Il lavoro di questa tesi ha avuto come obiettivo la determinazione dello stato generale di conservazione della chiesa e del compendio di Santa Maria della Senigola, ubicato nel territorio agricolo del comune di Pescarolo ed Uniti, in provincia di Cremona. La costruzione, ben visibile da tutta la campagna circostante, si configura come un complesso cintato, comprendente più corpi di fabbrica, tra cui la chiesa, di età seicentesca, con annessa sagrestia, un campanile, di poco anteriore alla chiesa, e una casa di abitazione attigua, di epoca successiva. Nel primo capitolo della tesi viene riportato un breve inquadramento territoriale e urbanistico del compendio, volto ad identificare le potenzialità dell’area in cui si colloca e i vincoli di natura paesistico ambientale e architettonica a cui risulta sottoposto. Il secondo capitolo delinea la successione di notizie riguardanti il complesso, riportando le varie stratificazioni storiche che studi precedenti a questa tesi hanno permesso di evidenziare. In particolare, gli esiti di scavi archeologici eseguiti nei primi anno ’90 dalla Soprintendenza Archeologica di Milano, hanno portato alla luce più successive edificazioni, a partire dai resti di una villa romana del I secolo a. C., fino a due chiese precedenti a quella attualmente esistente, rispettivamente dell’VIII e dell’XII secolo. L’analisi bibliografica, archivistica e cartografica, unitamente all’indagine visiva dei caratteri costruttivi delle varie parti del complesso, ha permesso inoltre di evidenziare, tra i vari corpi di fabbrica, epoche costruttive differenti, modificazioni ed integrazioni successive. Per una conoscenza approfondita della fabbrica è stato fondamentale effettuare un rilievo dettagliato, che comprendesse, oltre all'elaborato grafico geometrico, anche l'analisi dei materiali, lo studio dello stato delle alterazioni e dei degradi e la verifica di eventuali dissesti. Il terzo capitolo è pertanto dedicato all’analisi dello stato di fatto, con l’individuazione dei materiali e delle tecniche costruttive, dei principali meccanismi di degrado in atto e dei dissesti nelle strutture murarie. L’insieme di queste informazioni è stato raccolto con l’apporto esclusivo di più un ispezioni visive, supportato da materiale fotografico e da tavole grafiche, nelle quali sono stati riportati i fenomeni di degrado riconoscibili a vista e le lesioni presenti nei vari corpi di fabbrica, in particolare nella chiesa e nel campanile. Particolare attenzione, inoltre, è stata data, nell’ottica di un progetto di conservazione e di riuso del complesso, oltre che alla determinazione del livello di sicurezza sismica del complesso, anche all’analisi dello stato di funzionamento delle componenti impiantistiche. Per ottenere una conoscenza più approfondita dello stato di salute dei materiali in opera e dei possibili cinematismi di danno in atto, inoltre, nel capitolo quarto si riportano una serie di indicazioni volte ad identificare le procedure di indagine diagnostica più appropriate al caso in esame. La conoscenza approfondita degli elementi e del loro stato di salute è, infatti, presupposto necessario alla stesura di un progetto di conservazione. Basandosi sulle informazioni acquisite durante le indagini visive e sull’interpretazione dei fenomeni di dissesto e di degrado in atto, è stato possibile indicare, nel capitolo quinto, una proposta progettuale di conservazione, considerando tuttavia la necessità di calibrare gli interventi proposti in funzione delle ulteriori conoscenze che potrebbero scaturire dalle indagini diagnostiche previste. Condizione imprescindibile alla formulazione di una proposta progettuale è infatti la necessità di basare ogni indicazione su un fondato progetto di conoscenza della fabbrica. Inoltre, la conoscenza della costruzione storica è un presupposto fondamentale anche ai fini di un’attendibile valutazione della sicurezza sismica attuale. Conoscere i dati caratterizzanti originariamente la fabbrica, le modifiche intercorse nel tempo dovute ai fenomeni di danneggiamento derivanti dalle trasformazioni antropiche, dall’invecchiamento dei materiali e dagli eventi calamitosi si è rivelato un passaggio fondamentale ai fini della scelta dei più efficaci e meno invasivi interventi di miglioramento strutturale. Infine, nell’ultimo capitolo sono raccolte le indicazioni progettuali relative al mantenimento dell’uso attuale del complesso, che oltre alla funzione religiosa viene utilizzato in maniera saltuaria per la realizzazione di feste campestri, identificando l’insieme degli adeguamenti normativi e degli accorgimenti tecnologici necessari, volti ad una migliore fruizione del complesso. Tale progetto, infatti, nasce dall'esigenza di dare nuova dignità ad un complesso storico di grande valore affettivo per i cittadini di Pescarolo ed Uniti, che, nelle attuali condizioni di degrado, non ne permette da un lato un adeguato utilizzo in termini di sicurezza e di accessibilità da parte degli utenti, e dall’altro una maggiore valorizzazione e conservazione della fabbrica in quanto testimonianza storica del luogo.

