The choice of the project subject stems from a common authors passion for mountain areas, to analyze and generate awareness on the negative effects due to its marginality. In a few decades, there is a high probability that many town that currently reside close to the mountain ranges will be abandoned and turn into ghost villages. Even if mountains have always been point of interest for “their biodiversity, raw materials derive, as well as places of tourism and recreation for growing urban areas" all this is endangered by a growing economic development that leads people to move to urban agglomerations, also from climate change that is putting a strain on the natural situation of the mountains. From this consideration, how is it possible to boost initiatives that promote this territory and reduce the depopulation phenomenon? Starting from a theoretical analysis of the contest with the aim of identifying the real causes and the purpose to promote a a territorial regeneration system that has multisectoriality and innovation as its goal, in addition to the attention for tradition and sustainability, the design proposal is a wood supply chain, a system with the intention to give continuity between the production and the tourism sector, since nowadays the latest cannot be considered sufficient to support the project. Currently, the "national forest heritage exceeds 10 million hectares and has increased by more than double since 1948. It covers over a third of the italian surface mainly in the internal areas. " A smart and controlled use of this great resource would positively influence both forest maintenance and the economic sphere. Moreover this process would promote a network of knowledge and training, already present in the area. From this overview, the uniqueness of the project would lie in the waste reusing of raw material, developing a new circular system that supports and relies on the pre-existing industries. As already anticipated, the project is based on a parallelism between the tourism and the production sectors. When this interception is 'forced' to hold the same physical space, the points of greatest interaction are created, which are used to strengthen the bonds between communities, individuals and tourists and to reinforce the relationship between the two mentioned systems. More generally, the design approach of the receptive system aims at promoting the distinctive historical, landscape or social characteristics of the place. In conclusion, we promote the establishment of a system that aims at territorial cohesion and social innovation, generating relational networks to which entrust the task of making regeneration processes structural and lasting.

La scelta dell’area di progetto nasce da una passione comune da parte degli autori per un territorio che oggigiorno è soggetto agli effetti negativi dovuti alla sua marginalità: la montagna. Oltre a questo sentimento condizionato dalle origini e dalle diverse esperienze delle studentesse, la volontà di analizzare e andare più nel profondo rispetto a queste zone è stata generata dalla consapevolezza che in pochi decenni, molti dei paesi che attualmente risiedono a ridosso delle catene montuose, si trasformeranno in villaggi fantasma. Le montagne sono da sempre un luogo rilevante anche per le città, in quanto “sono centri di biodiversità da cui derivano materie prime, nonché luoghi di turismo e ricreazione per le crescenti aree urbane” tutto ciò è messo a repentaglio oltre che da un crescente sviluppo economico che porta le persone a spostarsi dalla montagna alla città, anche dal cambiamento climatico che sta mettendo a dura prova la situazione naturale delle montagne. Partendo da tale considerazione, come risulta possibile immaginare uno sviluppo economico per tale territorio che contrasti il reale spopolamento? Iniziando da uno studio teorico del problema, si è arrivati alla consapevolezza delle reali motivazioni che portano queste persone a lasciare questi territori. Pertanto, si è deciso di puntare l’attenzione su un sistema di rigenerazione territoriale che abbia come obiettivo la multisettorialità e l’innovazione, in aggiunta all’attenzione per la tradizione e la sostenibilità. Da ciò l’idea di progettare una filiera del legno che possa essere un sistema nuovo di intenzione tra settore produttivo e settore turistico, poiché al giorno d’oggi il solo settore terziario non può essere considerato sufficiente a sostenere il progetto. Attualmente il “patrimonio forestale nazionale supera i 10 milioni di ettari e dal 1948 ad oggi si è incrementato di oltre il doppio. Esso ricopre oltre un terzo della superficie nazionale e ricade maggiormente nelle Aree interne.” L’utilizzazione intelligente e controllata di questa grande risorsa, influenzerebbe positivamente sia la manutenzione forestale sia l’ambito economico. Tale processo non utilizzerebbe solo la risorsa meramente fisica ma anche una rete di conoscenze e di formazione, già presente sul territorio. A questo proposito l’unicità del progetto starebbe nella possibilità di riutilizzo degli scarti della materia prima, creando così un nuovo sistema circolare che si appoggi e sia di sostegno anche alle industrie preesistenti. Il progetto, come già anticipato, risulta basato su un parallelismo tra settore turistico e settore produttivo. Nel momento in cui tale intreccio viene ‘forzato’ ad occupare lo stesso spazio fisico si creano i punti di maggiore interazione che vengono utilizzati sia per permettere di rafforzare i legami tra le comunità, i privati e i turisti sia per potenziare il rapporto tra i due sistemi sopracitati. Più in generale l’approccio nella progettazione del sistema ricettivo è volto a potenziare le caratteristiche distintive del luogo siano esse storiche, paesaggistiche o sociali. In conclusione, si cercherà di dare le basi per la costituzione di un sistema che punta alla coesione territoriale e all’innovazione sociale, cercando di generare delle reti relazionali a cui affidare il compito di rendere strutturali e durevoli i processi di rigenerazione.

