L'ampliamento della Camera dei Deputati. Una corte per l'incontro tra pubblico e privato

The project for the extension of Palazzo Montecitorio is located in the historic centre of Rome. It was created in response to a competition held in 1967 for new offices for the Chamber of Deputies. Today, a modern reinterpretation of the competition announcement has revealed the need for offices, but also spaces for the community. The mixture of public and private functions sets the goal of finding a meeting point between the political and civic figure. Following an urban planning study, it has emerged the predominance of the courtyard building type in the historic centre, which is why it was decided to investigate this system. The review of the type led to the determination of an open courtyard, which parts are intended to symbolically allow the union of the public and private spheres into a central space. The courtyard, on one side faces the typical urban chaos, on the other side creates an internal protected space where a cylindrical volume takes place. This one is intended to be a discovery for those who enter the courtyard from Parliament Square through the large portal. The project's compositional and architectural choices are integrated with the structural, plant engineering, technological and material disciplines.

Il progetto per l’ampliamento di Palazzo Montecitorio si colloca nel centro storico di Roma. Nasce come risposta al concorso indetto nel 1967, che prevedeva nuovi uffici per la Camera dei Deputati. Oggi, una rilettura in chiave moderna del bando, ha fatto sì emergere la necessità di collocare degli uffici, ma anche spazi destinati alla collettività. La commistione di funzioni pubbliche e private pone l’obiettivo di trovare un punto d’incontro tra la figura politica e cittadina. A seguito di uno studio urbanistico, è emersa la predominanza nel centro storico della tipologia edilizia a corte; motivo per il quale si è deciso di approfondire questo impianto. La rielaborazione del tipo ha portato alla determinazione di una corte aperta, le cui parti, vogliono simbolicamente permettere l’unione della sfera pubblica con quella privata all’interno di uno spazio centrale. La corte, che da un lato si confronta con il caos tipicamente urbano, dall’altro crea internamente uno spazio protetto dove si colloca un volume cilindrico. Quest’ultimo vuole essere una scoperta per colui che, da piazza del Parlamento, attraversando il grande portale, si introduce all’interno della corte. Le scelte compositive e architettoniche del progetto si integrano alle discipline strutturali, impiantistiche, tecnologiche e materiche.