L’obiettivo del lavoro è la redazione di un progetto per un Centro Studi sul Paesaggio che instauri con il luogo un sistema di relazioni, tra l’edificato esistente e il sistema dei parchi presenti. Le finalità generali del Centro Studi sono: la promozione della tutela del paesaggio; lo studio e la documentazione dei diversi tipi e delle componenti del paesaggio della Pianura Padana e la diffusione della conoscenza del paesaggio presso il pubblico, le scuole, le università, gli enti pubblici e privati. Il Centro Studi del Paesaggio sviluppa quindi studi e attività diversificate in relazione alle varie componenti del paesaggio: aspetti storici e morfologici, tutela, trasformazione del paesaggio e valorizzazione. Il progetto nasce dallo studio del rapporto tra architettura e territorio attraverso l’indagine del paesaggio contemporaneo della pianura padana, evidenziando le sue caratteristiche peculiari: le rogge, i fontanili, l’intervento antropico visibile nella maglia dei campi agricoli e nella costruzione delle cascine. L’intervento si colloca nell’area agricola a ridosso della via Novara, nel quartiere di Quinto Romano, lungo il margine ovest della città di Milano, in una realtà di stretto rapporto con la campagna. L’area oggetto di studio è situata all’interno del territorio interessato dal progetto preliminare della Via d’Acqua per l’Expo 2015, inoltre risulta essere il cardine del sistema parchi che comprende il Parco delle Cave, il Bosco in Città ed il Parco di Trenno. Ogni parco è caratterizzato dalla presenza di una cascina storica, la cascina Bellaria nel Parco di Trenno, la cascina Caldera nel Parco delle Cave e la cascina San Romano che gestisce, già da alcuni da anni, il Bosco in Città. Nell’ipotesi d’intervento, ogni cascina diventerà punto di accesso ai parchi e elemento rappresentativo dell’identità storica di ognuno. Elemento critico dell’area è la presenza della via Novara, strada ad alto scorrimento, che rende problematico il collegamento dei tre parchi tra loro e con l’area di progetto, nella quale si colloca il Centro Studi sul Paesaggio. Si è scelto di collocare l’edificio ad ovest dell’area di progetto, in stretta relazione con i percorsi storici preesistenti, che si intende valorizzare poiché punti principali di accesso e attraversamento dell’area. L’intero intervento nasce dallo studio della maglia agricola presente in relazione alle rogge e ai fontanili che caratterizzano l’area, ma anche alle evoluzioni storiche e alle nuove giaciture determinate dall’innesto della viabilità e del deviatore di scolo del fiume Olona. Attualemente lo spazio agricolo che caratterizza l’intera area è considerato semplicemente un terreno libero esterno alla città; con l’intervento si vuole rivalorizzare l’area conferendo cosi un nuovo carattere di centralità all’intero territorio. All’ interno del progetto trovano spazio uffici, laboratori, aule per la didattica, un auditorium, una biblioteca, uno spazio espositivo, un punto ristoro, l’alloggio del custode, due punti informazioni, un punto vendita di prodotti agricoli a km zero, un edificio a torre con punto di osservazione sul parco ed un bike-sharing ( punto di noleggio biciclette). Attorno al Centro Studi sul Paesaggio, è prevista la realizzazione di un nuovo parco di cerniera tra i tre parchi esistenti, in cui si scelto di inserire un campionario delle specie vegetali presenti del paesaggio tipico lombardo a fini didattico-dimostrativi. E’ stato condotto uno studio approfondito sulle scelte dei materiali da utilizzare per raggiungere le prestazioni ottimali, seguendo la normativa vigente, e valutando la sostenibilità di ogni singolo componente e dell’intero intervento. Al fine di realizzare una corretta valutazione della sostenibilità ambientale è stato necessario effettuare una stima delle quantità effettive di materiali impiegati, successivamente si è scelto di sviluppare l’analisi mediante la valutazione Life Cycle Assessment, attraverso l’individuazione degli indicatori di energia incorporata e di CO2 inglobata. Infine considerando la sostenibilità un carattere strategico fondamentale dell’architettura odierna, sia per gli aspetti paesaggistici, sociali che per quelli tecnologici per la trasformazione dello spazio, sia per quelli di carattere economico si è scelto di elaborare un calcolo del costo di costruzione estimativo dell’intervento ed un’analisi costi-ricavi. E’ quindi fondamentale attribuire agli spazi che disegnamo, oltre che una connotazione di carattere tipologica-funzionale, un’identità estetica che renda i luoghi riconoscibili, occore progettare ambienti che siano si compatibili dal punto di vista dei materiali locali, delle tecniche costruttive, dell’efficienza energetica in rapporto ad un uso adeguato delle risorse , ma che li renda ospitali come luoghi dello stare e non solo come spazi da attraversare, L’architettura quindi, determinata dai caratteri specifici del territorio, modifica il paesaggio e con esso interagisce, diventando componente costitutiva e connotativa del luogo.
