Oggetto di questo progetto di tesi è la creazione di una nuova struttura museale all'interno del sedime di Villa Adriana, che risulti essere una struttura ostensiva atta ad esibire in modo adeguato il notevole patrimonio artistico e rappresentativo della villa. Nello specifico la nuova struttura museale sarà localizzata sull'altura dell'edificio denominato Pretorio, ed interesserà sia la parte superiore dell'edificio, un tempo forse adibita a giardino, sia le strutture sottostanti degli antichi horrea, che verranno resi visitabili a differenti livelli. La logica progettuale che ha dato origine a questo progetto nasce dall’incrocio ortogonale delle direttrici delle sostruzioni del Pretorio prospicienti il fianco orientale del Canopo, con la direzione data dalle strutture che costituiscono gli horrea affacciati verso le palestre delle Grandi Terme. Questa maglia incrociata ha dato origine da un lato a delle tholos ospitanti le opere e dall'altro a dei percorsi per la distribuzione delle stesse. Questi spazi che sono fisicamente indipendenti, sono resi idealmente unitari tramite un pergolato sovrastante che delimita anche il confine ideale di questa superficie e che si inserisce nello spazio naturale piantumato ad ulivi tramite dei prolungamenti della pavimentazione. Il museo è stato organizzato in tre parti,una d’ingresso, una di esposizione composta dalla tholos e la terza di magazzini visitabili. L’accesso è reso possibile grazie ad un ascensore inserito nella parte est del fronte, in modo da non dover intervenire sull’esistente. L’accesso alle scatole è segnato da un lungo corridoio coperto in acciaio sul quale è inciso il nome del museo. Il museo è destinato ad ospitare la collezione statuaria ed iconografica della Villa, ora esposta in parte all’Antiquarium, in parte accumulata nei depositi in attesa di una sistemazione adeguata, e in parte collocata in altri musei. Essa ha un ruolo di primaria importanza nello sviluppo di questo progetto, ed ha un collegamento e una distribuzione ben precisa, correlata con la posizione delle varie scatole e con il contesto con le quali sono collegate. La collezione è stata infatti suddivisa in dodici argomenti, in base ai quali sono stati catalogati i 256 pezzi che la compongono. Ognuna di queste categorie contiene al suo interno pezzi di grande valore, alcuni in ottimo stato, altri meno. Con questo progetto si vuole quindi portare a nuova vita buona parte del patrimonio riguardante la villa ad oggi rinvenuto, dando la possibilità ai visitatori di poterlo osservare in un solo luogo, cioè quello in cui è stato realizzato e ritrovato.

