Riqualificazione energetica ed architettonica della sede del comando provinciale dei Vigili del Fuoco a Sondrio

While composing this thesis, we have tried to conceive a technical solution that would allow us to bi-univocally re-qualify a building characterized by an envelope with poor thermal performance and an unattractive aspect from an energy and architectural point of view. The approach was oriented to the creation of a solution not only suited to the building under analysis, but, in its replicability, to a lot of other buildings. It consists on the creation of a system of panels designed to cover the existing facade. In this way an energy requalification is guaranteed, thanks to the overall increase in the total thickness of the stratigraphy - which implies an improvement in the relative thermal transmittances, combined with an architectural requalification, thanks to the coating applied to the panels which gives a renewed image to the building. A last, not less important, positive element of this solution is the considerable speed necessary for its realization, this because the panels are assembled in the factory and when they arrive at the construction site they just have to be bound to the building. The great speed of realization therefore also guarantees reduced construction costs. According to ISTAT data, in Italy there are 12,187,698 buildings and over 31 million homes. 15% of them were built before 1918 and about 65% were built before the first law that introduced criteria for energy saving (1976). From this picture it is clear that the Italian building heritage is on average quite dated and in need of redevelopment. The intervention proposed in this thesis therefore presents itself as a solution to an important, current and urgent problem. It is a solution inspired by a Dutch project, called Energiesprong, which is spreading throughout Europe and which is paving the way for the future of the world of construction. Embarking on such a path is the basis of a greater common responsibility towards those increasingly obvious and problematic anthropogenic climate changes.

Nel comporre questa tesi abbiamo cercato di concepire una soluzione tecnica che permettesse biunivocamente di riqualificare dal punto di vista energetico ed architettonico un edificio caratterizzato da un involucro dalle scarse prestazioni termiche e dall’aspetto poco interessante. L’approccio è stato orientato alla creazione di una soluzione adatta non solo all’edificio preso in analisi, ma, nella sua replicabilità, a numerose altre costruzioni. Essa consiste nella realizzazione di un sistema di pannelli pensati per andare a ricoprire la facciata esistente. In questo modo si garantisce allo stesso momento una riqualificazione energetica, grazie all’aumento complessivo dello spessore totale delle stratigrafie - a cui consegue un miglioramento delle relative trasmittanze termiche, unita a una riqualificazione architettonica, grazie al rivestimento applicato ai pannelli che dà una rinnovata immagine all’edificio. Un ultimo, non meno importante, elemento positivo di questa soluzione è costituito dalla notevole velocità necessaria alla sua realizzazione, questo perché i pannelli che vanno a costituirla sono assemblati in stabilimento e arrivati in cantiere devono solamente essere vincolati all’edificio. La grande celerità di realizzazione garantisce quindi anche ridotti costi di cantiere. Secondo i dati ISTAT, In Italia sono presenti 12.187.698 edifici e oltre 31 milioni di abitazioni. Il 15% di essi è stato realizzato prima del 1918 e circa il 65% è stato costruito precedentemente alla prima legge che introduceva criteri per il risparmio energetico (1976). Da questo quadro si evince che il patrimonio edilizio italiano è mediamente piuttosto datato e bisognoso di interventi di riqualificazione. L’intervento proposto in questa tesi si pone dunque come soluzione ad un problema importante, attuale e urgente. Si tratta di una soluzione ispirata a un progetto olandese, Energiesprong, che sta prendendo piede in tutta Europa e che sta tracciando la strada per il futuro dell’edilizia europea e mondiale. Intraprendere un simile percorso è la base per una maggiore responsabilità comune nei confronti di quei cambiamenti climatici di origine antropica sempre più evidenti e problematici.