A new scene for Bologna, intended as a space for action and relationship between people and things. In a historical moment in which the values of sociality and sharing are being rediscovered, the thesis proposes to imagine a place that is representative of Bologna's collective identity and that at the same time can reactivate a space that is as important historically as it is forgotten by the contemporary world: the Montagnola, a hill of rubble that emerged from the centuries-long clashes between popular forces and papal authority, which became the city's first public park. Here the project is grafted as an extension to the Cineteca di Bologna, Europe's leading cultural institution for film restoration, which promotes the knowledge and preservation of cinema and the city's memory. Cinema thus becomes an expedient through which to reconstruct sociality and above all memory, a space in which moving images, words and bodies converge. The choice of the theme is based not only on the concrete necessity of the Cineteca to enclose its vast archives and restoration activities in a single, versatile and visitable system, but also on the history of the place itself. In fact, the hill rises in an area that has always been the object of massive transformations and where the main urban interventions between the 19th and 20th centuries took place: it is not by chance that the first film distribution companies and the main cinemas and theaters of the last century were located here. A project that, through a position that is not so much radical in its forms as in its choices of urban grafting, offers itself as a possibility for the future of cinema and marginal areas maintaining that essential relationship of continuity with the history of the place.

Una nuova scena per Bologna, intesa come spazio d’azione e relazione tra personaggi e cose. In un momento storico in cui i valori della socialità e della condivisione si stanno riscoprendo, la tesi si propone di immaginare un luogo che sia rappresentativo dell’identità collettiva bolognese e che al contempo possa riattivare uno spazio tanto importante storicamente quanto dimenticato dalla contemporaneità: la Montagnola, una collina di macerie emersa dagli scontri secolari tra le forze popolari e l’autorità papale, divenuta il primo parco pubblico della città. Qui il progetto si innesta come ampliamento per la Cineteca di Bologna, istituzione culturale prima in Europa per il restauro cinematografico, che promuove la conoscenza e la conservazione del cinema e della memoria cittadina. Il cinema diventa così l’espediente attraverso cui ricostruire la socialità e soprattutto la memoria, uno spazio in cui far convergere immagini in movimento, parole e corpi. La scelta del tema trova le proprie ragioni non solo nella necessità concreta della Cineteca di racchiudere il suo ampio archivio e l’attività di restauro in un unico sistema versatile e visitabile, ma anche nella storia stessa del luogo. La collina si erige infatti in un’area da sempre oggetto di massicce trasformazioni e in cui si realizzano i principali interventi urbanistici tra Otto e Novecento: non a caso, è qui che si collocano le prime ditte di distribuzione cinematografica e i principali cinema e teatri del secolo scorso. Un progetto che, attraverso una posizione non tanto radicale nelle forme quanto nelle scelte di innesto urbano, si offre come possibilità per il futuro del cinema e delle aree marginali mantenendo quell’imprescindibile rapporto di continuità con la storia del luogo.

La Montagnola ritrovata. Progetto di ampliamento per la cineteca di Bologna nel parco della Montagnola

Azzini, Giulia
2020/2021

Abstract

A new scene for Bologna, intended as a space for action and relationship between people and things. In a historical moment in which the values of sociality and sharing are being rediscovered, the thesis proposes to imagine a place that is representative of Bologna's collective identity and that at the same time can reactivate a space that is as important historically as it is forgotten by the contemporary world: the Montagnola, a hill of rubble that emerged from the centuries-long clashes between popular forces and papal authority, which became the city's first public park. Here the project is grafted as an extension to the Cineteca di Bologna, Europe's leading cultural institution for film restoration, which promotes the knowledge and preservation of cinema and the city's memory. Cinema thus becomes an expedient through which to reconstruct sociality and above all memory, a space in which moving images, words and bodies converge. The choice of the theme is based not only on the concrete necessity of the Cineteca to enclose its vast archives and restoration activities in a single, versatile and visitable system, but also on the history of the place itself. In fact, the hill rises in an area that has always been the object of massive transformations and where the main urban interventions between the 19th and 20th centuries took place: it is not by chance that the first film distribution companies and the main cinemas and theaters of the last century were located here. A project that, through a position that is not so much radical in its forms as in its choices of urban grafting, offers itself as a possibility for the future of cinema and marginal areas maintaining that essential relationship of continuity with the history of the place.
TINAZZI, CLAUDIA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
28-apr-2022
2020/2021
Una nuova scena per Bologna, intesa come spazio d’azione e relazione tra personaggi e cose. In un momento storico in cui i valori della socialità e della condivisione si stanno riscoprendo, la tesi si propone di immaginare un luogo che sia rappresentativo dell’identità collettiva bolognese e che al contempo possa riattivare uno spazio tanto importante storicamente quanto dimenticato dalla contemporaneità: la Montagnola, una collina di macerie emersa dagli scontri secolari tra le forze popolari e l’autorità papale, divenuta il primo parco pubblico della città. Qui il progetto si innesta come ampliamento per la Cineteca di Bologna, istituzione culturale prima in Europa per il restauro cinematografico, che promuove la conoscenza e la conservazione del cinema e della memoria cittadina. Il cinema diventa così l’espediente attraverso cui ricostruire la socialità e soprattutto la memoria, uno spazio in cui far convergere immagini in movimento, parole e corpi. La scelta del tema trova le proprie ragioni non solo nella necessità concreta della Cineteca di racchiudere il suo ampio archivio e l’attività di restauro in un unico sistema versatile e visitabile, ma anche nella storia stessa del luogo. La collina si erige infatti in un’area da sempre oggetto di massicce trasformazioni e in cui si realizzano i principali interventi urbanistici tra Otto e Novecento: non a caso, è qui che si collocano le prime ditte di distribuzione cinematografica e i principali cinema e teatri del secolo scorso. Un progetto che, attraverso una posizione non tanto radicale nelle forme quanto nelle scelte di innesto urbano, si offre come possibilità per il futuro del cinema e delle aree marginali mantenendo quell’imprescindibile rapporto di continuità con la storia del luogo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/187395