La chiesa e il compendio di Santa Maria della Senigola. Progetto di conservazione

COCCHI, RAFFAELLA;COMOTTI, NOEMI
2011/2012

Abstract

Il lavoro di questa tesi ha avuto come obiettivo la determinazione dello stato generale di conservazione della chiesa e del compendio di Santa Maria della Senigola, ubicato nel territorio agricolo del comune di Pescarolo ed Uniti, in provincia di Cremona. La costruzione, ben visibile da tutta la campagna circostante, si configura come un complesso cintato, comprendente più corpi di fabbrica, tra cui la chiesa, di età seicentesca, con annessa sagrestia, un campanile, di poco anteriore alla chiesa, e una casa di abitazione attigua, di epoca successiva. Nel primo capitolo della tesi viene riportato un breve inquadramento territoriale e urbanistico del compendio, volto ad identificare le potenzialità dell’area in cui si colloca e i vincoli di natura paesistico ambientale e architettonica a cui risulta sottoposto. Il secondo capitolo delinea la successione di notizie riguardanti il complesso, riportando le varie stratificazioni storiche che studi precedenti a questa tesi hanno permesso di evidenziare. In particolare, gli esiti di scavi archeologici eseguiti nei primi anno ’90 dalla Soprintendenza Archeologica di Milano, hanno portato alla luce più successive edificazioni, a partire dai resti di una villa romana del I secolo a. C., fino a due chiese precedenti a quella attualmente esistente, rispettivamente dell’VIII e dell’XII secolo. L’analisi bibliografica, archivistica e cartografica, unitamente all’indagine visiva dei caratteri costruttivi delle varie parti del complesso, ha permesso inoltre di evidenziare, tra i vari corpi di fabbrica, epoche costruttive differenti, modificazioni ed integrazioni successive. Per una conoscenza approfondita della fabbrica è stato fondamentale effettuare un rilievo dettagliato, che comprendesse, oltre all'elaborato grafico geometrico, anche l'analisi dei materiali, lo studio dello stato delle alterazioni e dei degradi e la verifica di eventuali dissesti. Il terzo capitolo è pertanto dedicato all’analisi dello stato di fatto, con l’individuazione dei materiali e delle tecniche costruttive, dei principali meccanismi di degrado in atto e dei dissesti nelle strutture murarie. L’insieme di queste informazioni è stato raccolto con l’apporto esclusivo di più un ispezioni visive, supportato da materiale fotografico e da tavole grafiche, nelle quali sono stati riportati i fenomeni di degrado riconoscibili a vista e le lesioni presenti nei vari corpi di fabbrica, in particolare nella chiesa e nel campanile. Particolare attenzione, inoltre, è stata data, nell’ottica di un progetto di conservazione e di riuso del complesso, oltre che alla determinazione del livello di sicurezza sismica del complesso, anche all’analisi dello stato di funzionamento delle componenti impiantistiche. Per ottenere una conoscenza più approfondita dello stato di salute dei materiali in opera e dei possibili cinematismi di danno in atto, inoltre, nel capitolo quarto si riportano una serie di indicazioni volte ad identificare le procedure di indagine diagnostica più appropriate al caso in esame. La conoscenza approfondita degli elementi e del loro stato di salute è, infatti, presupposto necessario alla stesura di un progetto di conservazione. Basandosi sulle informazioni acquisite durante le indagini visive e sull’interpretazione dei fenomeni di dissesto e di degrado in atto, è stato possibile indicare, nel capitolo quinto, una proposta progettuale di conservazione, considerando tuttavia la necessità di calibrare gli interventi proposti in funzione delle ulteriori conoscenze che potrebbero scaturire dalle indagini diagnostiche previste. Condizione imprescindibile alla formulazione di una proposta progettuale è infatti la necessità di basare ogni indicazione su un fondato progetto di conoscenza della fabbrica. Inoltre, la conoscenza della costruzione storica è un presupposto fondamentale anche ai fini di un’attendibile valutazione della sicurezza sismica attuale. Conoscere i dati caratterizzanti originariamente la fabbrica, le modifiche intercorse nel tempo dovute ai fenomeni di danneggiamento derivanti dalle trasformazioni antropiche, dall’invecchiamento dei materiali e dagli eventi calamitosi si è rivelato un passaggio fondamentale ai fini della scelta dei più efficaci e meno invasivi interventi di miglioramento strutturale. Infine, nell’ultimo capitolo sono raccolte le indicazioni progettuali relative al mantenimento dell’uso attuale del complesso, che oltre alla funzione religiosa viene utilizzato in maniera saltuaria per la realizzazione di feste campestri, identificando l’insieme degli adeguamenti normativi e degli accorgimenti tecnologici necessari, volti ad una migliore fruizione del complesso. Tale progetto, infatti, nasce dall'esigenza di dare nuova dignità ad un complesso storico di grande valore affettivo per i cittadini di Pescarolo ed Uniti, che, nelle attuali condizioni di degrado, non ne permette da un lato un adeguato utilizzo in termini di sicurezza e di accessibilità da parte degli utenti, e dall’altro una maggiore valorizzazione e conservazione della fabbrica in quanto testimonianza storica del luogo.
LENTILE, ROSALBA
ARC I - Scuola di Architettura e Società
21-dic-2012
2011/2012
Tesi di laurea Magistrale
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