Metamorphosis

The idea of preservation and transformation has evolved from buildings of prime importance to buildings of local importance since the beginning of the late 19th century. In accordance with this idea, the thesis follows the transformation proposal for building ED-22080 located in the veterinarian block of the UNIMI campus, which has been recognized as a landscape and cultural heritage since 2004. This block belongs to the cluster of technical universities developed including Politecnico di Milano and the Agraria block under the Citta Studi plan, which was established at the beginning of the last century. The project focuses on the preservation and transformation of building ED -22080 into the APICE center and exhibition hall. Lately, the building has been used as a veterinary school and consists of offices, medical rooms, a lecture hall, and animal stables. The transformation has been done by adding another floor to the already existing roof, which has been used for the exhibition hall, whereas the APICE is developed through the internal transformation of the building. Historically, the building was composed of two separate building masses connected via a semi-open passage, later in 1958 the addition of the central mass unifies the two masses into one. This transformed the image of the building, as well as increased the complexity due to the difference in construction techniques and the alignment of the spaces. This transformation also led to a disrupted hierarchy of the spaces. Apart from this, certain small interventions have been undertaken to make the building compliant with the new energy norms. These small interventions and repair works are visible on the façade. The incompatibility of these interventions has led to the reduced aesthetic quality of the building façade. The addition to the existing structure has been developed as a light structure both in terms of visual effect and structural loads since it is located in a picturesque campus and has a delicate balance of solid masses and empty space. This visual and structural lightness has been conceived by using wood as the main structural material. An internal transformation has been proposed to transform the existing into the APICE, with the main focus on improving the hierarchy of spaces. The design language of the proposal has been inspired by the Milanese contemporary style, providing continuity to the present architectural language. This is an attempt to provide a new identity to the campus both in terms of function and architecture.

L’idea di conservazione e trasformazione si è evoluta da edifici di primaria importanza a edifici di importanza locale dall’inizio della fine del XIX secolo. Coerentemente con questa idea, la tesi segue la proposta di trasformazione dell’edificio ED-22080 situato nel blocco veterinario del campus UNIMI, riconosciuto come bene paesaggistico e culturale dal 2004. Questo blocco appartiene al cluster di università tecniche sviluppate comprendente il Politecnico di Milano e l’isolato Agraria del piano Città Studi, istituito all’inizio del secolo scorso. Il progetto si concentra sulla conservazione e trasformazione dell’edificio ED -22080 nel centro APICE e nella sala espositiva. Ultimamente l’edificio è stato adibito a scuola veterinaria ed è composto da uffici, sale mediche, un’aula magna e stalle per animali. La trasformazione è avvenuta aggiungendo un altro piano alla copertura già esistente, che è stata utilizzata per la sala espositiva, mentre l’APICE si sviluppa attraverso la trasformazione interna dell’edificio. Storicamente l’edificio era composto da due distinti corpi edilizi collegati tramite un passaggio semiaperto, successivamente nel 1958 l’aggiunta del corpo centrale unifica i due corpi in uno solo. Ciò ha trasformato l’immagine dell’edificio, oltre ad aumentarne la complessità dovuta alla differenza delle tecniche costruttive e all’allineamento degli spazi. Questa trasformazione ha portato anche a una gerarchia sconvolta degli spazi. Oltre a questo sono stati intrapresi alcuni piccoli interventi per adeguare l’edificio alle nuove normative energetiche. Questi piccoli interventi e riparazioni sono visibili sulla facciata. L’incompatibilità di questi interventi ha portato alla ridotta qualità estetica della facciata dell’edificio. L’aggiunta alla struttura esistente è stata sviluppata come una struttura leggera sia in termini di effetto visivo che di carichi strutturali poiché si trova in un campus pittoresco e presenta un delicato equilibrio di pieni e spazio vuoto. Questa leggerezza visiva e strutturale è stata concepita utilizzando il legno come principale materiale strutturale. È stata proposta una trasformazione interna per trasformare l’esistente in APICE, con l’obiettivo principale di migliorare la gerarchia degli spazi. Il linguaggio progettuale della proposta è stato ispirato dallo stile contemporaneo milanese, fornendo continuità al linguaggio architettonico attuale. Questo è un tentativo di fornire una nuova identità al campus sia in termini di funzionalità che di architettura.