioni progettuali sono iniziate dalla concezione dello spazio esterno come spazio di aggregazione per costituire una nuova piazza per Siviglia, e da questa sono confluite verso gli spazi interni, facendo riferimento alle differenti suggestioni architettoniche e ai diversi stili che Siviglia porta in sé, e reinterpretandoli in chiave contemporanea, così da far nascere spazi moderni in luoghi antichi. Il progetto si appropria degli spazi interni ed esterni alla stazione, mantenendo e valorizzando il carattere e la dignità del luogo. La prima operazione necessaria è, di fatto, coprire questa grande superficie, creare uno spazio che permetta ai sivigliani di stare e di poter abitare il luogo in qualsiasi condizione e in qualsiasi momento dell’anno; uno spazio che si trasforma in un elogio dell’ombra.