Nuovi spazi di relazione tra i parchi delle Cave, di Trenno e del Bosco in Città. Centro studi sul paesaggio come luogo d’accesso al sistema dei parchi
MAGLIO, SANDRA;PEREGO, GIORGIO
2010/2011
Abstract
L’obiettivo del lavoro è la redazione di un progetto per un Centro Studi sul Paesaggio che instauri con il luogo un sistema di relazioni, tra l’edificato esistente e il sistema dei parchi presenti. Le finalità generali del Centro Studi sono: la promozione della tutela del paesaggio; lo studio e la documentazione dei diversi tipi e delle componenti del paesaggio della Pianura Padana e la diffusione della conoscenza del paesaggio presso il pubblico, le scuole, le università, gli enti pubblici e privati. Il Centro Studi del Paesaggio sviluppa quindi studi e attività diversificate in relazione alle varie componenti del paesaggio: aspetti storici e morfologici, tutela, trasformazione del paesaggio e valorizzazione. Il progetto nasce dallo studio del rapporto tra architettura e territorio attraverso l’indagine del paesaggio contemporaneo della pianura padana, evidenziando le sue caratteristiche peculiari: le rogge, i fontanili, l’intervento antropico visibile nella maglia dei campi agricoli e nella costruzione delle cascine. L’intervento si colloca nell’area agricola a ridosso della via Novara, nel quartiere di Quinto Romano, lungo il margine ovest della città di Milano, in una realtà di stretto rapporto con la campagna. L’area oggetto di studio è situata all’interno del territorio interessato dal progetto preliminare della Via d’Acqua per l’Expo 2015, inoltre risulta essere il cardine del sistema parchi che comprende il Parco delle Cave, il Bosco in Città ed il Parco di Trenno. Ogni parco è caratterizzato dalla presenza di una cascina storica, la cascina Bellaria nel Parco di Trenno, la cascina Caldera nel Parco delle Cave e la cascina San Romano che gestisce, già da alcuni da anni, il Bosco in Città. Nell’ipotesi d’intervento, ogni cascina diventerà punto di accesso ai parchi e elemento rappresentativo dell’identità storica di ognuno. Elemento critico dell’area è la presenza della via Novara, strada ad alto scorrimento, che rende problematico il collegamento dei tre parchi tra loro e con l’area di progetto, nella quale si colloca il Centro Studi sul Paesaggio. Si è scelto di collocare l’edificio ad ovest dell’area di progetto, in stretta relazione con i percorsi storici preesistenti, che si intende valorizzare poiché punti principali di accesso e attraversamento dell’area. L’intero intervento nasce dallo studio della maglia agricola presente in relazione alle rogge e ai fontanili che caratterizzano l’area, ma anche alle evoluzioni storiche e alle nuove giaciture determinate dall’innesto della viabilità e del deviatore di scolo del fiume Olona. Attualemente lo spazio agricolo che caratterizza l’intera area è considerato semplicemente un terreno libero esterno alla città; con l’intervento si vuole rivalorizzare l’area conferendo cosi un nuovo carattere di centralità all’intero territorio. All’ interno del progetto trovano spazio uffici, laboratori, aule per la didattica, un auditorium, una biblioteca, uno spazio espositivo, un punto ristoro, l’alloggio del custode, due punti informazioni, un punto vendita di prodotti agricoli a km zero, un edificio a torre con punto di osservazione sul parco ed un bike-sharing ( punto di noleggio biciclette). Attorno al Centro Studi sul Paesaggio, è prevista la realizzazione di un nuovo parco di cerniera tra i tre parchi esistenti, in cui si scelto di inserire un campionario delle specie vegetali presenti del paesaggio tipico lombardo a fini didattico-dimostrativi. E’ stato condotto uno studio approfondito sulle scelte dei materiali da utilizzare per raggiungere le prestazioni ottimali, seguendo la normativa vigente, e valutando la sostenibilità di ogni singolo componente e dell’intero intervento. Al fine di realizzare una corretta valutazione della sostenibilità ambientale è stato necessario effettuare una stima delle quantità effettive di materiali impiegati, successivamente si è scelto di sviluppare l’analisi mediante la valutazione Life Cycle Assessment, attraverso l’individuazione degli indicatori di energia incorporata e di CO2 inglobata. Infine considerando la sostenibilità un carattere strategico fondamentale dell’architettura odierna, sia per gli aspetti paesaggistici, sociali che per quelli tecnologici per la trasformazione dello spazio, sia per quelli di carattere economico si è scelto di elaborare un calcolo del costo di costruzione estimativo dell’intervento ed un’analisi costi-ricavi. E’ quindi fondamentale attribuire agli spazi che disegnamo, oltre che una connotazione di carattere tipologica-funzionale, un’identità estetica che renda i luoghi riconoscibili, occore progettare ambienti che siano si compatibili dal punto di vista dei materiali locali, delle tecniche costruttive, dell’efficienza energetica in rapporto ad un uso adeguato delle risorse , ma che li renda ospitali come luoghi dello stare e non solo come spazi da attraversare, L’architettura quindi, determinata dai caratteri specifici del territorio, modifica il paesaggio e con esso interagisce, diventando componente costitutiva e connotativa del luogo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/20288