Antiquarium di Villa Adriana

SALVALAI, SILVIA
2009/2010

Abstract

Oggetto di questo progetto di tesi è la creazione di una nuova struttura museale all'interno del sedime di Villa Adriana, che risulti essere una struttura ostensiva atta ad esibire in modo adeguato il notevole patrimonio artistico e rappresentativo della villa. Nello specifico la nuova struttura museale sarà localizzata sull'altura dell'edificio denominato Pretorio, ed interesserà sia la parte superiore dell'edificio, un tempo forse adibita a giardino, sia le strutture sottostanti degli antichi horrea, che verranno resi visitabili a differenti livelli. La logica progettuale che ha dato origine a questo progetto nasce dall’incrocio ortogonale delle direttrici delle sostruzioni del Pretorio prospicienti il fianco orientale del Canopo, con la direzione data dalle strutture che costituiscono gli horrea affacciati verso le palestre delle Grandi Terme. Questa maglia incrociata ha dato origine da un lato a delle tholos ospitanti le opere e dall'altro a dei percorsi per la distribuzione delle stesse. Questi spazi che sono fisicamente indipendenti, sono resi idealmente unitari tramite un pergolato sovrastante che delimita anche il confine ideale di questa superficie e che si inserisce nello spazio naturale piantumato ad ulivi tramite dei prolungamenti della pavimentazione. Il museo è stato organizzato in tre parti,una d’ingresso, una di esposizione composta dalla tholos e la terza di magazzini visitabili. L’accesso è reso possibile grazie ad un ascensore inserito nella parte est del fronte, in modo da non dover intervenire sull’esistente. L’accesso alle scatole è segnato da un lungo corridoio coperto in acciaio sul quale è inciso il nome del museo. Il museo è destinato ad ospitare la collezione statuaria ed iconografica della Villa, ora esposta in parte all’Antiquarium, in parte accumulata nei depositi in attesa di una sistemazione adeguata, e in parte collocata in altri musei. Essa ha un ruolo di primaria importanza nello sviluppo di questo progetto, ed ha un collegamento e una distribuzione ben precisa, correlata con la posizione delle varie scatole e con il contesto con le quali sono collegate. La collezione è stata infatti suddivisa in dodici argomenti, in base ai quali sono stati catalogati i 256 pezzi che la compongono. Ognuna di queste categorie contiene al suo interno pezzi di grande valore, alcuni in ottimo stato, altri meno. Con questo progetto si vuole quindi portare a nuova vita buona parte del patrimonio riguardante la villa ad oggi rinvenuto, dando la possibilità ai visitatori di poterlo osservare in un solo luogo, cioè quello in cui è stato realizzato e ritrovato.
LEONI, FRANCESCO
GENTILINI, CAROLA
DI SANTIS, MICHELE
CONFORTI, PAOLO
OSSOLA, SAMUELE
ARC I - Facolta' di Architettura e Società
21-lug-2010
2009/2010
Tesi di laurea Magistrale
File allegati
File Dimensione Formato  
2010_07_Salvalai_01.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Testo della tesi
Dimensione 9.9 MB
Formato Adobe PDF
9.9 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2010_07_Salvalai_02.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Tavola 1 Inquadramento
Dimensione 5.42 MB
Formato Adobe PDF
5.42 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2010_07_Salvalai_03.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Tavola 2 Planimetria e Sezione 1:200
Dimensione 4.67 MB
Formato Adobe PDF
4.67 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2010_07_Salvalai_04.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Tavola 3 Pianta quota 4,5 m, Prospetto laterale 1:200
Dimensione 4.66 MB
Formato Adobe PDF
4.66 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2010_07_Salvalai_05.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Tavola 4 Pianta quota 1m, Prospetto frontale, 1:200
Dimensione 4.89 MB
Formato Adobe PDF
4.89 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2010_07_Salvalai_06.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Tavola 5 Pianta strutturale 1:300
Dimensione 12.77 MB
Formato Adobe PDF
12.77 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2010_07_Salvalai_07.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Tavola 6 Pianta magazzini, Prospetto frontale 1:100
Dimensione 3.91 MB
Formato Adobe PDF
3.91 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2010_07_Salvalai_08.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Tavola 7 Pianta magazzini visitabili 1:100
Dimensione 2.85 MB
Formato Adobe PDF
2.85 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2010_07_Salvalai_09.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Tavola 8 Sezioni 1:100
Dimensione 4.17 MB
Formato Adobe PDF
4.17 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2010_07_Salvalai_10.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Tavola 9 Collezione
Dimensione 5.05 MB
Formato Adobe PDF
5.05 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2010_07_Salvalai_11.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Tavola 10 Collezione
Dimensione 4.65 MB
Formato Adobe PDF
4.65 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2010_07_Salvalai_12.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Tavola 11 Allestimento 1:20
Dimensione 2.44 MB
Formato Adobe PDF
2.44 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2010_07_Salvalai_13.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Tavola 12 Allestimento 1:20
Dimensione 2.58 MB
Formato Adobe PDF
2.58 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2010_07_Salvalai_14.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Tavola 13 Allestimento 1:20
Dimensione 1.82 MB
Formato Adobe PDF
1.82 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/1422