Fragilità montane. Percorsi e sinergie tra produzione e turismo per un'economia circolare. Il caso di Lenna

CALEGARI, MARTINA;MORANDINI, GIULIA
2018/2019

Abstract

The choice of the project subject stems from a common authors passion for mountain areas, to analyze and generate awareness on the negative effects due to its marginality. In a few decades, there is a high probability that many town that currently reside close to the mountain ranges will be abandoned and turn into ghost villages. Even if mountains have always been point of interest for “their biodiversity, raw materials derive, as well as places of tourism and recreation for growing urban areas" all this is endangered by a growing economic development that leads people to move to urban agglomerations, also from climate change that is putting a strain on the natural situation of the mountains. From this consideration, how is it possible to boost initiatives that promote this territory and reduce the depopulation phenomenon? Starting from a theoretical analysis of the contest with the aim of identifying the real causes and the purpose to promote a a territorial regeneration system that has multisectoriality and innovation as its goal, in addition to the attention for tradition and sustainability, the design proposal is a wood supply chain, a system with the intention to give continuity between the production and the tourism sector, since nowadays the latest cannot be considered sufficient to support the project. Currently, the "national forest heritage exceeds 10 million hectares and has increased by more than double since 1948. It covers over a third of the italian surface mainly in the internal areas. " A smart and controlled use of this great resource would positively influence both forest maintenance and the economic sphere. Moreover this process would promote a network of knowledge and training, already present in the area. From this overview, the uniqueness of the project would lie in the waste reusing of raw material, developing a new circular system that supports and relies on the pre-existing industries. As already anticipated, the project is based on a parallelism between the tourism and the production sectors. When this interception is 'forced' to hold the same physical space, the points of greatest interaction are created, which are used to strengthen the bonds between communities, individuals and tourists and to reinforce the relationship between the two mentioned systems. More generally, the design approach of the receptive system aims at promoting the distinctive historical, landscape or social characteristics of the place. In conclusion, we promote the establishment of a system that aims at territorial cohesion and social innovation, generating relational networks to which entrust the task of making regeneration processes structural and lasting.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
6-giu-2020
2018/2019
La scelta dell’area di progetto nasce da una passione comune da parte degli autori per un territorio che oggigiorno è soggetto agli effetti negativi dovuti alla sua marginalità: la montagna. Oltre a questo sentimento condizionato dalle origini e dalle diverse esperienze delle studentesse, la volontà di analizzare e andare più nel profondo rispetto a queste zone è stata generata dalla consapevolezza che in pochi decenni, molti dei paesi che attualmente risiedono a ridosso delle catene montuose, si trasformeranno in villaggi fantasma. Le montagne sono da sempre un luogo rilevante anche per le città, in quanto “sono centri di biodiversità da cui derivano materie prime, nonché luoghi di turismo e ricreazione per le crescenti aree urbane” tutto ciò è messo a repentaglio oltre che da un crescente sviluppo economico che porta le persone a spostarsi dalla montagna alla città, anche dal cambiamento climatico che sta mettendo a dura prova la situazione naturale delle montagne. Partendo da tale considerazione, come risulta possibile immaginare uno sviluppo economico per tale territorio che contrasti il reale spopolamento? Iniziando da uno studio teorico del problema, si è arrivati alla consapevolezza delle reali motivazioni che portano queste persone a lasciare questi territori. Pertanto, si è deciso di puntare l’attenzione su un sistema di rigenerazione territoriale che abbia come obiettivo la multisettorialità e l’innovazione, in aggiunta all’attenzione per la tradizione e la sostenibilità. Da ciò l’idea di progettare una filiera del legno che possa essere un sistema nuovo di intenzione tra settore produttivo e settore turistico, poiché al giorno d’oggi il solo settore terziario non può essere considerato sufficiente a sostenere il progetto. Attualmente il “patrimonio forestale nazionale supera i 10 milioni di ettari e dal 1948 ad oggi si è incrementato di oltre il doppio. Esso ricopre oltre un terzo della superficie nazionale e ricade maggiormente nelle Aree interne.” L’utilizzazione intelligente e controllata di questa grande risorsa, influenzerebbe positivamente sia la manutenzione forestale sia l’ambito economico. Tale processo non utilizzerebbe solo la risorsa meramente fisica ma anche una rete di conoscenze e di formazione, già presente sul territorio. A questo proposito l’unicità del progetto starebbe nella possibilità di riutilizzo degli scarti della materia prima, creando così un nuovo sistema circolare che si appoggi e sia di sostegno anche alle industrie preesistenti. Il progetto, come già anticipato, risulta basato su un parallelismo tra settore turistico e settore produttivo. Nel momento in cui tale intreccio viene ‘forzato’ ad occupare lo stesso spazio fisico si creano i punti di maggiore interazione che vengono utilizzati sia per permettere di rafforzare i legami tra le comunità, i privati e i turisti sia per potenziare il rapporto tra i due sistemi sopracitati. Più in generale l’approccio nella progettazione del sistema ricettivo è volto a potenziare le caratteristiche distintive del luogo siano esse storiche, paesaggistiche o sociali. In conclusione, si cercherà di dare le basi per la costituzione di un sistema che punta alla coesione territoriale e all’innovazione sociale, cercando di generare delle reti relazionali a cui affidare il compito di rendere strutturali e durevoli i processi di rigenerazione.
Tesi di laurea Magistrale
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1.2.1. Masterplan percorso di fondo valle.pdf

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1.2.2. Masterplan percorso in quota.pdf

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1.2.3. Abaco degli elementi architettonici.pdf

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1.3.1 Interventi tratto Lenna- Olmo.pdf

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1.2.1. Percorso di fondo valle_ sezioni descrittive.pdf

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