Montemaggio mountain colony, once a lively place for kids related activities, lost its importance due to the fall of the Fascist Regime; as the years are passing by it is fading in the memory as a place of meeting and growing. The building is now in decay and is well known in the Scrivia Valley, as well as its twin, the colony in Renesso, as a neglect place, house for homeless and gypsies. The main aim of the design is to make the colony great again, making it a new hub for local activities, by mixing two functions in the old structure; a secondary school with a turistic vocation, a hostel with a restaurant, which is directly managed by the students of the school itself. To achieve this aim, the design of these two functions was developed in two different moments. The first one, the architectural approach, is defined by a precise intention of mantaining the original reading of the exterior look of the building, by not touching the exterior shell of the colony, the only exeption is the entrance staircase, which is reshaped due to functional needs. The second step is a study on the qualities of the interior space itself, tailored on the differences of the functions inserted in the building. The School design is shaped on the ideas of Dewey of the Learning by Doing. Teaching spaces are designed to be flexible, in order to have different ways of arranging the rooms, according to the subject. Students are challenged to practice the subjects they study in class, in other places, such as the cultivation fields and the restaurants of the hostel. The hostel is designed studying different ways of using the public and the private space, creating different situations in which private and public dwellings are mixed, creating rooms tailored on the need of specific customers. The cultivation fields, the restaurant and the hostel are the link between the building and the local activities, related to cultivation, cattle growing and the hiking related activites in the area.

La Colonia Montana di Montemaggio, una volta viva e luogo di attività legate alla crescita di bambini e giovani italiani, con la caduta del governo fascista e il passare del tempo ha perso la sua importanza come luogo di incontro, crescita e formazione. Questa situazione, con gli anni ha portato l’edificio a degradarsi e rendersi noto nella zona della Valle Scrivia, insieme alla Colonia di Renesso, come luogo di abbandono. Lo scopo del progetto è quello di rendere l’antica colonia un nuovo polo di attività locale, inserendo al suo interno due differenti funzioni, una scuola secondaria di secondo grado ad indirizzo agro-turistico-alberghiero, e una struttura ricettiva, gestita direttamente dagli studenti della scuola. Per fare ciò la progettazione dell’inserimento di queste due funzioni viene divisa in due momenti. Il primo, l’approccio architettonico, è definito da una precisa lettura dell’edificio, volto a non modificare l’impatto visivo che lo ha sempre identificato come un landmark per la Valle dello Scrivia; le mura perimetrali non vengono, quindi, modificate se non per motivi di particolare necessità, come per l’ingresso, che, comunque, mantiene la partizione originale. Il secondo presenta una ricerca dello spazio interno, dipendente dall’approcio architettonico, che viene applicata alle nuove funzioni. Per quanto concerne la progettazione della scuola, seguendo le idee del Learning by Doing teorizzate da Dewey, gli spazi scolastici sono pensati in modo da garantire diverse configurazioni per le aule, secondo la lezione che si svolge in quel momento. Gli studenti sono dunque portati a mettere in pratica gli insegnamenti appresi, in luoghi specifici come gli orti che si trovano appena fuori dalla scuola, il ristorante e il rifugio-ostello. La parte ricettiva del progetto deriva da uno studio sui diversi modi di utilizzare lo spazio pubblico e privato, creando diverse situazioni in cui alloggi pubblici e spazi privati sono interconnessi, disegnando stanze adatte alle necessità dei diversi clienti. In questo modo le nuove attività proposte, oltre che essere terreno di pratica per gli studenti della scuola, portano motivi di rinnovamento e riconnessione con tutte quelle eccellenze presenti nell’intorno, rendendo la colonia non più luogo di abbandono e degrado, bensì di nuova vita e interesse

Colonia di Montemaggio

SALIGARI, RICCARDO;TAVAZZI, MATTEO
2017/2018

Abstract

Montemaggio mountain colony, once a lively place for kids related activities, lost its importance due to the fall of the Fascist Regime; as the years are passing by it is fading in the memory as a place of meeting and growing. The building is now in decay and is well known in the Scrivia Valley, as well as its twin, the colony in Renesso, as a neglect place, house for homeless and gypsies. The main aim of the design is to make the colony great again, making it a new hub for local activities, by mixing two functions in the old structure; a secondary school with a turistic vocation, a hostel with a restaurant, which is directly managed by the students of the school itself. To achieve this aim, the design of these two functions was developed in two different moments. The first one, the architectural approach, is defined by a precise intention of mantaining the original reading of the exterior look of the building, by not touching the exterior shell of the colony, the only exeption is the entrance staircase, which is reshaped due to functional needs. The second step is a study on the qualities of the interior space itself, tailored on the differences of the functions inserted in the building. The School design is shaped on the ideas of Dewey of the Learning by Doing. Teaching spaces are designed to be flexible, in order to have different ways of arranging the rooms, according to the subject. Students are challenged to practice the subjects they study in class, in other places, such as the cultivation fields and the restaurants of the hostel. The hostel is designed studying different ways of using the public and the private space, creating different situations in which private and public dwellings are mixed, creating rooms tailored on the need of specific customers. The cultivation fields, the restaurant and the hostel are the link between the building and the local activities, related to cultivation, cattle growing and the hiking related activites in the area.
LOMBARDINI, NORA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
20-apr-2018
2017/2018
La Colonia Montana di Montemaggio, una volta viva e luogo di attività legate alla crescita di bambini e giovani italiani, con la caduta del governo fascista e il passare del tempo ha perso la sua importanza come luogo di incontro, crescita e formazione. Questa situazione, con gli anni ha portato l’edificio a degradarsi e rendersi noto nella zona della Valle Scrivia, insieme alla Colonia di Renesso, come luogo di abbandono. Lo scopo del progetto è quello di rendere l’antica colonia un nuovo polo di attività locale, inserendo al suo interno due differenti funzioni, una scuola secondaria di secondo grado ad indirizzo agro-turistico-alberghiero, e una struttura ricettiva, gestita direttamente dagli studenti della scuola. Per fare ciò la progettazione dell’inserimento di queste due funzioni viene divisa in due momenti. Il primo, l’approccio architettonico, è definito da una precisa lettura dell’edificio, volto a non modificare l’impatto visivo che lo ha sempre identificato come un landmark per la Valle dello Scrivia; le mura perimetrali non vengono, quindi, modificate se non per motivi di particolare necessità, come per l’ingresso, che, comunque, mantiene la partizione originale. Il secondo presenta una ricerca dello spazio interno, dipendente dall’approcio architettonico, che viene applicata alle nuove funzioni. Per quanto concerne la progettazione della scuola, seguendo le idee del Learning by Doing teorizzate da Dewey, gli spazi scolastici sono pensati in modo da garantire diverse configurazioni per le aule, secondo la lezione che si svolge in quel momento. Gli studenti sono dunque portati a mettere in pratica gli insegnamenti appresi, in luoghi specifici come gli orti che si trovano appena fuori dalla scuola, il ristorante e il rifugio-ostello. La parte ricettiva del progetto deriva da uno studio sui diversi modi di utilizzare lo spazio pubblico e privato, creando diverse situazioni in cui alloggi pubblici e spazi privati sono interconnessi, disegnando stanze adatte alle necessità dei diversi clienti. In questo modo le nuove attività proposte, oltre che essere terreno di pratica per gli studenti della scuola, portano motivi di rinnovamento e riconnessione con tutte quelle eccellenze presenti nell’intorno, rendendo la colonia non più luogo di abbandono e degrado, bensì di nuova vita e interesse
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/141180