Il MusiCube, costruito all’interno dell’ex Cinema Maestoso, nasce dall’intenzione di integrare attività legate al tema della musica. Il nuovo edificio prende avvio dall’esistente, mantenendo le mura strutturali e, in alcuni casi, evocando gli spazi preesistenti. La struttura interna è spesso lasciata a vista, in quanto considerata fondamentale l’espressività dei dettagli. Su Corso Lodi e Viale Umbria, l’immagine del MusiCube si compone di un unico corpo, intonacato, scandito da tre ingressi che ne determinano la divisione interna. Partendo da Porta Romana e percorrendo viale Lodi, il primo ingresso che si incontra è quello che conduce alla zona all’interno della quale si inseriscono le attività svolte maggiormente durante il giorno; uffici amministrativi, aule dedicate all’apprendimento e all’istruzione. L’ingresso che segue è enfatizzato da un corpo vetrato che si accosta a quello longitudinale, permettendo un affaccio diretto sull’atrio. Il terzo ingresso conduce ad un corpo che precede quello longitudinale e, a differenza degli altri due, si sporge su Viale Umbria. Allo spazio allungato della pianta si accostano tre elementi di dimensioni ridotte e più compatte. Il primo, aggettante verso lo spazio esterno e sollevato di 1,70 metri da terra, accoglie al suo interno gli spazi dedicati all’amministrazione e all’insegnamento. Il secondo corpo, di differente altezza e materiale rispetto al primo, conduce all’auditorium e alla mediatica. L’ultimo elemento mantiene la sua funzione precedente ospitando lo spazio riservato al bar. Alla struttura esistente si accostano poi due corpi dalla forma regolare, i quali, non solo modificano la pianta dell’edificio, ma concorrono a caratterizzarne il prospetto sul retro. La disposizione all’interno della struttura ha tenuto conto di molteplici fattori come la luce, i collegamenti e le funzioni. Dettagli acustici, strutturali ed estetici concorrono nella realizzazione del progetto. Si tiene conto di ogni parte, nulla viene tralasciato. L’arredo, i materiali, le pavimentazioni e le differenti quote vengono prese sempre in considerazione, questo perché ritenuti elementi necessari per la completezza dell’edificio. L’intervento non si limita alla sistemazione interna dell’edificio, la quale in alcuni casi rievoca volutamente gli spazi del Cinema, ma prevede una sistemazione dell’intorno, con l’intento di poter integrare la struttura con il contesto che lo circonda.
MusiCube. Un modo completo di vivere la musica a Milano
GRATTERI, DAVIDE;MANDAGLIO, CLELIA;VERONESI BRUNNER, RICCARDO
2013/2014
Abstract
Il MusiCube, costruito all’interno dell’ex Cinema Maestoso, nasce dall’intenzione di integrare attività legate al tema della musica. Il nuovo edificio prende avvio dall’esistente, mantenendo le mura strutturali e, in alcuni casi, evocando gli spazi preesistenti. La struttura interna è spesso lasciata a vista, in quanto considerata fondamentale l’espressività dei dettagli. Su Corso Lodi e Viale Umbria, l’immagine del MusiCube si compone di un unico corpo, intonacato, scandito da tre ingressi che ne determinano la divisione interna. Partendo da Porta Romana e percorrendo viale Lodi, il primo ingresso che si incontra è quello che conduce alla zona all’interno della quale si inseriscono le attività svolte maggiormente durante il giorno; uffici amministrativi, aule dedicate all’apprendimento e all’istruzione. L’ingresso che segue è enfatizzato da un corpo vetrato che si accosta a quello longitudinale, permettendo un affaccio diretto sull’atrio. Il terzo ingresso conduce ad un corpo che precede quello longitudinale e, a differenza degli altri due, si sporge su Viale Umbria. Allo spazio allungato della pianta si accostano tre elementi di dimensioni ridotte e più compatte. Il primo, aggettante verso lo spazio esterno e sollevato di 1,70 metri da terra, accoglie al suo interno gli spazi dedicati all’amministrazione e all’insegnamento. Il secondo corpo, di differente altezza e materiale rispetto al primo, conduce all’auditorium e alla mediatica. L’ultimo elemento mantiene la sua funzione precedente ospitando lo spazio riservato al bar. Alla struttura esistente si accostano poi due corpi dalla forma regolare, i quali, non solo modificano la pianta dell’edificio, ma concorrono a caratterizzarne il prospetto sul retro. La disposizione all’interno della struttura ha tenuto conto di molteplici fattori come la luce, i collegamenti e le funzioni. Dettagli acustici, strutturali ed estetici concorrono nella realizzazione del progetto. Si tiene conto di ogni parte, nulla viene tralasciato. L’arredo, i materiali, le pavimentazioni e le differenti quote vengono prese sempre in considerazione, questo perché ritenuti elementi necessari per la completezza dell’edificio. L’intervento non si limita alla sistemazione interna dell’edificio, la quale in alcuni casi rievoca volutamente gli spazi del Cinema, ma prevede una sistemazione dell’intorno, con l’intento di poter integrare la struttura con il contesto che lo circonda.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/106327