Progetto di un'azienda vinicola e museo del vino in Franciacorta

La tesi di laurea è nata dalla volontà di recuperare un edificio preesistente in avanzato stato di degrado ma dotato di grande fascino e storico punto di riferimento degli abitanti del paese e di tutta la zona. La “Santissima” di Gussago si colloca sul colle Barbisone, dall’alto del quale domina l’area; tale posizione prestigiosa ha sempre fatto attribuire al manufatto un importante ruolo culturale e paesistico. Il progetto proposto vuole dare nuova vita all’edificio esistente attraverso una funzione strettamente legata alla tradizione e al territorio: l’idea scaturita dalla caratteristiche del complesso e del contesto della Franciacorta è stata realizzare un centro enologico. E’ stato ritenuto indispensabile affiancare all’esistente una nuova costruzione, in grado di contenere gli spazi produttivi, integrata in maniera singolare con essa e con il contesto naturale: si è quindi deciso di “ricostruire le mura” dell’architettura assimilabile alla tipologia castellana, attraverso un complesso quasi completamente interrato che mostra solamente il perimetro, che riprende le forme forti e squadrate degli antichi bastioni e che allo stesso tempo si integra nel paesaggio come curve di livello. La “Santissima” è stata adibita ad ambiente di rappresentanza, con funzioni espositive, di ristorazione, accoglienza e resort. Al livello superiore della nuova costruzione si trova invece il museo del vino, che si sviluppa come un viaggio; il percorso è studiato in modo da mettere a confronto i processi di produzione del vino contemporanei con quelli dell’antichità. Questo è permesso dalla sovrapposizione di due percorsi paralleli: il piano superiore dove si trovano gli spazi esposizioni e dove si raccontata la storia del prodotto ed il piano inferiore dove sono collocati gli spazi produttivi di una cantina attiva contemporanea, che sono resi visibili da doppie altezze e accessibili attraverso rampe e scale, diventando essi stessi parte del museo.