Hadrian's villa and its influence

Hadrian’s Villa is one of the most famous Imperial Roman villas in the world. It is a unique document that displays a notable number of novel forms and of innovative construction methods, as well as a brilliant planning consideration on the issue of the relationship between architecture and landscape. It embodies all of Hadrian’s passion and creativity and, in many aspects, reflects the enigmatic Emperor’s taste and personality. Since the fifteenth century the interest in the villa has arisen and architects, artists, archaeologists have started to study the site. These studies carried on throughout the centuries with different methodologies and instruments, and based on excavations, measured drawings, analysis of the documents in historical archives, contributed to increase the understanding of the original image of the Villa. The principal aim of the thesis is to analyze the influence exerted by the Villa on those architects, from Bramante to Borromini, from Piranesi to Le Corbusier, who introduced elements of the study of the Antique in many of their projects. There are three main aspects discussed in this thesis: first, the increasing interest in studying Antiquity, then the method of representation and reinterpretation of ancient ruins, and third the attempt to highlight a line of connection between Past and Future. By studying the architects’ personal experience in the Villa, it is confirmed that the basic principle used for their analysis involved drawing and sketching the ruins. Moreover, the study of the topography was essential in order to better understand the general plan of such a vast complex. This method would give them a visual impression of what the buildings were like in Hadrian times. Additionally, they intensively studied the ancient construction techniques adopted by their ancestors. These elements will become essential in their future projects.

Villa Adriana è una delle più famose ville imperiali romane. Questo grande complesso offre una testimonianza unica dei più recenti aggiornamenti nelle forme e nelle tecniche costruttive, e un brillante esempio di come armonizzare il rapporto tra architettura e natura. La villa rivela la passione e la creatività di Adriano e, in molti aspetti, riflette la sua sensibilità e la sua enigmatica personalità. A partire dal XV secolo l’interesse per la villa crebbe notevolmente e architetti, artisti, archeologi cominciarono a studiare il sito. Questi studi, condotti nel corso dei secoli con l’uso di differenti metodologie e strumenti attraverso scavi, rilievi, analisi dei documenti archivistici, hanno contribuito gradualmente a una sempre maggiore conoscenza dell’immagine originale della villa. La tesi intende analizzare l’influenza esercitata dalla Villa negli architetti che, da Bramante a Borromini, da Piranesi a Le Corbusier, arricchirono i propri progetti con le suggestioni desunte dallo studio dell’Antico. Tre sono i principali aspetti discussi in questo studio. Il primo è l’analisi del crescente interesse per lo studio dell’Antico; il secondo riguarda il metodo di rappresentazione e di reinterpretazione adottati nel disegno delle antiche rovine; il terzo è la ricerca degli elementi che legano il passato il presente. Ripercorrendo l’esperienza personale degli architetti nello studio della villa, risulta evidente che furono di basilare importanza il disegno delle rovine – in varie forme, dallo schizzo al disegno analitico di rilievo - e lo studio della topografia, fondamentale per meglio comprendere l’assetto planimetrico generale del grande complesso- In questo modo gli architetti riuscirono a risalire all’immagine della villa al tempo di Adriano. Oggetto di grande attenzione furono inoltre le tecniche costruttive antiche. Queste acquisizioni costituirono importanti elementi ispiratori per i loro futuri progetti.