Il restauro della chiesa e ospitale di Santa Maria delle Misericordia in Correggio. Analisi dello stato di fatto e ipotesi di consolidamento strutturale

Attiva fin dal 1316, la confraternita di Santa Maria della Misericordia è certamente il più antico sodalizio laicale correggese: la sua erezione è da collegarsi al movimento dei “flagellanti” che si diffuse in tutta Europa a seguito delle grandi pestilenze del Basso Medioevo, il sodalizio raccoglieva fra le sue fila aristocratici, notabili, artigiani e gente umile, tutti profondamente mossi da una mistica tensione per la salvezza della propria anima, concretizzata nella preghiera di suffragio e nelle opere di misericordia, quali il conforto ai condannati “a morte”, il soccorso degli indigenti e il sostentamento dell’infanzia abbandonata. Sul finire del Trecento la città fu cinta da nuove mura che inglobarono il quartiere di Borgovecchio, sede dell’ospitale. Cuore della vita economica correggese, il borgo era abitato da artigiani, conciatori di pelli, piccoli mercanti, vinai e osti. Grazie alla sua posizione baricentrica e alla vicinanza con l’antica porta di Santa Maria, l’ospitale divenne il principale polo di aggregazione del borgo trasformando la chiesa di Santa Maria della Misericordia da oratorio confraternale a chiesa di quartiere. In seguito alla soppressione del 1782, il sodalizio rinacque nel 1795 sotto il nome di Pia Unione dei Devoti di Santa Maria della Misericordia, recuperando parte degli antichi arredi liturgici e restaurando l’antica sede confraternale nelle forme in cui ci è giunta. L'unità strutturale, non è univocamente identificabile, a causa della notevole articolazione del complesso edilizio, delle differenti tipologie che si riconoscono (chiesa, sagrestia, ospitale, cortile interno, magazzini, ect.) e delle varie fasi costruttive che si sono succedute nel corso di sette secoli di storia. L'edificio si presenta come un insieme di volumi edilizi, dai profili non molto netti, addossati al corpo principale della chiesa. L’attenta analisi degli ambienti ha evidenziato come l’edificio sia stato oggetto di grave danno da parte dei recenti sismi (1996-2000-2008), tanto da determinare il collasso di una porzione consistente della volta della camera delle Congregazioni e il lesionamento degli altri vani e dei loggiati. Per questo è necessario intervenire sviluppando un progetto di restauro organico che preveda il miglioramento sismico coinvolgendo tutti i livelli del complesso edilizio, anche a parziale correzione degli errori commessi nel recente passato sul vano chiesa, con una copertura incongrua che ha determinato un eccessiva rigidezza di questa porzione di fabbricato rispetto alle altre. Il presente elaborato si pone come obbiettivo quello di stabilire un primo step nella complessa elaborazione del progetto di restauro, ricostruendo la storia dell’edificio attingendo direttamente dai documenti d’archivio, analizzando lo stato di fatto ed il degrado della struttura mediante un dettagliato rilievo architettonico (bidimensionale e tridimensionale) e predisponendo un ipotesi di consolidamento strutturale, utile al successivo lavoro di consolidamento.