Sezioni in sequenza. Nuovi spazi abitati lungo la traccia dell'Unter den Linden a Berlino

L’area di intervento è situata nella porzione occidentale di Berlino, un’area costellata di eventi architettonici incoerenti, costretti tra infrastrutture e l’impianto dello Stadio Olimpico, costruito per i giochi del 1938, in cui traspare tutta la retorica architettonica del regime nazionalsocialista. Si tratta di un’area particolarmente irrisolta, un “retro” mai progettato che ha forti potenzialità: la stretta relazione, sia col fiume Spree e il suo sistema paesaggistico, sia con la città consolidata, permette e richiede al progetto di agire multiscalarmente. Il progetto si propone, quindi, come un elemento notevole di quella che è una sequenza di eventi che organizzano, misurano e strutturano il rapporto tra il centro della città e il territorio ad ovest di questa. E Il suolo è l’intervallo ritrovato in cui rendere esplicito e dialettico il rapporto tra città e territorio e, mediante la sua incisione, diventa il mezzo con il quale, attraverso una sorta di “scrittura” (scribere in latino significa incidere), palesare la stratificazioni di relazioni che il progetto legge e struttura. L’obiettivo finale di questa esperienza progettuale è quindi quello di indagare le potenzialità e le opportunità che sono offerte dalla lettura e dallo sviluppo progettuale dei ritmi e delle misure della città, nel tentativo di costruire architetture e luoghi che si propongono come “laboratori” in cui le complessità del luogo e della città vengono fatte “reagire”, attraverso la pratica millenaria e primigenia del misurare.