Rice up. Thang long food and energy urban farm. Design of a sustainable building in Hanoi, towards Expo 2015

The thesis work presented in this paper starts from participation in the XVI edition of the Premio Compasso Volante, “Thang Long urban farm food and energy: design of a sustainable building in Hanoi, toward EXPO Milano 2015”, which combined the planning contributio of students coming from various European and Asian universities. The notice of competition established to design a space where culture and the food could be mixed, promoted and developed, attracting visitors of all ages. The theme will focus on the Vietnamese civilization of Rice and its typical characteristics related to farm life and production in the Vietnamese countryside. The topic will focus on the Vietnamese culture of rice and his typical features related to agricultural life and to the production in the vietnamese countryside, the respect of the strong contrast that conpares the little reality oh Phu Do with the huge and cahotic one of Hnaoi, the desire to preserve the socio-cultural aspects that characterize this place in order to make the growth possible and spreading the knowledge, the desire to to enhance the secular traditions in Vietnam in a innovative way, denote the guidelines of this complex design process. Giving a chance for a reinterpretation of traditional and local forms, such as Tube Houses in Hanoi, or the ancient wooden structures, the buildings are divided into two main blocks: the Urban Farm and the market. The main theme will be the big coverage, composed by a multitude of “Tan”, pieces of an ancient oriental game: the Tangram. This sheld will take considerable dimensions, becoming the heart of the project, shaping a strong architectural and energetic value. The paths, squares and platforms under it, have all the same importance of full with the purpose of accomplish the real needs of the locals as well as visitors. A Part of the land is finally dedicated to rice fields and urban gardens, so that they are ontegrated in the project design. The structure of the coverage will be defined by the use of local wood, teak, looking back at the ancient techniques used for the construction of temples and sacred buildings in Vietnam, but also with an attention for the innovative use of it. The structures of the buildings will instead consist of low cost materials such reuse the pallets and straw. The spirit of the project so promotes a realization that, stardet from the insights offered by the green building, would be careful of the energy efficiency and sustainability through the use of local materials, drawing on traditional techniques integrated with innovative and sustainable ideas, defining architecture technologically advanced but always on a human scale.

Il lavoro di tesi presentato in questo elaborato nasce dalla partecipazione alla XVI edizione del Premio Compasso Volante, “Thang long food and energy urban farm: design of a sustainable building in Hanoi, toward EXPO Milano 2015”, che ha unito i contributi progettuali di studenti provenienti da varie università europee ed asiatiche. Il bando di concorso prevedeva la progettazione di uno spazio dove la cultura e il cibo possano essere mixati, promossi e sviluppati, attraendo visitatori di tutte le età. Il tema si focalizzerà sulla civiltà vietnamita del Riso e le sue caratteristiche legate alla vita agricola e alla produzione nelle campagne vietnamite. Il rispetto del forte contrasto tra la piccola realtà di Phu Do con quella immensa e caotica di Hanoi, la volontà di preservare gli aspetti socioculturali che caratterizzano questo luogo favorendone la crescita e divulgandone la conoscenza, la volontà di esaltare le secolari tradizioni vietnamite in modo innovativo, rappresentano le linee guida di questo complesso iter progettuale. Offrendo una rilettura delle forme tradizionali e locali, come le Tube Houses di Hanoi, o le antiche strutture lignee vietnamite, gli edifici si suddividono in due grandi blocchi: la Urban Farm ed il mercato. Il filo conduttore sarà allora la grande copertura, costituita da una moltitudine di “Tan”, pezzi di un antico gioco orientale: il Tangram. Tale schermatura assumerà quindi dimensioni considerevoli, divenendo il cuore del progetto, determinando una forte valenza architettonica ed energetica. Sotto di essa i percorsi, le piazze e le piattaforme assumono la medesima importanza dei pieni con l’obiettivo di servire le reali esigenze degli abitanti del luogo, oltre che dei visitatori. Parte del lotto è infine dedicata alle risaie ed orti urbani, in modo che si integrino nel disegno del progetto, divenendone parte integrante. La struttura della copertura sarà definita dall’uso del legno locale, il teak, guardando sia alle antiche tecniche usate per la costruzione dei templi e degli edifici sacri vietnamiti sia ad un uso innovativo di questo. Le strutture degli edifici saranno invece costituite da materiali di riuso a basso costo quali i pallet e la paglia. Lo spirito del progetto promuove quindi una realizzazione che, a partire dagli spunti offerti dalla bioedilizia, risulti attenta all’efficienza energetica ed alla sostenibilità attraverso l’utilizzo di materiali locali, attingendo dalle tecniche tradizionali unitamente a spunti innovativi e sostenibili definendo un’architettura tecnologicamente innovativa ma sempre a misura d’uomo.