After closing of the pumice quarries in a few years the landscape of the island has changed profoundly, both in relation to the quarry area, and relatively to the buildings, especially the more recent ones characterized by an industrial production process, now in total abandonment. The history of the island is strongly linked to the excavation of pumice and, more in general, to its geological richness due to the volcanic origin that distinguishes the entire Aeolian archipelago. The economy of Lipari, in the past linked to obsidian and subsequently to pumice has been flourishing for centuries, thanks also to its strategic position in the trade routes of the Mediterranean. In the last century, the Mount Pilato slopes have provided work to entire generations until closure. Since then, the main source of income for Lipari Island is almost exclusively seasonal tourism linked to the sea. The variety and the exceptional nature of its landscapes, the volcano logical interest would be an important resource for a tourist seasonality. According to available statistics, the Aeolian population reaches up to 200,000 people during the summer (May-September) more than three times compared to a normal condition. UNESCO has promoted a Geopark of the Aeolian Islands, in which Lipari could play a central role. The enhancement of pumice quarries and its buildings is linked to this proposal. The general strategy of this submitted project is to put all the pumice places in one recognizable system, in particular, deepens a connection between the Fratelli La Cava factory (Sopra e Sotto), the Ferlazzo one, the sea, the pumice quarries and the top of Mount Pilato with its crater. Inside the Fratelli La Cava building, in the part above the street level, an information center and a volcanological museum are inserted, which dialogue with the pre-existing pumice production scenario.

Dopo la chiusura delle cave di pomice in pochi anni il paesaggio dell’isola è cambiato profondamente, sia relativamente all’area di cava, sia relativamente ai fabbricati, specialmente quelli più recenti caratterizzati da un processo produttivo industriale, ora in totale abbandono. La storia dell’isola è fortemente legata all’escavazione della pomice e più in generale alla sua ricchezza geologica dovuta alla origine vulcanica che contraddistingue l’intero arcipelago delle Eolie. L’economia di Lipari, legata nell’antichità all’ossidiana e successivamente alla pomice è stata florida per secoli, grazie anche alla posizione strategica nelle rotte commerciali del Mediterraneo. Nell’ultimo secolo le pendici del Monte Pilato hanno fornito lavoro a intere generazioni, fino alla chiusura. Da allora la principale fonte di reddito per l’isola di Lipari è quasi esclusivamente il turismo stagionale legato al mare. La varietà e l’eccezionalità dei suoi paesaggi, l’interesse vulcanologico sarebbero un’importante risorsa per una destagionalizzazione turistica. Secondo le statistiche disponibili, la popolazione delle Eolie arriva fino a 200.000 persone durante l’estate (maggio-settembre) più del triplo rispetto ad una condizione di normalità. L'UNESCO ha promosso l’istituzione di un Geoparco delle Isole Eolie, in cui Lipari potrebbe assumere un ruolo centrale. La valorizzazione della cave di pomice e dei suoi fabbricati si lega a questa proposta. La strategia generale del progetto proposto è quella di mettere a sistema tutti i luoghi della pomice, in particolare, approfondisce un collegamento tra gli stabilimenti dei fratelli La Cava di sopra e di sotto, lo stabilimento di Th. Ferlazzo, il mare, le cave di pomice e la cima del monte Pilato con il suo cratere. All’interno dello stabilimento dei fratelli La Cava, nella parte sopra il livello delle strada, viene inserito centro informazioni e un museo vulcanologico che dialogano con il preesistente scenario produttivo della pomice.

Pumice industrial sites in Lipari : valorization project in the framework of UNESCO geopark

DABIRI, NEGIN;OZEN, IBRAHIM CAN;OZGUR, ELIF
2017/2018

Abstract

After closing of the pumice quarries in a few years the landscape of the island has changed profoundly, both in relation to the quarry area, and relatively to the buildings, especially the more recent ones characterized by an industrial production process, now in total abandonment. The history of the island is strongly linked to the excavation of pumice and, more in general, to its geological richness due to the volcanic origin that distinguishes the entire Aeolian archipelago. The economy of Lipari, in the past linked to obsidian and subsequently to pumice has been flourishing for centuries, thanks also to its strategic position in the trade routes of the Mediterranean. In the last century, the Mount Pilato slopes have provided work to entire generations until closure. Since then, the main source of income for Lipari Island is almost exclusively seasonal tourism linked to the sea. The variety and the exceptional nature of its landscapes, the volcano logical interest would be an important resource for a tourist seasonality. According to available statistics, the Aeolian population reaches up to 200,000 people during the summer (May-September) more than three times compared to a normal condition. UNESCO has promoted a Geopark of the Aeolian Islands, in which Lipari could play a central role. The enhancement of pumice quarries and its buildings is linked to this proposal. The general strategy of this submitted project is to put all the pumice places in one recognizable system, in particular, deepens a connection between the Fratelli La Cava factory (Sopra e Sotto), the Ferlazzo one, the sea, the pumice quarries and the top of Mount Pilato with its crater. Inside the Fratelli La Cava building, in the part above the street level, an information center and a volcanological museum are inserted, which dialogue with the pre-existing pumice production scenario.
GABAGLIO, ROSSANA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
19-dic-2018
2017/2018
Dopo la chiusura delle cave di pomice in pochi anni il paesaggio dell’isola è cambiato profondamente, sia relativamente all’area di cava, sia relativamente ai fabbricati, specialmente quelli più recenti caratterizzati da un processo produttivo industriale, ora in totale abbandono. La storia dell’isola è fortemente legata all’escavazione della pomice e più in generale alla sua ricchezza geologica dovuta alla origine vulcanica che contraddistingue l’intero arcipelago delle Eolie. L’economia di Lipari, legata nell’antichità all’ossidiana e successivamente alla pomice è stata florida per secoli, grazie anche alla posizione strategica nelle rotte commerciali del Mediterraneo. Nell’ultimo secolo le pendici del Monte Pilato hanno fornito lavoro a intere generazioni, fino alla chiusura. Da allora la principale fonte di reddito per l’isola di Lipari è quasi esclusivamente il turismo stagionale legato al mare. La varietà e l’eccezionalità dei suoi paesaggi, l’interesse vulcanologico sarebbero un’importante risorsa per una destagionalizzazione turistica. Secondo le statistiche disponibili, la popolazione delle Eolie arriva fino a 200.000 persone durante l’estate (maggio-settembre) più del triplo rispetto ad una condizione di normalità. L'UNESCO ha promosso l’istituzione di un Geoparco delle Isole Eolie, in cui Lipari potrebbe assumere un ruolo centrale. La valorizzazione della cave di pomice e dei suoi fabbricati si lega a questa proposta. La strategia generale del progetto proposto è quella di mettere a sistema tutti i luoghi della pomice, in particolare, approfondisce un collegamento tra gli stabilimenti dei fratelli La Cava di sopra e di sotto, lo stabilimento di Th. Ferlazzo, il mare, le cave di pomice e la cima del monte Pilato con il suo cratere. All’interno dello stabilimento dei fratelli La Cava, nella parte sopra il livello delle strada, viene inserito centro informazioni e un museo vulcanologico che dialogano con il preesistente scenario produttivo della pomice.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/143563